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Non avevo dormito per quasi tutta la notte, ero eccitata al pensiero di uscire con Anthony, al tempo stesso mi sentivo in colpa anche se Rebecca era stata la mia nemica, non ero il tipo di persona che rubava il marito delle altre, però lui al telefono sembrava divertito quando gli chiesi come l'avrebbe presa Rebecca, e quando gli dissi dei figli mi guardò come se non riuscisse a capire ciò che intendevo, ma ormai era fatta avevo accettato il suo invito e tra 2 ore sarebbe arrivato, dovevo solo decidermi a comportarmi nella maniera più normale assoluta, mantenendo la distanza di sicurezza anche se quando mi guardava con i suoi occhi verdi era davvero difficile rimanere concentrati.

Sento il rumore di una macchina fermarsi davanti casa, mi affaccio alla finestra e noto che è la Mercedes Bianca, cavolo è stato puntuale come un orologio svizzero, mi riguardo allo specchio per vedere come sto'. Mi sono messa un abito beige con le spalline sottili con un notevole scollo, lungo fino al ginocchio, un cardigan nero con i bordini beige sopra e un paio di decoltè nere, mi convinco che sto' abbastanza bene, prendo la borsa ed esco salutando i miei e Ilaria mi fa' un occhiolino e mi viene vicino all'orecchio " domani voglio sapere i particolari hot" la guardo con disapprovazione e gli do' una spinta ridendo.

Quando mi avvicino alla macchina lui scende e mi apre lo sportello, e prima di farmi montare si protende davanti a me.
" ciao ragazzina, noto che stasera giochi a fare la donna, stai molto bene non c'è che dire"
Lo guardo cercando di non sembrare un peperone. Anche lui non sta affatto male, jeans scuri aderenti che gli fanno un lato B più che notevole, e camicia grigia che lascia intravedere i muscolosi bicipiti. Mi affretto a dire, "ciao, noto invece che te sei insolente come sempre." Lui si passa una mano tra i capelli facendo lo stesso sorrisino sexy che mi fa' mancare il fiato, sento che se non mi affretto a salire in macchina le mie gambe non avranno più la forza per farmi stare in piedi.
Mentre ci avviamo al ristorante cala un certo silenzio, intervallato da sguardi fugaci che ci buttiamo, quindi mi volto e gli dico, " insomma come mai questa scelta di portarmi a cena?"
Lui mi fissa e ribatte, " ti avevo detto che se la mia proposta fosse stata accettata ti avrei invitato e così è stato" se volevo una risposta più esauriente mi sarei dovuta scervellare.
"Non ti ho ancora chiesto che lavoro fai...insomma te sai quasi tutto di me ma io di te solo il tuo nome se ti chiami così" lui scoppia a ridere divertito.

"tranquilla è il mio nome e comunque sono un produttore di talk show, e siccome sono stufo delle solite banalità di cui si parla, ho voluto proporre di parlare di temi più importanti, come le risorse del Giappone, comunque io dico sempre che non si finisce mai di scoprire una persona, quindi di te so' pochissimo e sarebbe interessante sapere di più." Mi guarda con uno sguardo che mi fa' rabbrividire, sento che non gli rimango indifferente. Avrei voluto chiedergli di Rebecca ma preferisco aspettare la fine della serata almeno dopo so' che tornerò a casa e potrò disperarmi tutta la notte mentre adesso preferisco godermi questa cena senza il rischio di strozzarmi con il cibo.

Quando scendiamo dalla macchina, noto che il ristorante è davvero chic.

" cacchio" dico senza pensarci, e lui ride, " spero ti piaccia, è un ristorante di lusso confesso ma si mangia benissimo e le porzioni sono abbondanti."

" cosa molto importante" ribatto, e ci rivolgiamo un occhiata divertita.

Il cameriere ci porta le carte del menù, e prendiamo due entrecote su salsa all'aceto balsamico con patate arrosto e un Brunello di Montalcino datato 2003, evidente che tra tante cose è anche un intenditore di vino. La serata scorre tranquilla, io gli parlo del perché sono voluta diventare un assistente di volo, dicendo che è sempre stato il mio sogno viaggiare in diversi posti e non stare sempre ferma in un punto, che la sensazione di quando l'aereo decolla è qualcosa d'indescrivibile, che senti un vuoto dentro che quando ti porta in alto ti fa scordare tutto il resto, e sei solo te in mezzo alle nuvole, e sembra che tutti i pensieri diventino più leggeri, gli confido anche della mia storia con Mark che ci siamo conosciuti all'aeroporto di Malpensa con volo diretto a New York, e della nostra rottura. Anche lui mi racconta un sacco di cose, che voleva essere un architetto ma poi gli si è presentata questa opportunità e si è appassionato a raccontare pezzi di vita degli altri, parlare di culture diverse fino a quando la televisione non è diventata insulsa e priva di qualsiasi discorso logico.

Usciamo dal ristorante e stranamente mi rendo conto del fatto che stasera non ci siamo punzecchiati per nulla ma abbiamo riso e condiviso pensieri.

"Sono stato molto bene" ammette Anthony , "anche io" ribatto, ma era arrivata l'ora di chiedergli di Rebecca, la nota dolente ma prima o poi dovevo chiederglielo,
"Allora...come sta Rebecca?"chiedo facendo l'indifferente, e lui ride

"credo stia bene ragazzina, almeno lo spero è da 3 giorni che non la vedo" mi fissa divertito,

"in che senso scusa?!? Ti ho visto in atteggiamenti intimi con lei mi ha raccontato tutto, del fatto che avete 2 bambini, un marito splendido, e confermo, della villa che avete comprato, è fortunata, e non vorrei che pensasse che sono una rovina famiglie."lo fisso e lui ricambia

"bene così confermi che sono splendido?!?"ride divertito, e io vorrei scomparire, ma che cavolo mi è saltato in mente?!? Perchè l'ho detto a voce alta?!? Quanto sono cretina, mi rovino con le mie stesse mani, lui si avvicina ma io retrocedo e continuo

"si nel senso che sembri un buon marito spero anche un buon padre" dico girandoci intorno, l'unico escamotage per uscire da quella situazione imbarazzante, "pensavo l'avessi capito, ma siccome non mi pare te lo dico io come stanno le cose, ci hai visti in atteggiamenti intimi fuori dalla sartoria per il semplice fatto che Rebecca è mia sorella, ti avevo notato già e avevo visto il tuo sguardo sconvolto quando lei mi ha abbracciato e dato un bacio sulla guancia, Greta e Luca sono i miei nipoti a cui darei la vita, suo marito Carlo è un regista ed è così che mi si è presentata l'opportunità a me di lavorare nel mondo della televisione come a mia sorella, non ti ho invitato a cena per uno scopo, solo perché mi hai incuriosito sin da subito ,quel tuo modo di scherzare mi piace e mi attira a prenderti ancora di più in giro, ora sai tutto, spero tu sia soddisfatta dal quesito che ti ha tormentato tutta la sera." Cavolo, rimango basita per un istante non ci potevo credere, notavo che avevano gli stessi occhi verdi smeraldo ma non era un particolare rilevante, mi sento una sciocca e ora mi ricordo perfettamente che quando eravamo in 3 media Rebecca raccontava a tutte noi ragazze delle avventure di suo fratello più grande di 5 anni rispetto a noi, Toni, l'abbreviativo di Anthony a quanto pare, di quante ragazze gli facessero la corte, era il classico playboy, quindi se da una parte mi sentivo sollevata che non era il marito di nessuna, dall'altra invece sapevo che era il classico tipo che ti conosce e una volta che gli sei venuta a noia cambia per qualcos'altro di più interessante e non volevo entrare a far parte dei tanti aneddoti che sua sorella avrebbe potuto raccontare per una festa, giusto per intrattenere gl'invitati. "Bene, scusa è solo che non credevo, la conosco dalla prima media e sapevo che aveva un fratello ma ti chiamava Tony quindi non mi aveva sfiorato l'idea che fossi tu, mi sento una completa idiota." aggiungo ma lui scoppia a ridere, come il suo solito "non potevi saperlo, sono felice che tu mi abbia domandato di lei, tante se ne sarebbero fregate e mi avrebbero portato nel loro letto, te invece hai avuto il coraggio che potevo addirittura dirti che ero il marito di una e saresti stata male ma non ci avresti mai provato." Già,solo che ora so che è un rubacuori e non so quale sia peggio, il fatto che non potevo averlo, o il fatto che posso averlo ma mi possa spezzare il cuore, quindi decido di farmi riaccompagnare a casa.

"Sono arrivata a destinazione, grazie davvero per la serata e scusa di nuovo per il malinteso."
Lui mi guarda e prima che scendo mi prende il braccio e mi fa voltare, mi accarezza la guancia e io sento un fuoco che mi divampa dentro, poi mi dice in un sussurro "sono stato davvero bene, può darsi che la mia fama mi precede ma non è tutto vero ciò che si dice, spero di vederti presto ragazzina." E mi lascia lì, rimango immobile, non ci ha neanche provato, dovrei sentirmi lusingata o molto offesa, non mi aspettavo certo una bacio...no aspetta certo che me l'aspettavo, cioè se fosse stato sposato no, ma non lo è, odioso ecco cos'è un montato, evidente che sa che sua sorella elogia le sue imprese da eroe macho, tipi così è meglio evitarli, ormai è evidente che li scelgo con il lanternino, comprarmi un cane potrebbe essere un alternativa per trovare quello giusto!

Passate a leggere il libro della nostra vincitrice del concorso Emi_2808 
È una teenfiction. ❤️

Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora