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Paulo va nello spogliatoio, si fa la doccia e si veste.

Io intanto lo aspetto fuori.

Mi sento toccare la spalla, così mi giro per vedere chi è.

È Carmen.

"Cosa cazzo ci fai qui?!" mi chiede.

"Intanto abbassa i toni, e poi sono venuta a vedere la partita di Paulo."

"Nessuno ti ha chiesto di farlo."

"Me l'ha chiesto Paulo!"

Dopo che le ho detto questo lei si zittisce.

"Tu..tu..te la farò pagare!" balbetta.

"Come? Sai com'è.. Paulo non ti ama!"

Vedo le lacrime rigare il suo volto.

Forse ho esagerato, ma non importa.

Mi giro dall'altra parte, ma lei non se ne va.

"Un'ultima cosa.." continua.

"Che vuoi ora?" dico.

Mi giro e lei mi tira uno schiaffo.

Rimango sorpresa da questa sua reazione, ma non troppo, perché gli schiaffi che mi tirava mio padre erano molto peggio.

La prendo dai capelli e la faccio urlare dal dolore.

"Chi cazzo sei tu per tirarmi uno schiaffo? Sei solo invidiosa del fatto che non ti ama" le dico tutto d'un fiato.

Anche lei mi tira i capelli, ma io le tiro un calcio sul ginocchio, sorprendendola.

Afferro il colletto del suo maglione e la sbatto contro il muro.

"Tu non devi mancarmi di rispetto okay? Sono il doppio più forte di te, posso distruggerti" le dico.

Lei scoppia a piangere e se ne va via correndo.

Non le ho detto che tra me e Paulo c'è qualcosa, sennò chissà cosa avrebbe fatto!

Prendo lo specchietto con cui di solito mi trucco e guardo la mia guancia.

È completamente rossa!

Copro tutto con i miei capelli lunghi e aspetto Paulo.

Quando arriva gli sorrido col sorriso più finto che io abbia mai fatto e lui risponde con un sorrisone fantastico.

"Tutto bene amore?" mi chiede.

Ancora non realizzo che il suo amore sono io!

"Sisi."

Prende una ciocca di capelli e fa per spostarmi, ma subito gli tolgo la mano.

"Che c'è?" mi chiede infastidito.

"Niente" rispondo acidamente.

"Posso sembrarlo, ma non sono scemo! Capisco quando una persona sta male, soprattutto se si tratta di te, la ragazza che amo!"

Scoppio a piangere ininterrottamente.

Non posso mentirgli.

"Amore.. che succede?" chiede preoccupato.

Non rispondo e continuo a piangere.

Tolgo i capelli dalla guancia e gli faccio vedere la grande chiazza rossa che ha lasciato lo schiaffo di Carmen.

"Oh santo dio cosa ti è successo? Tuo padre?"

"No..no. Carmen."

"Era qui quella bastarda?"

"Sì."

"Oh dio non sai che le faccio."

"Paulo.. io non voglio far star male nessuno.
Lei è la mia migliore amica, non voglio rubarle il ragazzo. Credo che tra noi non dovrebbe continuare."

"Cosa..? No, Daniela, io ti amo cazzo! Non posso lasciarti andare così. Si vede che non vuoi nemmeno tu. E come fai a chiamarla migliore amica dopo tutto quello che ti ha fatto?"

"Ti amo anch'io.. ma non posso. Scusa."

Me ne vado.

"Non mi seguire" gli dico.

Prendo il telefono e scrivo un messaggio.

Francisco, sei ancora a Cordoba?

Scrivo.

L'avevo visto sugli spalto un'ora prima, stava incitando Paulo dopo l'infortunio.

Sì. Ti raggiungo?

Risponde.

Sì, sono in piazza.

Dopo meno di cinque minuti arriva Francisco col suo motorino.

Salgo in sella e andiamo verso Laguna Larga.

Una volta arrivati lo ringrazio e corro verso la fermata del pullman.

Arrivo in tempo e salgo sul bus che sta per partire, diretta a Pilar.

Il viaggio é pesante, le lacrime invadono i miei occhi e cerco di non farle scendere, con pessimi risultati.

Per fortuna che non c'è quasi nessuno.

Una volta arrivata prendo il mio motorino, che avevo lasciato nel parcheggio qualche giorno fa, lo metto in moto e mi dirigo verso casa.

Apro la porta e mi rendo subito conto di avere tutte le mie cose a casa di Paulo.

Afferro il telefono e digito il numero di Paulo.

"Ciao Paulo, ho lasciato le tue robe a casa mia" dico subito.

"Perché, non stai qui da me?" chiede.

"No. Credo sia meglio per te e per me."

"Dani, ti prego, non puoi fare così."

Non riesco a dire nulla, sto per piangere.

"Paulo.. so che è l'ultima volta che posso dirtelo. Sappi che ti amerò sempre, ma sono costretta a lasciarti. Non voglio far star male nessuno" dico singhiozzando.

"Dani.."

Chiudo la chiamata.

Le ultime parole le ha dette piangendo, ne sono sicura.

Immagino i suoi occhi azzurri rossi dal pianto, e sapere che la causa sono io mi fa stare malissimo.

Il telefono suona.

È un messaggio di Paulo.

Te li porto domani a scuola.

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Boa tardee! (sono fisata col portoghese, sorry.)
Scusate se ieri non ho aggiornato ma sono stata tutto il giorno impegnata tra studio e allenamenti di calcio, perdonatemi.♡
Scusate anche se non spiego nel capitolo bene perché Daniela decide di lasciare Paulo, lo spiegherò nel prossimo.
Kiss!♡


you skilled into my heart // paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora