Do you want to be mine?

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Scesi di fretta e furia dall'appartamento e vidi Harry che stava fissando la luna. Ogni giorno che passa, diventa sempre più bello. I raggi lunari gli accarezzano i riccioli ribelli che cadono sulle spalle, illuminandoli e creando sfumature dorate. La mascella era pronunciata e il suo lungo collo era disteso al massimo per ammirare lo spettacolo sopra di lui.

Stetti un po' a guardare quell'essere perfetto, ma quando si accorse di me, sorrise e abbassò la testa.

"Principessa." Harry mi raggiunse e lasciò un bacio sulla mia fronte. Adoravo questi tipi di baci: molto più romantici, e pieni di significato. Protezione e affetto sono le parole che secondo me più si addicono a descriverli. Le sue morbide e calde labbra che si scontravano sulla mia fronte mi facevano sentire al sicuro, come se nulla potesse distruggerci.

"Haz." Gli cinsi la vita con le mie braccia. "Dove andiamo?"

"Attendi mezz'ora e avrai tutte le tue risposte." sul suo viso si allargò un sorriso con tanto di fossette. "Dai, sali."

Salimmo in macchina e accesi la radio, trovando una canzone che entrambi per tutto il viaggio avremmo cantato.

"Scar siamo arrivati. Ah, aspetta, ti devo bendare!"

Sbuffai. "Hai intenzione di uccidermi non è vero?"

"Esatto, piccola." sogghignò. "Dai, non farti pregare!"

"Va bene. Ma fai subito: sono troppo curiosa!" ridemmo e il ricco allacciò intorno alla mia testa una stoffa scura.

Cercai di capire dove ci trovassimo attraverso i suoni, e subito mi accorsi che non eravamo al mare.

Prima di formulare altre ipotesi, Harry tolse la bandana dagli occhi, facendomi rimanere stupefatta da ciò che avevo davanti.

Harry's pov

Avevo organizzato tutto questo per lei: ci trovavamo in un bosco e avevo messo sul suolo una tovaglia a quadri, circondata da lanterne con una luce fioca, che servivano per illuminare. Sul telo sistemai dei petali di rose rosse per formulare una domanda che non avevo il coraggio di dirle a voce:

'Vuoi essere mia?'

La guardavo insistentemente per capire come avrebbe reagito e quale risposta mi avrebbe dato.

"H-harry..." cercò di dire. "Oddio. T-tu hai fatto tutto questo per me?" 

"Cara, credimi, non ho mai sentito con nessun'altro ciò che provo per te." mi schiarii la voce e la guardai negli occhi. "A dirla tutta, ho anche paura della grandezza di questi miei sentimenti, non sono abituato a gestirli, ma se ho te al mio fianco nulla, e ripeto nulla può andare storto." le presi la mano e baciai il dorso. La sua pelle era liscissima, e odorava di cioccolato. 

"Sai, forse non sarò mai il tuo cavaliere dalla lucente armatura, forse non sarò mai quello che porterai a casa da tua madre e forse non sarò mai quello che ti porta i fiori, ma per adesso potrei essere l'unico." 

"Adesso te lo ripeterò: Cara, vuoi essere la mia ragazza? Vuoi essere mia?" ero molto nervoso. Lo avevo detto veramente? 

"Harry, non farmi queste domande." mi disse seria.

"Come scusa? Non capisco..." Oh, no. Non sono sicuro che accetterei un suo rifiuto. Che dovrei fare se lei mi dicesse di no? 

"Ho detto che non mi devi fare queste domande." mi sorrise e continuò "Perché la risposta la sai già."

Cara's pov

I suoi occhi erano diventati cupi. Credo che fosse preoccupato per ciò che avevo detto un paio di secondi fa.

"Come scusa? Non capisco..."

"Ho detto che non mi devi fare queste domande." gli sorrisi. Presi un respiro e continuai "Perchè la risposta la sai già." gli presi la maglia e lo attirai a me, bisognosa delle sue labbra. Lui rimase sorpreso, e questo mi fece ridere. Ci staccammo e i suoi occhi penetravano i miei: volevano una risposta.

"Allora? E' un si?" mi sorrise.

"Ehi, ti ho baciato. Credo che sia una risposta più che valida!" ridacchiammo e lui mi attirò a sè, prendendomi in braccio e facendomi fare un giro completo.

Mi rimise a terra e il suo sorriso che da un pò giaceva sul suo viso se ne andò. "Cara, io sono tuo. Lo sarò per sempre."

"Harry, io sono tua." gli accarezzai la guancia. "Sarò la tua ragazza." Facemmo scontrare le nostre labbra in un bacio casto e dolce. Credo che entrambi avremmo voluto questa certezza, e adesso che ce l'abbiamo, non possiamo far altro che amarci.

"Harry." sussurrai sulle sue labbra.

"Mmh." il riccio mi prese per le gambe e mi incitò ad incrociarle dietro la sua schiena. Così feci. Le mie mani andarono nei suoi capelli morbidi, e lui nel frattempo si diresse verso il telo che aveva messo a terra. Ci sdraiammo un difronte all'altra. Attorcigliammo le nostre gambe e lui mi attirò a sè.

Rimanemmo a guardarci per un tempo indefinito e entrambi avevamo un sorriso che si apriva sulle nostre facce. Intorno a noi regnava il più assoluto silenzio. Solo per qualche attimo sentivamo le cicale cantare. Avevamo costruito una bolla intorno a noi, e nessuno aveva il potere di distruggerla. Una bolla che sarebbe perdurata nel tempo. 

Eravamo in paradiso. Il nostro paradiso. 

L'angelo che avevo davanti ai miei occhi ne era la prova. Non avrei mai pensato che un giorno sarebbe arrivato, qualcuno che mi avrebbe aperto gli occhi. Qualcuno che avrebbe scombussolato interamente la mia vita. Qualcuno per il quale avrei provato dei sentimenti così profondi. Si esatto. Non so come, non so perchè, ma Harry mi aveva rubato il cuore. Ed ero sicura che lui lo avrebbe protetto, come se fosse la cosa più fragile del mondo.

"Ehi Harry." interruppi il silenzio che era diventato ormai quasi assordante.

"Dimmi." mi prese la mano e incominciò a disegnare cerchi immaginari col pollice sul mio dorso.

"Ti amo."








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