Io La Salverò. ||Jeff The Killer, Laughing Jack, ANArchia||

XXXV

Nicole's POV
Finalmente è arrivata quella notte, abbiamo aspettato fin troppo.
Mi tremano le gambe, ho rifiutato i farmaci in questi 2 giorni e non ho toccato cibo per paura che me li infilassero dentro di nascosto, mi sono chiusa in stanza ed ogni loro tentativo di entrare è finito in un bagno di sangue... Per l'addetto di turno.
Che bello sentire di nuovo quel liquido scorrere tra le dita...
Anche gli altri hanno fatto lo stesso, Clock é tornata nelle sue, Jeff ha nuovamente gli occhi iniettati di sangue, Toby ha nuovamente i suoi tic...
...
Già, ora sarà difficile riavere un rapporto normale, senza imbarazzo con lui...
...
Oh è già tardi!
Apro la porta della stanza, Slender l'ha aperta proprio come aveva detto nel sogno di ieri sera... Perfetto.
Vedo le camere degli altri già aperte, seguo il corridoio fino ad arrivare al salone dell'entrata, sono tutti lì.
Cerco di evitare i cadaveri delle guardie notturne, ovviamente i miei compagni hanno dovuto farle fuori per venire qui, mi riunisco a loro.
Ci sediamo sul pavimento, sporco di sangue ancora fresco, aspettando Slender.
Toby si avvicina a me, me lo aspettavo: non avevamo ancora parlato da quando ho rivelato i miei sentimenti.
"Nicole... Io devo dirti una cosa... Per quello che hai detto quella sera... Bhe devo dirti la verità.
Forse ti ho illusa con alcuni miei atteggiamenti, anzi con il mio carattere e spero che ora mi perdonerai...
Ma ecco, io non provo nulla per te, nulla più che attrazione...
...
Non voglio rovinare il nostro rapporto, ma sono un uomo e come tale mi comporto, questa è la verità e non voglio illuderti ancora.
Scusami davvero se..."
Poso l'indice sulle sue labbra
"Toby, non ti preoccupare. L'avevo capito sai? Non mi aspettavo che tu ricambiassi, solo in quel momento ho voluto sfogare tutto, tutto ciò che pensavo.
Certo che il nostro rapporto non cambierà, i miei sentimenti verranno repressi e anzi, sarà una sfida per me non soffrirne.
Come mi avevi detto la prima volta? 'È solo un'altra prova per dimostrare la tua forza'... E se vincerò sará ancora meglio.
Capisco bene i desideri di un uomo, se cerchi quel tipo di relazione io non sono allora la donna adatta.
Resteremo amici, sono più contenta così."
Sorrido, mi ricambia, ci abbracciamo e lui sussurra: "Grazie per non avermi fatto sentire uno stronzo."
Rispondo ridacchiando: "Ah bhe allora sì, sei uno stronzo. Ma ti voglio bene lo stesso!"
Ad un tratto Slender compare dalla solita nube nera, ci alziamo e l'uomo esile si collega alle nostre menti: "Ragazzi, dove è Jack?"
... !
JACK!
È dal primo giorno che non lo vediamo!
Riprende: "Non riesco a ritrovarlo, ho guardato ovunque ed usato ogni potere che posseggo per individuarlo NELL'INTERO CONTINENTE AMERICANO!
Davvero, non so dove sia...
Ragazzi, dove è Jack?"
Impallidisco, come nel continente americano? Ma se era qui fino a pochi giorni fa...
Tra i singhiozzi Rouge risponde: "Ragazzi, io lo so... Volevo tenervelo nascosto perchè... Perché è una cosa troppo orribile e preferivo lo scoprivaste da soli...
Jack... Jack è stato portato via, l'altra sera ho sentito i dottori passare davanti alla mia camera, parlavano di aver trasferito 'la creatura che era in isolamento' in un centro specialistico... Per... Per...
...
Per fare degli esami accurati, molto invasivi e rischiosi... Parlavano di vivisezione...
..."
"COSA? MA SEI IMPAZZITA? DICI SUL SERIO? ..." esclamiamo tutti prima di guardare Slender che, abbassando lo 'sguardo' mormora: "È tardi ormai... Se neanche io l'ho identificato vuol dire che...
Vuol dire che il suo corpo è...
È andato, è stato mutato o cambiato...
Jack ora non è più Jack...
...
Ragazzi, è tardi. Dobbiamo andarcene."
Annuiamo tra le lacrime, Jeff si avvicina a me piangendo e lo stringo forte, ha perso un amico e anche se non posso capire posso immaginare.
Un secondo più tardi non siamo più nel grande salone, siamo immersi in una nube nera e trasportati chissà dove.