Capitolo 17

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Presi il mio quaderno da sopra la scrivania, lo infilai nella tracolla che subito dopo misi sulle spalle e scesi le scale pronta a dirigermi verso casa Malik.
Speravo davvero di trovare Safaa in casa o sarebbero state delle angoscianti e interminabili ore.
-Tesoro!- mi sentii richiamare da mia madre prima ancora che potessi varcare la soglia di casa.
La guardai avvicinarsi ricambiando il dolce sorriso che mi aveva appena rivolto.
-Esci?- mi chiese.
-Vado a casa dei signori Malik, devo lavorare con Zayn per la mostra.- risposi cercando di mascherare la mia ansia.
-Ooh si, mi ricordo di Zayn, é un così caro ragazzo.- disse accarezzandomi i capelli.
Zayn Malik un caro ragazzo?
È palesemente uno stronzo mamma.
-Passerai l'intera serata con lui?- chiese curiosa e con un mezzo sorriso stampato in faccia.
-Mamma! Ma che ti salta in mente?- la sgridai.
-Non sarebbe una cattiva idea!- cercò di giustificarsi.
Stava scherzando?
-Potrebbe farti compagnia, dato che questa sera io e tuo padre non saremo in casa, e potreste conoscervi meglio.- disse in tono convincente.
Non ci potevo credere, adesso mia mamma sperava che tra me e Zayn... Insomma tra me e lui...
Ma come le veniva in mente?
Agitai la testa in segno di disappunto per poi sospirare.
-Ci vediamo dopo mamma.- mi limitai a dire.
-Divertitevi tu e papà.- sorrisi uscendo dalla porta di casa prima di sentire il suo 'a dopo tesoro'.

Respirai profondamente, mi sistemai i capelli e posai il mio dito sul campanello.
La porta venne spalancata immediatamente, cosa che mi fece sussultare.
-Sei in ritardo.- sputò serio Zayn guandandomi da capo a piedi.
-Ciao anche a te.- lo salutai alzando la mano e facendo una smorfia.
Mi guardò attentamente per poi girare i tacchi.
Alzai gli occhi al cielo.
La simpatia era proprio il suo forte.
Entrai chiudendo alle mie spalle la porta e notando che in casa regnava la pace assoluta, non c'era praticamente nessuno a parte lui.. ed io.
Iniziamo bene.
Per quale assurdo motivo Safaa non era qui? Non mi aveva detto di dover uscire questo pomeriggio, oppure in pausa pranzo mi avrebbe tartassata su cosa mettere.
Notai Zayn fermo a metà scala guardarmi male.
-Vuoi stare lì tutto il pomeriggio?- tirò un sospiro.
Distolsi lo sguardo da suoi occhi prima di seguirlo.

Era ormai da più di mezz'ora che eravamo seduti davanti la scrivania della sua stanza cercando un'idea che piacesse ad entrambi.
La camera era abbastanza spaziosa, anche se completamente a soqquadro, non era un tipo molto ordinato direi. Le pareti erano di un azzurro chiaro, decorate con dei disegni bellissimi sparsi dappertutto. Quello che più mi colpì fu il Big Ben con accanto il Westminister Bridge realizzato con il chiaroscuro, adoravo quella tecnica.
-Che ne dici di un quadro autunnale?- propose iniziando a disegnare velocemente un albero con delle foglie secche sul margine sinistro del foglio.
-Potresti inserire due figure.- riflettei guardandolo all'opera.
Non mi andava l'idea di dipingere quel tipico paesaggio autunnale senza trarre da esso alcun significato.
Ci pensò su, lo vidi poi tirare delle morbide linee iniziando a dare forma a due sagome legate da un abbraccio.
-E se rappresentassimo la superficie dei due corpi utilizzando un mosaico di foglie?- pensai a qualcosa di particolare per valorizzare il quadro.
-Avrebbe un significato più profondo.- gli feci notare.
Era la prima volta che partecipavo ad una mostra e la mia paura più grande era proprio quella di cadere nel banale.
Si girò guardandomi stranito.
Eravamo seduti fin troppo vicini, pochi erano i centimetri che ci separavano.
Sentii il viso andare in fiamme.
Abbassai lo sguardo puntandolo sulla bozza, portai il foglio sotto i miei occhi e iniziai a scarabocchiare la mia idea.
Lo vidi annuire serio non appena finii.

Scendevamo le scale che portavano al piano di sotto, guardai il mio orologio da polso accorgendomi che erano le 8 pm. Avevamo passato l'intero pomeriggio lavorando alla bozza, tirando fuori qualsiasi idea ci venisse in mente e perfezionandola in ogni particolare.
Credevo che collaborare con Zayn sarebbe stata un'impresa ardua, ma mi aveva sorpresa la facilità con cui eravamo riusciti ad andare d'accordo... ovviamente solo in ambito artistico.
Le due figure, due anziani per la precisione, rappresentavano l'amore, mentre il paesaggio, ricco di foglie autunnali e nebbia, dava l'impressione della fine della vita,
l'avevo paragonato all'amore eterno.
-Allora ci vediamo.- affermai una volta finita la rampa di scale guardandolo con un leggero sorriso.
Non mi rispose. Mi guardava attentamente e non capivo questo suo strano modo di approcciarsi. Mi voltai dirigendomi verso la porta, delusa dal fatto che non avesse riposto.
-Smith!- sentii la sua voce richiamarmi.
Mi bloccai prima di girarmi verso di lui.
Mi guardò attentamente prima di continuare.
-Sono solo questa sera, ti andrebbe di rimanere a cena?-
Sentii un brivido percorrermi la schiena.
Avevo sentito bene? Mi stava chiedendo di restare qui con lui? Soli? A cena?
Era Zayn Malik quello che stava parlando con me o qualcun altro si era impossessato del suo corpo?
-Non sono il massimo in cucina, ma vedrò di fare del mio meglio.- disse con un leggero sorrisetto stampato in viso.
Ero sorpresa, pietrificata per questo suo gesto così inaspettato.
Mutava atteggiamento da un momento all'altro e questi repentini cambiamenti non mi permettevano di sapere fino in fondo il comportamento che dovevo assumere in sua presenza.
Cosa avrei dovuto fare? Accettare? Una parte di me voleva farlo. Avrei voluto passare una serata con lui, conoscere il vero Zayn dietro quel suo carattere da duro.
La ragione, invece, mi urlava che mi sarei fatta del male da sola.
I miei battiti aumentavano così come i secondi di silenzio.
Al diavolo la ragione!
-Potrei darti un mano allora.- accettai indirettamente allungando gli angoli della mia bocca.

Rivali | Zayn MalikDove le storie prendono vita. Scoprilo ora