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Mi sveglio.

I miei occhi si aprono lentamente, accecati da una luce forte.

Le pareti della stanza in cui mi trovo sono bianche, completamente.

Questo luogo non mi è per niente familiare.

Mentre apro gli occhi sento qualcuno che mi tocca la mano timidamente.

Spero non sia Alfonso.

Non riesco nemmeno a chiamarlo papà.

È l'ultima persona che voglio vedere in questo momento!

"Chi..chi sei?" sussurro.

Non riesco a trovare la forza per fare niente.

"Paulo."

"Dove sono?"

"Sei in ospedale."

"Dov'è?"

"Chi?"

"A..Alfonso."

"E chi è?"

"Mio padre, ma non riesco a considerarlo un membro della mia famiglia."

"Ah."

"Dov'è?"

"Sei sicura di volerlo sapere?"

"Sì, sicurissima."

"È in carcere. Io avrei voluto che lo condannassero all'ergastolo perché erano evidenti i segni delle botte, ma gli hanno dato solo dieci anni. Quando uscirà non potrà avere nessun contatto con te."

"Da quanto tempo sono qui?"

"Quasi una settimana. Non sei venuta a scuola per due giorni e, siccome nessuno sapeva il motivo, la scuola è venuta a casa tua e ti hanno trovata. Hanno fatto in tempo a prenderti e a portarti qui, in ospedale. Eri in coma, ma per fortuna ti sei svegliata" e mi sorride dolcemente.

"Da quanto tempo sei qui?"

"Da quando ti hanno trovata. Carmen viene qui solo il pomeriggio perché i genitori le impediscono di saltare la scuola. Mio padre, invece, ha perso la sua prima moglie e mi ha lasciato venire qui tutti i giorni. Ora si è risposato, ma ama ancora mia madre. Per fortuna che mi capisce."

Lo guardo un po' male.

"Ops.. scusa, non volevo. Intendevo dire che, capendomi, mi ha permesso di starti accanto, perché sennò saresti stata sola qui."

"Grazie Paulo, davvero."

Ci guardiamo per pochi secondi.

Sento una sensazione strana allo stomaco, saranno i farmaci sicuramente.

Mi prende la mano e un brivido percorre il mio corpo.

Fa proprio freddo qui!

"Raccontami cosa è successo mentre ero qui" gli chiedo.

"Non so molto, Carmen ti saprebbe dire molto di più. L'unica cosa è che Carmen mi ha baciato. Le ho promesso che non avrei detto niente a nessuno, ma tu sei speciale e ci tenevo a fartelo sapere."

Sento un vuoto dentro di me, ma non capisco il perché.

"E tu che hai fatto quando ti ha baciato?"

"Non ho ricambiato, non credo che sia lei la ragazza che amo, ma le ho detto che avevo bisogno di tempo per pensare cosa fare. Da allora abbiamo fatto finta di niente, come se non fosse successo nulla. Ci ho riflettuto abbastanza e penso di dirle di si. Sei d'accordo?"

"Sì" mento.

"Non sembri molto convinta."

"È solo una tua impressione."

"Va bene, come dici tu. Lo sai che mentre aspettavo il tuo risveglio ho scoperto che il tuo nome siginifica 'giudicato da Dio'? Ahahah, è strano. So che sei atea siccome non fai religione a scuola."

"Sì, è strano. E il tuo cosa significa?"

"Piccolo di statura" dice imbarazzato.

"Beh, non ha tutti i torti!" aggiungo ridendo.

"Ehi!" dice ridendo lui mentre mi lancia un cuscino.

Rido anche io.

"Mi aiuti a sedermi?"

Senza rispondere mi prende le mani e mi mette seduta.

Riesco a guardarlo negli occhi, solo che l'imbarazzo prende il sopravvento su di me e distolgo subito lo sguardo.

"Cosa sono tutte queste effusioni?" dice ridendo Carmen mentre entra nella mia stanza.

Non sembra gelosa.

La segue una dottoressa, che mi misura la pressione e mi fa tanti controlli.

"Bene, signorina Gonzalez, lei è in perfetta salute e può uscire dall'ospedale già questa sera" dice l'infermiera sorridendo "Ora ti lascio con i tuoi amici. Tieniti stretta il ragazzino che sta qui da quando sei arrivata" mi sussurra, poi mi fa l'occhiolino e se ne va.

"Bene cara Dan, domenica ci sarà la festa per l'inizio della scuola."

"Cazzo, è vero!"

"Che finezza! Comunque mi sta accompagnando Paulo siccome ogni ragazza deve avere un accompagnatore, e Francisco della classe nostra vuole avere l'onore di accompagnare una bella ragazza come te."

Francisco è un bel ragazzo, il tipo di ragazzo di cui si innamorano tutte.

Decido di mandargli un messaggio:

Ehi, ho saputo che vuoi venire con me alla festa. Per me va bene. A domenica! ;)

E mi ha subito risposto:

Che onore! A domenica! ;)

Spero di passare una bella serata con un amico, tutto qui.

you skilled into my heart // paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora