Cambiare, perché?!

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Dopo quel pomeriggio io e Rydian non abbiamo più toccato l'argomento. Abbiamo pensato solo a stare insieme e a cominciare a pensare al nostro futuro.

"Allora siamo d'accordo, domani comincerete la scuola." Disse mio padre una volta seduti a tavola.

"Ma non dicebvate che per persone come noi sarebbe stato pericoloso?" Chiesi volendo che smentisce quel mio dubbio insito in me da uno bel po' di tempo.

"Adesso che però é passato un po' di tempo io e tua madre abbiamo rivalutato la questione e abbiamo deciso che sarebbe meglio se tu e Rydian iniziaste una nuova vita e poiché abbiamo fiducia in voi, vorremmo che proseguiste il vostro corso di studi con qualche piccolo cambiamento."

"E sarebbe?" Questa volta fu Rydian a intervenire tagliando la carne nel suo piatto e mettendo il boccone in bocca.

"Innanzitutto vorremmo che cambiasse qualcosa nel vostro look, come i capelli o il nome anagrafico."

Io rimasi impietrita. Ci stavano chiedendo di mascherare la nostra identitá un'altra volta! Incredibile! Appoggiai le posate nel piatto e mi raddrizzai sulla sedia, mandai giù il boccone che stavo masticando e mi schiarii la voce.

"In poche parole ci state chiedendo di dichiarare il falso davanti a tutti quelli che incontreremo. Speri stiate scherzando!"

"Se vogliamo sopravvivere e non diventare animali da analizzare, allora sì." Affermò mia madre molto diretta e concisa.

"Sappi che non sono d'accordo e non lo sarò mai." Detto questo mi alzai da tavola.

"Aspetta Maddy!" Mi sentii chiamare da dietro e mi voltai avendo riconosciuto la voce di Rydian. Salì qualche gradino e io ne scesi altrettanti. Ci trovammo l'uno di fronte l'altra: io in alto e lui in basso. Gli misi le braccia attorno al collo e lo guardai aspettando che parlasse, dopo tutto era stato lui a fermarmi altrimenti sarei salita tranquillamente in camera mia.

"Cerca di capire che..." cominciò con calma prendendo l'argomento alla larga, ma quando vide la mia espressione cambiò strategia:arrivò dritto al punto.

"I tuoi genitori ti vogliono un bene smisurato che neanche immagini. perché ti comporti così?"

"No, Rydian! Non mi vogliono bene! Come fai a dire una cosa del genere se ci hanno tenuti lontani per mesi. Io ho sofferto come mai prima! Io ti amavo, ti amo e ti amerò per sempre, ma per favore non venire a raccontarmi queste stupidaggini!" gli risposi decisa e concisa. Lo guardai, aveva un'espressione preoccupata: non cambiato idea tanto facilmente, né ero convinta e conoscendolo avrebbe fatto di tutto per farmi ragionare anche se in quel momento la situazione era calma. Forse fin troppo...

Mi prese la mano e sussultai al contatto con essa.

"Mi rendo perfettamente conto delle pene che hai dovuto soffrire a causa della mia mancanza,ma anch'io ero in pena per te. Per me era anche più complicato che per te. Mi vedresti mai come il capo di un branco di lupi? Tutto il giorno conducevo i miei "compagni"-e mimò il segno delle virgolette con indice e medio di entrambe le mani-cercando prede per sfamare quelli rimasti nella tana. Niente doveva e poteva distrarmi dell'individuare il pasto della giornata. Poteva bastare solo un minuscolo passo falso e avremmo potuto dire addio al nostro succulento e appetitoso banchetto. Non sai quante volte ho cercato di mantenere la mente fredda e non perdere lucidità, ma non sempre era facile: la tua immagine nella mia testa era chiara, limpida e quasi tangibile. Mi dispiace che la distanza ci abbia reso vulnerabili, ma adesso siamo di nuovo insieme! Possiamo affrontare qualsiasi difficoltà e qualsiasi ostacolo!"

Fece una pausa e poi aggiunse:

"Ricordatelo sempre! Io ci sarò in qualunque occasione, quando avrai bisogno ti starò sempre accanto quanto è vero che mi chiamo Rydian Morris!" alzai un braccio in segno di potenza e mi abbracciò forte.

Quasi mi dimenticai completamente quello che ci circondava. Eravamo io e il mio fantastico spasimante abbracciati dolcemente e abbandonati ognuno alle proprie fantasie.

"E se dovesse succedere qualcosa?" chiesi quasi sull'orlo di una crisi di pianto. Ci staccammo e lui mi guardò aggrottando la fronte:

"Perché dovrebbe succedere qualcosa?"

"Per esempio che qualcuno sospetta di noi, sul nostro modo di comportarci e...i nomi! Come faremo a mantenere la copertura con gli altri?"

"Vuol dire che prenderemo lezioni di teatro!" esclamò lui con un sorriso furbo.

"Qualcosa mi dice che hai qualcosa che ti frulla per la testa..."

"Può essere...come non può essere...dipende da come la vedi..."

-Wolf blood- #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora