Sorpresa

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Dio, sono distrutta! Non credevo che questo lavoro sarebbe stato così sfiancante. Amo i bambini, il loro sorriso, la loro purezza, l'innocenza che si percepisce guardandoli negli occhi. Ogni giorno per me è una scoperta: ogni bambino mette in mostra una nuova sfumatura di sè che lo rende speciale e diverso dagli altri.

Stavo distesa sul letto, quando mi arrivò una chiamata: Liam.

< Ehi Cara.>

<Liam! Che succede?>

< Uhm... Mi chiedevo se potessi venire da te... Devo parlarti di una cosa importante.>

< Certo, vieni pure.>

< Sto arrivando.>

Andai a rinfrescarmi e cambiarmi i vestiti, mettendo un paio di pantaloncini larghi e una canotta.

Bussarono alla porta e subito aprii, trovando Liam con una confezione di ciambelle al cioccolato.

"Liam! Ti adoro!" lo abbracciai, invitandolo poi ad entrare in casa.

"Solo perchè ho portato le ciambelle?" indicò la scatola tra le sue mani.

"Esatto!" ridemmo. "Dai, vieni. Andiamo sul divano." Lui mi seguì e ci accomodammo.

"Vuoi qualcosa da bere?" domandai.

"Del succo, perfavore." La cosa che più mi piaceva di Liam era il suo modo di essere così educato, sempre e con chiunque.

"Vado, un attimo." Mi alzai, ma qualcosa afferrò il mio polso e mi tirò verso il basso per farmi sedere.

"Cara, ho bisogno del tuo aiuto."

"Dimmi pure. Sai che ti puoi fidare." Era vero. Con Liam avevo instaurato una profonda amicizia da quando conobbi Harry.

"S-Sophia mi ha... M-mi ha lasciato." mormorò a fatica, cercando di non far uscire le lacrime. Sophia era la sua ragazza: non l'ho conosciuta, ma potevo dire che Liam ne era innamorato perso. Parlava sempre di lei, mi faceva vedere i selfie che si facevano, mi ripeteva quanto speciale fosse.

"Quando?"

"I-ieri sera..." mi porse il cellulare per farmi vedere la conversazione con la sua, ormai ex fidanzata. l'aveva salvata ancora con 'amore' . Leggevo gli ultimi messaggi a fatica con il mio cuore che sembrava stretto in una morsa per il dolore che stavo provando.

Gli restituii il cellulare. "Ehi ssh, non piangere, su." lo abbracciai, facendo mettere la sua testa nell'incavo del mio collo.

Oramai Liam stava piangendo ininterrottamente da una decina di minuti, mentre io gli sussurravo ogni tanto di stare calmo e smettere di piangere, e compiendo cerchi con le mani sulla sua schiena.

Ci staccammo, e il moro continuò a singhiozzare. "Non so come sia potuto succedere. I-io non ho fatto nulla, n-non penso di aver fatto nulla..."

"Liam, sei un ragazzo d'oro. Non pensarci neanche che sia stata colpa tua."

"Cara, mi sento così male..."

Gli accarezzai il braccio. "Lo so, ma passerà."

"Quando?" Urlò. "Quando!?" si tirò i capelli all'indietro per la frustrazione e sobbalzai per il grido di disperazione improvviso. Lo capivo molto bene: quando una persona speciale per te, ti lascia, sembra che il mondo ti crolli addosso. Tu che fino a ieri la potevi stringere tra le tue braccia, e ripeterle ininterrottamente 'ti amo', adesso non hai più questo privilegio. Tu che la consideravi come l'ossigeno, come l'acqua, indispensabile. Ma ora che lei ha lasciato uno spazio nel tuo cuore ti senti vuoto. Il posto che lei occupava dentro di te è ormai colmo da un misto di rabbia, dolore, amarezza e disperazione.

"Se devo essere sincera, non lo so." sospirai. "Ma una cosa è certa: il tempo guarirà tutte le ferite." Lo riabbracciai, accarezzando i suoi morbidi capelli, per farlo smettere di piangere, e fortunatamente ci riuscii.

"Vuoi vedere un film?" chiesi.

"Certo, sceglilo tu."

Mi alzai per andare a rovistare tra i dvd a mia disposizione. "Che ne dici di... RAPUNZEL!?" Lui scoppiò a ridere. "Va bene, ma a una condizione: voglio pop corn, ciambelle e gelato."

Sbuffai e ruotai gli occhi divertita. "Va bene. Vado a preparare tutto."

Finii di preparare tutto, e portai il cibo nel salotto. "Evvai!" Liam applaudì.

Feci partire il film, e Liam si stese su di me, mettendo la testa sulla mia pancia. "Ehi, ehi, fai con comodo eh!?"

"Oh, sei comoda. Che ci posso fare?" ridacchiò.

Passarono circa quaranta minuti quando sentii il mio stomaco brontolare.

"A quanto pare sei affamata, Cara." disse divertito Liam. Gli diedi uno schiaffo sulla nuca, per poi prendere del cibo e iniziare a mangiare.

Il film terminò e ci stiracchiammo, intorpiditi. "Ti è piaciuto?" chiesi,

"Molto! Non lo avevo mai visto, e devo dire che mi sono divertito."

"Lo sapevo!"

Il moro si alzò dal divano, infilandosi le scarpe che precedentemente aveva tolto per sdraiarmi sul divano. "Cara ti ringrazio di cuore. Non so cosa farei senza di te." mi abbracciò.

"Ehi, non c'è bisogno di ringraziarmi. Quando vuoi sono qui." Il suo viso era molto più acceso, rispetto a prima. Il film lo aveva distratto dai brutti pensieri, e ne sono felice. Liam non si meritava questo dolore sulle sue spalle. Ero decisa a fargli dimenticare tutto e far sparire la tristezza.

"Ciao,a domani." mi diede un bacio sulla guancia e io arrossii.

"A domani, CuccioloLiam." sghignazzò per l'assurdo nomignolo che gli avevo affibbiato.

Chiusi la porta e il cellulare vibrò.

MA SI POTRA' MAI AVERE UN PO' DI PACE!?

Lo presi tra le mani e vidi un messaggio di Harry.


'Won't you stay 'til the A.M.?

All my favorite conversations

Always made in the A.M. -H'


Arricciai il naso non cogliendo il significato del messaggio, ma subito ne arrivò un altro dicendomi di affacciarmi alla finestra.

Aprii le ante e mi sporsi per vedere chi c'era e trovai Harry appoggiato alla sua macchina che mi sorrideva.

Squillò il cellulare e risposi sapendo chi fosse.

<Principessa.>

<Ehi Harry.>

<Vestiti, e porta un telo e un costume. Poi scendi.>

Lo guardai stranita. <Che hai in mente?>

Un sorrisetto malizioso si formò sul suo viso. <Fidati di me.> e riattaccò.

Rientrai dentro casa e presi tutto quello che Harry mi ha detto e uscii di corsa dall'appartamento, ansiosa di sapere cosa mi aveva riservato il ragazzo riccio.









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