Discoteca (parte 2)

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Harry's pov

Cara era stupenda. Il vestito che indossava le stava d'incanto, mettendo in mostra il suo seno e le sue gambe. I capelli che le ricadevano abbondantemente sulle spalle, erano lisci come la seta. Ero sorpreso perché era raro vederla con i capelli sciolti, e devo ammettere che quello che vedevo non mi dispiaceva, anzi. La guardai meglio e vidi che aveva messo un filo di trucco sugli occhi, e ovviamente stava benissimo. Io non amo le ragazze eccessivamente truccate, mi piace la semplicità.

Stavo percorrendo il suo corpo centimetro per centimetro con il mio sguardo, e sentii subito gli occhi assassini di Deb che mi fissavano. Distolsi subito lo sguardo e mi interessai alla conversazione.

"Dai, andiamo. Ho preso il super privè in discoteca!" disse la biondina affianco ad Andrea. Credo che si chiamasse Alice.

Uscimmo di casa e prendemmo le macchine. Nella mia entrarono Andrea, Alice e Cara. All'inizio Deb si era rifiutata di salire nell'altra macchina con quattro ragazzi, ma Andrea l'ammonì subito dicendo che se non si fosse sbrigata ad entrare in macchina, l'avremmo lasciata lì a marcire da sola. Come al solito Deb lo uccise con lo sguardo ed entrò nella macchina di Louis.

Il tragitto fu abbastanza lungo, ma non me ne resi completamente conto perché quando accesi la radio, Alice cominciò a cantare a squarciagola, seguita da Andrea, Cara e me.

Arrivammo in discoteca, parcheggiammo e Alice ci fece entrare nel super privè dicendo che eravamo amici suoi.

La musica era assordante. Alice si avvicinò al mio orecchio e gridando disse "Andiamo a ballare?" Io accettai subito e ci seguirono anche tutti gli altri, tranne Zayn e Liam che avevano già trovato delle ragazze che ci stavano. Dio, ma erano delle calamite?

Iniziammo a ballare e vidi Alice che iniziò a strusciarsi contro di me. Adesso questa che vuole!? Mi allontanai di qualche passo andando vicino agli altri che stavano saltando e ridendo come non mai. Anche tutta sudata, Cara era stupenda. Le luci si riflettevano contro la sua pelle umida, ed era uno spettacolo per i miei occhi. Dopo un po' vidi Deb che le cingeva i fianchi e mi guardava con un sopracciglio alzato e con aria da vincitore. Alzai gli occhi al cielo e continuai a ballare con i ragazzi.

"Harry, di che città sei?" mi gridò Alice nell'orecchio aggrappandosi con una mano al mio collo.

"Holmes Chapel."

"Bello!"

"Grazie!" e continuai a ballare con Alice che oramai mi aveva preso con entrambe le mani il collo. Io l'assecondai, perché diciamocelo, anche lei era una bella ragazza: capelli biondi, occhi azzurri, fisico accettabile, ma molto bassa. La mia principessa era cento volte meglio, ma come negare a una povera ragazza del divertimento!?

Stavo per passare all'azione con lei, ma subito mi ricordai che ero il "ragazzo gay". Mi scostai all'instante e Alice mi guardò male.

"Qualcosa non va?" mi chiese.

"No, no. Devo prendere un po' d'aria." Detto questo, mi incamminai verso l'uscita.

Non l'avevo notato prima, ma la discoteca era sul mare. Rimasi per circa dieci minuti a guardare le onde che si scagliavano contro le rocce, ma una voce femminile mi distrasse. "Riccioli d'oro, cosa ci fai qui?" Era quella troia di Deb.

"Sto solo pensando..."

"Pensando a un modo su come scoparti la mia ragazza?" Porca puttana.

"Ma che cazzo-" non mi lasciò finire.

"-Zitto. Lo so che non sei gay. Si vede che non lo sei." Urlò e incrociò le braccia.

"Ma cosa vuoi? Certo che lo sono!" Tentai di persuaderla.

"Non sono una cogliona, Styles."

"Non mi conosci." E con questo mi diressi in discoteca a passi lunghi. Era una testa di cazzo. Non potevo dirle che ero etero! Mi avrebbe tolto la mia unica felicità. Dovevo continuare questa disgustosa messa in scena. Sia chiaro, io non sono omofobo, però non potevo svelare tutto e allontanarmi da Cara.

"Dov'eri finito?" sussultai quando vidi Cara alle mie spalle che aspettava la mia risposta. "Qualcuno ti ha tagliato la lingua lì fuori?" Si. Quella troia della tua fidanzata.

"Ehm, scusami." Mi schiarì la voce. "Volevo prendere una boccata d'aria..."

"Ah okay." Mi prese per mano. "Adesso andiamo, e divertiamoci." Mi portò con forza sulla pista da ballo.

Lei incominciò a muoversi a ritmo della musica, e continuando a tenermi per mano, mi incitò a ballare. Iniziai impacciatamente a muovere le gambe e lei si mise a ridere. "Non sei proprio un bravo ballerino!" disse nel mio orecchio. Il suo fiato caldo, mi procurava dei brividi che si espandevano dall'orecchio fino alla schiena.

"Sto facendo del mio meglio." Lei alzò subito gli occhi al cielo e mi prese anche l'altra mano. Istintivamente l'attirai a me e le cinsi la vita con le braccia. Lei arrossì subito e io le sorrisi. Continuammo a ballare in questo modo, e lei alla fine decise di mettere le sue mani sul mio petto. Non lo doveva fare. Sentii subito una scarica elettrica verso il basso. Abbassai subito lo sguardo e vidi una sporgenza sul cavallo dei miei pantaloni. Merda. Allontanai un po' Cara da me, per non farle sospettare nulla, ma lei non se ne accorse, dato che ballava con la testa alzata, cullata dalla musica.

La serata finì in fretta, perché sia Niall e Louis erano ubriachi marci. Io, Liam, Zayn e Andrea li portammo di peso nella macchina e loro si accasciarono. Arrivati a casa, li trascinammo verso i loro letti. Erano sfiniti.

Cara's pov

Mi risvegliai nel mio letto con un mal di testa fortissimo. Non ero una frequentatrice assidua di discoteche, ma ieri sera volevo divertirmi. Scesi dal letto e andai dritto nella doccia per togliermi quell'umidiccio che avevo sulla pelle. Puzzavo come un barbone obeso. Mi lasciai coccolare per venti minuti dal getto di acqua, e quando uscii mi sentivo un'altra persona.

Andai subito a lavoro, e mi misi a lavorare. Anche se quei bambini erano delle scimmie indomabili, mi stavano proprio simpatici e gli volevo bene. In particolare c'erano due bambini fantastici ai quali mi ero affezionata particolarmente: Maria e Luca. Con loro mi divertivo tantissimo, e ogni volta che li guardavo, la mia mente ripercorreva quel pomeriggio con Harry al mare. Ultimamente ero molto presa da Harry: mangiavamo insieme, ci facevamo compagnia a vicenda e tutto ciò non mi dispiaceva. A fermare questi pensieri fu Deb, che mi fece una sorpresa prima di andare a lavoro. "Che ci fai qui?" dissi sorpresa.

"Volevo farti una sorpresa." Mi abbracciò. "E portarti la colazione!" mi porse un sacchetto bianco. Lo aprì e vidi una brioche con lo zucchero a velo e un bicchiere con del cappuccino. Adoravo fare colazione in questo modo, e Deb lo sapeva.

"Grazie mille. Mi hai salvato la vita! Stavo morendo di fame!"

"Lo so! Sono o non sono la fidanzata più brava del mondo!?" mi fece l'occhiolino e io ricambiai con una linguaccia.

"Si lo sei!" le diedi un bacio e ci salutammo, dato che lei doveva andare di corsa a lavoro.

La mattinata passò molto lentamente, perché nessuno dei miei amici era venuto a trovarmi. Neanche Harry. Ci ero rimasta un po' male, e arrivata l'una andai al bar per pranzare, ma il cellulare mi vibrò. Vidi lo schermo e comparve il nome di Harry.


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