Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)

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Arriviamo davanti ad uno spiazzato, noto un'aereo in lontananza, e mi ricordo di quando lui mi fece fare da hostess personale girando sopra Firenze.

"Devo ammetterlo mi hai lasciata sorpresa" lo guardo con un sorriso lascivo mentre esce dalla limousine.
"Il giorno più bello della mia vita" mi tende la mano e io l'accetto lasciando la macchina alle nostre spalle che riparte.
"Dove siamo diretti?" Sposto lo sguardo da lui all'aereo portandomi i capelli all'indietro.
"Vuoi sapere troppo ragazzina, ti basta sapere che dovrai metterti la tua adorata uniforme" mi tira una pacca al sedere e mi volto verso di lui con la bocca aperta, vuole ripercorrere tutto nei minimi dettagli.
Entriamo all'interno dell'aereo e sul sedile trovo già l'uniforme piegata impeccabilmente, la prendo in braccio mentre Anthony si siede con le gambe accavallate regalandomi un sorriso che mi congela, e mi dirigo a cambiarmi.

Sento bussare alla porta e mi domando chi può essere, mi affaccio e vedo Anthony che spinge la porta con forza per entrare e chiuderla alle sue spalle.
"Che diavolo sei venuto a fare?" Lo rimprovero tirandomi giù la gonna a matita, si avvicina eliminando ogni distanza in quello spazio ristretto.
"Non potevo più aspettare" la voce grave e mi scosta una ciocca dietro l'orecchio mentre mi sento di nuovo cedere, sarà sempre così con lui,
"A...aspettare per cosa?" Sussurro insicura ed eccitata,
Non ribatte neanche che mi prende per le spalle e mi fa sbattere contro il lavandino facendomi sussultare e in un'attimo i suoi occhi si fondono come i miei come le nostre bocche ancora affamate, per il desiderio di sentirci ancora, per assicurarci che rimarremo saldi e non ci separeremo mai da queste sensazioni che ti travolgano come un tornado, per cancellare tutto quello che c'è stato dietro di noi per far rimanere impressi solo quest'istanti.
La sua lingua perfetta s'insinua dentro di me, che vibro, il suo alito di menta è mischiato allo champagne che abbiamo sorseggiato ed è così buono assaporarli insieme, con la mano sale attraverso il tessuto della gonna e arriva a stringermi le natiche mentre mi tendo al suo contatto, ma mi scosso spingendolo allacciando di nuovo i nostri sguardi e i nostri respiri ansimanti.
"Dovremmo andare di là" sussurro piano fissando la porta al nostro lato, mi rivolge un sorriso scuotendo la testa prima di lasciarmi un bacio frettoloso.
Intreccia le mie dita alle sue e usciamo, mi sento in imbarazzo per il pilota che ci guarda esterrefatto.
"Possiamo partire" lo congeda Anthony con un assenso dal parte dell'uomo, mentre ci rimettiamo seduti.
"Vuoi o no che faccio la tua Hostess?" Sposta lo sguardo dal finestrino a me,
"No voglio che resti così per tutto il viaggio" rido divertita a quelle parole e sento che poggia una mano sul mio ginocchio, mi fissa così intensamente che riesco a sentire l'amore che prova per me.

"Beh mi puoi dire adesso dove stiamo andando?" Cantileno per la voglia di saperlo,
Anthony scuote la testa ridendo
"Dai Amore è una sorpresa" quel nome fuori dalla sua bocca è qualcosa di magico e credo che non mi ci abituerò mai ormai 'Ragazzina' è parte integrante di me,
Mi appoggio alla sua spalla coccolata dalla sua mano tra i miei capelli, e mi addormento beata tra le braccia dell'amore.

Una luce leggera mi abbaglia il viso, mi struscio gli occhi con il palmo e alzo la testa vedendo Anthony con la testa appoggiata al finestrino che dorme come un bambino, è così bello,
Non l'ho mai visto mentre dorme, non voglio svegliarlo ma la tentazione di toccarlo è più forte di me.
Con le dita che mi tremano gli sposto il ciuffo ribelle che gli è caduto sulla fronte, lo sento muoversi e ad un tratto il suo smeraldo mi acceca, ritraggo la mano ma lui mi afferra il polso incoraggiandomi a continuare.
"Hai dormito bene sulla mia spalla?" Chiede dolcemente, appena sveglio quegli occhi sono la mia fine, sono ancora più limpidi e mi ci specchio perdendomi, scuoto la testa per distrarmi guardando davanti a noi,
"Si benissimo" sorrido, quando dall'altoparlante c'informano che stiamo arrivando a Marsiglia.
Gli rivolgo un'occhiataccia che risulta divertita, e una lieve pacca sulla spalla,
"Era questa la grande sorpresa che non potevi dirmi?" Mi avvicino al suo viso, e le sue dita mi alzano il mento accarezzandomi dolcemente lo zigomo,
"Avresti dovuto prevederlo ragazzina, abbiamo ripercorso in breve tempo tutti i posti" mi bacia con dolcezza e amore, mentre mi alzo per cambiarmi.