Non è così facile

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DRIIN DRIIN
Cavolo abbiamo scuola. Apro un occhio e mi accorgo di non essere in camera mia. Provo a muovermi ma due braccia muscolose non me lo permettono. Giro lo sguardo e vedo Antonio dormire come un bambino. 《Sveglia》urlo, un mugolio di dispiacere esce dalle sue labbra. Levo le sue mani dalla mia vita e Mi alzo. Apro le tende e gli levo le coperte. 《Svegliati》urlo e lo Butto dal letto. 《Ma che cavolo》urla gesticolando e io scoppio a ridere. Vado a cercare dei vestiti però mi ricordo di non essere a casa mia. 《Antonio!》urlo 《cosa c'è 》urla lui dal bagno 《dobbiamo andare a casa mia a prendere i vestiti》urlo e lui esce dal bagno con una maglia bianca, jeans attillati e le air-Force bianche. 《Ok andiamo》 scendo di sotto con i vestiti della sera prima. Entriamo in macchina e ci dirigiamo verso casa mia. Arriviamo ed entriamo in casa. 《aspettami qua》dico e lui annuisce. Salgo di sopra e indosso una felpa nera con il numero 28, e dei jeans bianchi e le coverse nere. Scendo di sotto e vado in soggiorno. Quello che vedo mi lascia senza fiato. Mio fratello, per la prima volta dopo la morte di papà sobrio, che parla con Antonio come se niente fosse. Quando mi vedono Antonio viene verso di me e Jackson anche ma io indietreggio di colpo. 《Frà possiamo parlare?》dice mio fratello con voce tremante. Parlare ma scherza? Dopo tutto quello che ha fatto a me e alla mamma lui vuole parlare?. 《No》 rispondo fredda. 《Ti prego》 implora. 《No Jackson, non puoi venire qua dopo aver picchiato sia me che la mamma e poi chiedere perdono. Non è così facile. 》dico pentendomi di quello che ho detto,data la presenza di Antonio. 《Lui cosa?》chiede Antonio con i pugni stretti lungo i fianchi. 《Tranquillo ora sto bene》dico e lui si rilassa leggermente. 《Lo so che sono stato uno stupido, e che ti ho fatto del male sia fisicamente che psicologicamente però mi dispiace davvero tanto》dice tutto d'un fiato,le lacrime minacciano di scendere ma le respingo. L'idea di saltargli addosso e abbracciarlo mi sfiora la mente, ma poi la mia parte orgogliosa la respinge. 《Voglio tornare al nostro rapporto di tanto tempo fa. Eravamo inseparabili》dice abbassando lo sguardo. 《Giusto, eravamo. Non è facile perdonare quello che ci hai fatto e devi avere pazienza, io Non dimenticherò mai quello che ci hai fatto e non so neanche se potrò perdonarti quindi ora vai via 》dico 《ma..》 prova a ribattere ma lo interrompo. 《Vai via》si arrende ed esce. Appena chiude la porta delle lacrime rigano il mio viso e mi siedo sul divano. Antonio mi raggiunge e mi abbraccia, e io mi lascio andare in un pianto liberatorio

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