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Era passata una settimana da quando avevo ripreso in mano quel maledetto braccialetto,
Ed ogni giorno non facevo altro che pensarci,non mi sembrava giusto nei confronti di Mark,eppure mi tornava in mente scene di me ed Anthony,mentre faceva l'amore,le litigate,la passione che condividevamo,le sue battute che al solo pensiero mi scaturivano brividi nel basso ventre,ed ora era tutto diverso,lui era solo un vigliacco bugiardo.

"Il volo 2034 che parte da New York diretto a Marsiglia sta per partire".
La voce dell'altoparlante nell'aereo mentre mi verso dalla brocca un po' di caffè,mi rianima,
E capisco che è l'ora di uscire fuori con il carrellino colmo di snack,e bevande.

Alla fine atterriamo e dall'interno dell'aereo si elevano rumorosi battiti di mani che applaudiscono,per il volo andato a buon fine,e la gente inizia ad alzarsi abbandonando a poco a poco le postazioni per dirigersi all'interno dell'aeroporto.

"Devo passare dal nastro trasportatore a ritirare il mio bagaglio" m'informa Maggie mentre camminiamo,facendo lo slalom tra la gente,è sempre la solita,si porta un bagaglio anche lei per 2 giorni,io preferisco portarmi solo un bagaglio a mano,dove tengo nel retro della mia postazione.

"Ok ti aspetto q...ahi" mentre parlo con Maggie che si avvia a lunghe falcate a ritirare il baglio mi vado a scontrare contro qualcosa di duro,e alzando lo sguardo,me lo ritrovo di fronte,rimango paralizzata,era l'ultima persona che speravo e non volevo incontrare.

"Anny,c...come stai?" Mi guarda pietrificato,gli occhi smeraldo che luccicano,e io arretro di due passi.che faccia tosta a chiedermi come sto,falso,ipocrita.

"Anny,sono solo per gli amici,e mi pare che tu non sia tra la lista di quelli,anzi ne sono sicura,adesso se vuoi scusarmi devo raggiungere la mia amica" lo fisso inorridita,la voce alterata,e il cuore accelera di mille battiti.

"Aspetta,ti prego,non te ne andare,devo dirti una cosa" mentre lo sorpasso per andare da Maggie mi afferra un polso e mi giro,

"Cristo,ma è possibile che tu non riesca a capire che non abbiamo niente da dirci?niente di cui parlare?hai una figlia appena nata,un matrimonio da organizzare,una moglie da soddisfare,cosa hai ancora da dirmi?aspetti un altro figlio?ti auguro sia maschio,faresti meglio a comprarti una monovolume,la tua Mercedes non si adatta alla famigliola felice che avete formato." Lo fulmino con lo sguardo,la bocca serrata in una linea dura,e vedo che il suo volto s'incupisce,e il suo smeraldo si trasforma il quel bosco in cui mi ero smarrita,sentendomi come cappucetto rosso,e lui non era il cacciatore venuto a salvarmi,lui era il lupo.

"Sei sempre la solita testarda,bambina,cocciuta,di 4 mesi fa,non sei cambiata per nulla,ho bisogno di parlarti,ci vediamo domani al Boulevard cafè,alle 10:00,ho una riunione importante nel pomeriggio". Sentenzia penetrandomi con i suoi occhi,ma chi si crede di essere,per darmi ordini.

"Cosa ti fa pensare che verrò?non m'interessa niente di te,aspetterai invano il mio arrivo,e spero nel mentre che ti andrà di traverso il tuo adorato cappuccino,dovevo proprio incontrarti in questo punto della terra". Mollo la presa del suo braccio intorno al mio polso,sento ancora pulsare in quella zona,e spostandomi i capelli di lato,mi avvio,vedendo che si passa una mano tra i capelli stringendo il manico del trolley,mi guarda allontanandomi da lui,e da tutto il resto.

"Anny,chi era quello con cui stavi parlando?" Mi osserva torva Maggie,vedendo il mio viso sconvolto.

"Il signor Anthony Ferretti,il bastardo,vigliacco,infame,lurido,ipocrita,falso,stron..." Maggie mi blocca pressando la sua mano sulla mia bocca,
"Ho afferrato il concetto,quello STRONZO se la doveva vedere con me,aspetta che vado a dirgliene 4" la vedo mentre si tira su le maniche del trench beige,e io rido divertita,
"Dai abbozzala,scema,andiamo via da questo aeroporto" mi guarda e arrendendosi acconsente,sbruffando.

Mentre siamo nella camera dell'albergo,sentiamo bussare,"servizio in camera",Maggie scende dal letto e si fionda ad aprire,quando apre la porta e vede entrare con il carrello un ragazzo alto e biondo rimane a bocca aperta,e mentre entra nella stanza,mi guarda e da dietro le sue spalle gli osserva il culo e mi mima con la bocca "da paura",mi trattengo nel ridere mordendomi il labbro inferiore,quando lui si gira lei distoglie lo sguardo dal suo lato b,
E vedo che l'accompagna alla porta,e con una penna gli scrive il suo numero sulla mano.

Quando la richiude si butta sul letto,"questo si che è un fico da paura,mi ha promesso che mi chiama"lo sguardo gli luccica e alza il vassoio in argento prendendo in mano una chela di granchio.

"Come fai?voglio dire,sei sempre così,non ti lasci trasportare mai dall'emozioni t'invidio Maggie" abbasso lo sguardo e mi stringo nell'accappatoio bianco,fissando le lenzuola candide,
"Anny,mi dispiace" mi passa una mano sui capelli appena lavati,e io rimango fissa con lo sguardo abbassato,e la testa pesante,
"Mi ha dato appuntamento domani al Boulevard cafè,dice che deve dirmi una cosa,devo andare?" Gli domando spostando lo sguardo su il suo,e lei ci riflette un secondo,che sembra un infinita quando alla fine apre la bocca,"credo che dovresti capire cosa vuoi fare te,non posso dirtelo io,ma se ti conosco,sono sicura che andrai" la voce morbida e dolce,mentre mi accarezza ancora i capelli,come si fa con un cucciolo che ha bisogno di essere protetto,e mi passa il flûte di champagne per farmi brindare,
"Stasera però sù i bicchieri,e giù i pensieri" guardandola rido,e annuisco facendo tintinnare il mio liquido contro il suo.

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È una teenfiction. ❤️

Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora