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"Signorina Gonzalez?" chiede qualcuno entrando nella mia stanza.

"Sì?" rispondo seccata.

Chi è che mi disturba di nuovo mentre parlo con i miei amici?

"Sono l'assistente sociale. La sua situazione in famiglia non è per niente stabile, e vorrei parlarle in privato."

"Veramente noi siamo i SUOI AMICI" dice Carmen alzando la voce mentre pronuncia le parole 'suoi amici' "e ogni cosa che deve sapere lei, sapremo noi. Dobbiamo proteggerla."

"Ehm, va bene. Basta che la signorina Gonzalez sia d'accordo."

"Certo che sono d'accordo" dico a voce alta, infastidita.

Proprio l'assistente sociale più incompetente dovevano mandarmi?

"Va bene, allora le stavo dicendo che.. ehm.. non ci sono suoi parenti nei pressi di Pilar, quindi sarà costretta a trasferirsi a Buenos Aires dai suoi zii. Le lasciamo una settimana di tempo per pensare. In questa settimana si trovi un posto per dormire e poi ci comunicherà la decisione" dice l'assistente sociale tutto d'un fiato.

Lo dice anche ridacchiando, come se vedermi star male le facesse piacere.

Ma vada a fanculo!

"Okay.. è stato un incubo, vero?" chiedo.

"No Dani, non credo" dice a testa bassa Paulo.

"Devo.. ehm.. dobbiamo trovare una soluzione! Come faccio? Non voglio trasferirmi a Buenos Aires!"

"Nemmeno noi vogliamo il tuo trasferimento! Intanto per qualche giorno potrai stare da me, però gli altri giorni dovrai trovare un altro posto perché i miei genitori non ci saranno e io starò da mia nonna" dice sorridendo Carmen.

"Potrai stare da me nei giorni in cui i genitori di Carmen non ci sono, non c'è nessun problema. Mio padre capirà la situazione e ti lascerà dormire da noi" sussurra Paulo.

Carmen lo fulmina con lo sguardo.

"Ohoh.. qualcuno è geloso?" dico sorridendo, riferita a Carmen.

"No, che stai dicendo? Non sono gelosa!" dice, ma si vede che non è così.

È tutta rossa!

"Grazie mille, davvero. Però ora inizio a prepararmi per tornare a casa. Domani voglio tornare a scuola, anche se sarò debole" dico.

"Va bene, allora a domani!" dicono Paulo e Carmen contemporaneamente e se ne vanno.

Li guardo andarsene e, quando li sento lontani, inizio a seguirli.

Non so perchè ma voglio vedere la reazione di Carmen quando saprà che Paulo vuole stare con lei.

Li vedo in piedi davanti ad una siepe nel cortile che parlano e sorridono.

Ad un certo punto si guardano negli occhi e vedo Carmen abbracciare forte Paulo, e poi baciarlo.

Sento un vuoto nello stomaco e crollo a terra, in preda alle lacrime.

Perché faccio così?

Sarà uno dei miei soliti sbalzi d'umore, capitano raramente, ma non mi sono ancora abituata.

Un infermiere corre verso di me preoccupato, ma lo mando via dicendo che non è niente di grave.

Dopo aver insistito un po' per farmi dei controlli lo mando a fanculo, e se ne va.

Chi se ne frega se vengo giudicata maleducata!

Tolgo il pigiamino da ospedale e mi metto un paio di leggings e una felpa enorme, lego i miei capelli in uno chignon scompigliato e, senza truccarmi, esco.

I dottori avevano acconsentito al mio ritorno a casa, quindi non capisco perché avrei dovuto passare un altro po' di tempo in quel posto di merda.

Esco dall'ospedale e vado verso casa.

Durante il tragitto mi fermo in un vicolo e mi accendo una sigaretta per pensare.

Era da tanto che non fumavo, e questo mi mette sollievo.

So che è sconsigliabile, anche se ho diciassette anni, ma non me ne frega niente.

Cos'altro ho da perdere?

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Scusate se questo capitolo è poco emozionante, i prossimi saranno molto meglio, ve lo assicuro! ;)

you skilled into my heart // paulo dybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora