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"Ah...ah" sussulto e scatto a sedere sul letto,il buio intorno a me mi circonda,un tremolio lungo le gambe,tocco il materasso e il dietro della mia maglietta,che si è attaccata quasi come se fosse stata dipinta alla mia schiena,sono un pozzo di sudore...
Accendo l'abat-jour,che emana una luce gialla fioca,e guardo accanto a me,l'uomo mezzo nudo sdraiato supino,no...non è lui,era un sogno,un sogno talmente bello da sembrare vero,che quando ricadi nella realtà,ti senti svuotata.

"Am...amore,che fai a sedere" Mark gira il viso verso di me poggiando il mento sul suo braccio,con un occhio chiuso mi guarda,anche se non mi vedo lo sento che ho gli occhi confusi,che cercano qualcosa perlustrando la stanza con particolare attenzione,qualcosa che non c'è.

"Niente,un incubo,non volevo svegliarti...torniamo a dormire" spengo la lampada poggiata sul comodino dal mio lato destro del letto,e sento delle mani avvolgermi la vita e tirarmi a se.

"Non penserai mica...dopo che mi hai svegliato...di lasciarmi a secco" un sussurro caldo al mio orecchio,e preme il suo petto più forte contro la mia schiena,sentendo l'erezione  crescere in mezzo alle mie natiche.

"Mark,credo che sarebbe meglio tornare a dormire,domani sarà una lunga giornata,eh..." Non finisco la frase che mi gira il viso impadronendosi delle mie labbra,mentre la sua mano famelica scende sempre più in basso percorrendomi lentamente il ventre,come se volesse aspettare a scoprire quello che toccherà dopo,come se volesse assaporare ogni piccola parte di me.

"Se diventerai mia moglie...dovrai soddisfare tuo marito...non credi?" È così vicino al mio orecchio che sembra ci voglia fare l'amore,quando le sue mani toccano il punto cruciale,mi abbandono,non dovrei ma mi sento persa,infila senza chiedere permesso le sue dita affusolate,formando mezzi cerchi dentro di me.

"Mark...è tardi...io credo" la sua lingua percorre la strada dalla mascella all'orecchio,un sussulto,sento un suo gemito soffocato nei miei capelli...

"Te credi...io non credo" toglie bruscamente le dita che mi torturavano,e mi sdrai a pancia sotto,afferrando dal cassetto del comodino una bustina di preservativo,che strappa con veemenza,e lo infila con mani tremolanti,gli occhi pieni di desiderio,la mia testa è confusa,sono con Mark,o sono ancora nel sogno con Anthony...che mi accarezza piano,mi morde piacevolmente i capezzoli turgidi...mi riempie con la sua erezione...come ora...non è la stessa pienezza,m'inarco poggiando i palmi sul materasso,in cui sicuramente rimarrà la forma,nulla è gentile,nulla è magico,è rude,spinte più prepotenti si ripercuotono dentro...

"Mark...pia...no" cerco di parlare,arranco le parole per farmi capire,è sempre più forte...

"Piano...non è la parola che voglio sentire,ho aspettato troppo,che tu fossi pronta,e non sarò gentile" la sua voce cupa e fredda, mi colpisce come un sonoro schiaffo,chiudo gli occhi,vedo lo smeraldo...

'Non mi arrendo' le sue morbide parole,non arrenderti mai amore mio...

E arriviamo insieme all'orgasmo 'ti amo Anthony', un pensiero che formulo,quando mi rendo conto che 5 minuti fa,dentro di me non c'era chi doveva.

La luce sprigionata dalla grande vetrata,mi riscuote dal sonno,mi siedo sul letto infilandomi le ciabatte,e a tentoni raggiungo la cucina.

"Buongiorno Amore,ti trovo in forma" Mark mi accoglie con un sorriso sornione,mentre si allaccia il Fossil con il cinturino di cuoio al polso.

"Buongiorno,Mark" mi stropiccio gli occhi,e apro il pensile della cucina per prendere la confettura di more.

"Ti ricordi del ragazzo di cui ti avevo parlato?" Gli domando con un groppo in gola,sapendo a chi mi riferisco.
Si volta verso di me,sistemandosi la giacca.

Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora