Una Grande Luce

140 9 4
                                    

Rydian's pov 

"Maddy..." continuavo a ripetere. 

"Maddy, ti prego rispondimi!" ero sull'orlo di una crisi di pianto, stavo impazzendo letteralmente.

"Che succede?" accorsero allarmati Tom e Shannon seguiti da Emma e Daniel Smith. Il padre di Maddy prontamente si avvicinò al corpo della figlia sentendole il polso, mentre la signora Smith non sapendo cosa fare rimase in attesa con la cornetta all'orecchio cercando lo sguardo del marito. Io mi alzai per lasciargli campo d'azione.
Daniel incontrò lo sguardo della sua consorte tranquillizzandola e convincendola ad abbassare la cornetta rimettendola al suo posto. A quel punto non resistetti più. Mi avvicinai a Maddy e dopo averla appoggiata delicatamente al suolo, cominciai a praticarle il massaggio cardiaco per rianimarla.
1...2...3...4...5...6...7...8...9...10...11...12...
13...14...15.
Appoggiai l'orecchio alle sue labbra e sentii il suo respiro leggero, ma i suoi occhi non si aprivano ancora, quindi decisi di eseguire la respirazione bocca a bocca nella speranza che si svegliasse. Sentivo la presenza degli altri nella stanza e percepivo la loro preoccupazione e ansia per l'amica e figlia.
Mentre l'aria entrava nella bocca di Maddy uscendo dalla mia cominciai a ripercorrere mentalmente tutti i bei e brutti momenti passati insieme, le emozioni che abbiamo condiviso e le discussioni che hanno portato la nostra relazione a crescere permettendoci di maturare.
"Maddy, ti prego. Riesci a sentirmi?" le sussurrai accarezzandole i capelli lisci e setosi.
"Non puoi lasciarmi!! Ti amo troppo per vederti andare via così!!" misi la testa sul suo petto oramai arreso all'inevitabile.
C'era troppo silenzio. Si sentiva solo il rumore soffocato dei miei singhiozzi. Il tempo si era fermato.
La tensione si tagliava con un coltello in quel momento. All'improvviso sentii una voce rimbombarmi nella testa.
"Rydian" mi chiamò con tono angelico.
Immediatamente fui avvolto da una luce e mi ritrovai in una stanza bianca.
Maddy non c'era più, Shannon e Tom erano scomparsi dietro di me come anche i signori Smith.
"Dov'è Maddy?Chi sei?" chiesi senza più paura.
"Lo scoprirai! La tua amata é al sicuro, non temere." mi rispose una voce eterea.
"Che cosa le è successo? Dov'è, voglio saperlo!" gridai senza vergogna. Non sapevo di chi fossi prigioniero né perché, ma dovevo sapere dove si trovava Maddy.
"Pazienta, giovane sangue di lupo!" mi rispose con una calma disarmante.
La stanza bianca prese forma. Mi ritrovai davanti al tempio Maya che qualche tempo prima avevo esplorato.
Perché mi trovavo lì? Perché proprio io? Cosa c'entrava Maddy con questo? Che legame c'era?
Dalla porta del tempio usciva una luce fioca che quasi mi invitava ad entrare.
Io mossi un piede al suo interno raccogliendo quell'invito come una falena attirata da una lanterna.
Al mio ingresso, questo bagliore divenne per qualche attimo accecante, poi però si affievolì e riuscii a distinguere ogni cosa distintamente attorno a me.
Mi trovavo in una stanza molto ampia, con un lungo corridoio davanti che mi avrebbe portato ad un'altra stanza molto più ampia della precedente.
Mi guardai intorno. Mi trovavo in una stanza enorme con un soffitto molto alto, quasi inarrivabile. I muri erano decorati con antiche iscrizioni e disegni Maya. Il colore oro illuminava l'ambiente grazie anche ai piccoli spiragli situati nel punto più alto del soffitto. Con il naso all'insù osservavo le figure illustrate sulle pareti del tempio. Vi erano uomini, donne, bambini e animali. Tra questi ultimi ce n'erano di tutte le specie: antenati di elefanti, cani e spostando poco più in là lo sguardo intravidi la figura di un animale a quattro zampe dal pelo fulvo, aveva la bocca aperta dalla quale erano chiaramente visibili due arcate di zanne aguzze. Restai per qualche istante a fissare quelle immagini senza parole. Che cosa voleva dire? Cosa significava? E cosa poteva avere in comune con me e Maddy a parte la nostra natura?
Inaspettatamente osservando quelle immagini ebbi un flash. Mi ricordai della prima volta che ero stato lì, degli spazi angusti, dei corridoi stretti, delle continue scosse e delle pietre che mi erano cadute in testa rendendomi incosciente per un po'.
A risvegliarmi da quelle immagini che mi scorrevano davanti agli occhi fu un rumore assordante che mi piegò in due dal dolore. Non riuscivo a mantenere gli occhi aperti. Il mio corpo non rispondeva più e io non sapevo come reagire.
Quando finalmente tutto finì, mi rialzai in piedi e proseguii fino a raggiungere uno spiazzo con un trono nel mezzo. Cominciai a camminare per la sala. Sembrava interminabile e quando alla fine mi avvicinai al trono vidi una figura femminile legata e vestita con vestiti della tradizione Maya, non riuscii più a contenermi e corsi più veloce che potei per avvicinarmi al trono. Salii le scale e mi ritrovai di fronte ad una ragazza bellissima, dai capelli castani non troppo lunghi. Vestiva con una tunica colorata con decorazioni dorate qua e là. Sulla testa aveva una strana corona come le sacerdotesse d'Egitto. Inoltre il trucco era fine e si faceva fatica a capire la vera identità della giovane. Io stesso avevo fatto fatica a riconoscerla.
"Maddy!" urlai scuotendola dolcemente. Aveva gli occhi chiusi. Il suo viso pallido, sgualcito come un lenzuolo piegato male.
"Hey. Svegliati, ti prego!" la implorai con voce rauca. Non si mosse di un millimetro.
Allora mi avvicinai ancora di più presi il suo viso tra le mani e la baciai appassionatamente. Qualche attimo più tardi riaprii gli occhi scrutando il suo volto. Quanto era bella!
Mi ricordai del nostro primo incontro. Quella volta mi aveva aiutato a controllare il mio istinto di rabbia e paura. Sorrisi a quell'immagine e scossi la testa ancora con le labbra aperte in uno strano sentimento di gioia. Ripercorsi per un attimo la mia vita di vagabondo e mi accorsi che  solo con lei avevo smesso di essere nomade, solo con lei avevo imparato a comportarmi da essere umano e solo con lei avevo capito il significato della parola felicità.
"Rydian!" la sua voce bassa e sofferente mi risvegliò dalla mia fase di trance.
Era lì in carne ed ossa davanti a me. Non potevo crederci. Ero felicissimo.
"Vattene via di qui, ti prego!" mi avvertì con voce rauca. Di colpo il sorriso che avevo in volto svanì a queste parole, facendomi diventare serio tutto d'un colpo.
"Non posso andarmene ora che ti ho ritrovato! Ora ti slego e andiamo a casa." dissi risoluto protendendomi verso le sue mani per sciogliere le corde che la tenevano prigioniera.
"Non voglio farti del male. Lasciami qui. Non liberarmi e vattene via!" il suo tono di voce si era alzato esponenzialmente. Probabilmente non l'avevo mai sentita urlare così forte o forse era solo l'amplificazione della sala. Rimasi interdetto e non sapendo cosa fare decisi di capirci qualcosa di più.
"Cosa significa tutto questo?"
"Non posso spiegartelo. Farei del male a persone innocenti. Ti prego vattene via prima che ti succeda qualcosa. È l'unica cosa che ti chiedo. Fallo per me!" e con questo ultimo urlo le si illuminarono gli occhi di una luce dorata. Una nube di polvere ci avvolse. Una luce accecante si sprigionò dalle sue pupille. Io non fui in grado di sostenere quella luce e mi difesi gli occhi come meglio potei con il braccio.
Un'altra ondata di luce la pervase e io fui sbalzato in un punto imprecisato della grande sala del trono dove cominciai a vedere sfuocato. L'ultima cosa che vidi fu un dipinto Maya.
Si trovava sul soffitto della stanza. C'erano 9 signori incappucciati.

----------------------------
Buon pomeriggio a tutti!
Mi scuso per il ritardo!
In ogni caso spero che il capitolo vi piaccia!
A presto,
kikka9811

-Wolf blood- #wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora