Le sorprese non finiscono mai?

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"Io ti ho già vista da qualche parte!" esclamai assottigliando gli occhi cercando di ricordare. 

Poi all'improvviso ebbi un flash. 

Il tempio, i corridoi pressoché bui, la mia decisione di fuggire, il crollo improvviso delle pietre sopra la mia testa, la perdita di conoscenza e alla fine prima di svegliarmi una voce mi aveva chiamato ed era apparsa una giovane donna che assomigliava molto alla ragazza che mi ritrovavo di fronte in quel momento. Possibile?

Lei mi guardò in modo strano e poi se ne andò in tutta fretta. Rimasi di sasso quando la vidi dileguarsi in quel modo così bizzarro ai miei occhi. Non sapendo neanche il suo nome. Non potei chiamarla, ma cominciai a rincorrerla. 

"Ti prego fermati! Non possiamo risolvere la cosa parlando?" 

"Non mi sembra di averti mai visto in questa scuola. Sei nuovo?" chiese lei frettolosamente come se avesse capito qualcosa che io non avevo colto.

"Sono appena arrivato con Meredith, mia sorella." dissi tossendo al pronunciare quelle ultime due parole. Ci fu qualche attimo di silenzio che fu rotto dalla mia interlocutrice. Mi porse una mano e senza guardarmi si presentò:

"Comunque io sono Meadhbh." 
Io fissai la sua mano sospesa per aria. E poi dopo qualche secondo mi decisi a stringerla.

"Piacere, Rhydian. " Riuscii a dire soltanto con voce tra l'incerto e l'imbambolato.

"Ci si vede in giro!" Disse poi. Io annuii distrattamente. Poi mi girai e feci retrofront cercando con lo sguardo la mia ragazza.

Girai un po' prima di trovarla nell'aula di storia intenta a seguire la lezione. Guardai l'orologio e vidi che mancavano pochi minuti alla fine della lezione, quindi decisi di aspettarla fuori.
Qualche istante più tardi la porta si aprì e tutti gli studenti cominciarono a defluire dalle varie aule.
Quando finalmente vidi la testolina castana di Maddy,  senza aspettare la presi da dietro e la portai nello sgabuzzino delle scope tappandole la bocca. 

"Ma che cosa sta succedendo?" Disse cercando di liberarsi dalla mia stretta.

"Chi sei? Cosa vuoi da me?" Chiese spaurita.

Allora mi avvicinai piano,  piano al suo orecchio. 

"Sono uno stupratore che adesso ti rapirà-feci una pausa- e ti porterà a casa sua." sussurrai lentamente sentendo il suo respiro affannoso. 

"Allora portami via, cosa aspetti?" sorrise e quando tolsi la mano dalla bocca, non esitò a baciarmi.

"Come vuole principessa mia!" risposi con un sorriso altrettanto splendente. Mi prese per mano e mi trascinò verso casa. Ridemmo e scherzammo per tutto il tragitto sempre mano nella mano. 

Una volta sulla soglia di casa non potei resistere e la strinsi forte a me, eravamo naso contro naso, fronte contro fronte e poco dopo fummo labbra sulle labbra. Si trattava di un bacio lento e dolce. Era tutto il giorno che aspettavo quel momento e non riuscivo a credere di aver resistito così tanto. Mi era mancata un casino. Ma non mi sarei accontentato di un misero bacio, infatti, con mia grande sorpresa fu Maddy ad aprire la bocca e con la lingua picchiettare impercettibilmente sui denti per entrare a contatto con la mia.

Le nostre lingue si incontrarono a metà strada tra le nostre due bocche. Si desideravano, bramose di avere di più e fameliche a causa della lontananza durante il giorno. 

"Mi sei mancato da impazzire." fece lei senza fiato. 

"Anche tu non puoi immaginare quanto!"

"Ma adesso sono qui...quindi perché non sfruttare quest'occasione?" chiese lei alzando un sopracciglio. 

-Wolf blood- #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora