Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)

20

"Dai...smettila,c'è la mia amica...uhm..."sento un leggero gemito,provenire dalla porta della stanza dell'albergo,sono ancora assonnata,abbiamo fatto tardi ieri sera io e Maggie,
Abbiamo parlato,bevuto,ballato nude per tutta la stanza,e rotto anche 2 bicchieri di cristallo.

Mi giro nel soffice lenzuolo che stringo in una mano,portandolo vicino al viso,sentendo l'odore di Marsiglia che emana.

Quando apro un occhio,venendo accecata dalla luce che sprigiona la finestra,e mi accorgo che Maggie non c'è.

"Ti aspetto dopo bellezza." La voce roca e sensuale di un uomo,
Mi copro il viso con le lenzuola,chi diavolo c'è a quest'ora,che poi non so nemmeno che ore sono,che viene a disturbare,poi sento un risolino,e mi rendo conto che è quello di Maggie,seguito dalle sue parole e dalla sua voce eccitata,"certo...ci vediamo dopo."

Scosto le lenzuola e mi metto a sedere con le gambe incrociate.

Vedo Maggie venire verso di me,con un sorriso da ebete stampato in volto.

"Si può sapere cosa stavi combinando?e con chi eri?"gli faccio una predica,neanche fossi sua madre,e vedo che fissa un punto fisso della stanza,con le gote arrossate.

"Ma chi io?!?"scuote la testa,riprendendosi,e sgrana gli occhi puntandosi un dito contro.

La guardo torva e replico,"se non te ne fossi accorta,siamo solo io e te in questa stanza,quindi te che dici?".

"Ah,eh,beh,si...oh ok caspiterina"sbruffa,e si tocca le gote ancora più rosse,come una bambina che è stata scoperta a fare un guaio.

"Non ci girare intorno,forza,dimmi"gl'intimo,mi giro e prendo il cuscino su cui ho tenuto pressato il mio viso tutta la notte e glielo lancio addosso.

Mi guarda stupita,arricciando il naso e si mette a sedere con la grazia di un elefante,sul letto.

"Te lo ricordi il ragazzo che ieri ci ha portato la cena in camera?,beh lui,gli ho lasciato il mio numero,e mi ha chiamata.Oggi,è di libero,perciò mi porta a visitare la bella Marsiglia.
E non stavamo facendo niente". Mi rivela,ricalcando l'ultima frase con voce stizzita.

"Niente...certo,beh preparati,sembri uno spaventapasseri"gli tiro una pacca sulla spalla,e lei si tocca i folti ricci biondi
,per aggiustarseli,con il terrore negli occhi per essersi fatta vedere scomposta.Vedendo quella scena,gli scoppio a ridere in faccia.

"Oddio,ti dovresti vedere...sei perfetta" gli do un bacio veloce sulla guancia,e mi fissa stizzita per lo scherzo che gli ho tirato.

Mi alzo controvoglia dal letto,scalciando l'ultimo lembo di lenzuolo che mi copriva le gambe,e mi dirigo in bagno.

Il getto d'acqua caldo sulla schiena,mi rinvigorisce,e in un attimo il bagno si trasforma in una sauna al profumo di lampone.

Esco fuori dal box doccia,e mi avvolgo in un enorme telo con lo stemma dell'albergo ricamato sopra.
Quando sento bussare alla porta della stanza.

"Maggie,puoi andare ad aprire?,sarà il tuo cameriere"urlo per farmi sentire,ridendo piano.

Mi accorgo che non risponde nessuno,esco dal bagno infilandomi le pantofole bianche,anch'esse dell'albergo.

Cerco Maggie che non c'è,e nemmeno la sua borsa.Bene allora era il cameriere,spero andrà bene al suo appuntamento,penso tra me e me.
Quando,ecco,un altro rintocco di nocche sulla porta.

Apro piano la porta,magari è qualcuno che ci ha portato la colazione,ho una fame lupo.

Mi accorgo che non è così,sparisce la fame,e sparisce il mio sorriso,in un attimo mi sento svuotare,lo stomaco che si contorce,il mio corpo diventa un masso,e mi paralizzo.

La sua mano pressata contro la porta,e la spinge,finché riesce ad entrare e la chiude alle sue spalle.

"Co...cosa diavolo ci fai qui Anthony?" Gli urlo a pieno viso,con tutto il fiato che ho nei polmoni.

Mi guarda furioso,e mi stringe le dita lunghe intorno all'avambraccio.

"Ti aspettavo,non sei venuta,mi sono strozzato con il cappuccino,ho sperato,ogni fottuta ragazza che entrava speravo fossi te,la tua scusa qual'è?ne devi avere una buona,ho aspettato un'ora intera".

Faccia di c...o,sicuro Che non gli manca quella.
Mi fa la predica per non essere andata al suo stupido appuntamento.
Di gente pazza ne ho incontrata,ma lui è fulminato davvero,ma solo il pensiero che si è davvero strozzato con il cappuccino mi fa tornare un mezzo sorriso.
VITTORIA.
Libero il mio braccio massaggiandolo,e lo guardo sdegnata.

"Non sono venuta,semplice,non ho scuse,non mi arrampico sugli specchi come te,li hai tutti rotti da quante scuse hai ammucchiato.
Non sono venuta perché non abbiamo niente da dirci,hai una figlia,una quasi moglie,sei uno stronzo bugiardo,prepotente,ciò che mi vuoi dire non m'interessa e non m'interessi te"
Lo spintono contro la porta,ma lui è più forte,e mi spinge contro la carta da parati rosa antico,che ricopre il muro,pressando il suo petto scolpito contro il mio.

Ha gli occhi ridotti in due fessure,mi guarda in cagnesco.
Ho il suo viso troppo vicino che sento quasi la ricrescita della sua barba pungermi la pelle arrossata,e giro la faccia,dimenandomi dalle sue strette forti.

"Guardami,se non t'interesso davvero allora guardami,o hai paura di ciò che potrei leggere nei tuoi occhi?" Il suo respiro caldo,e la sua voce così virile mi uccidono,ho il respiro affannato,sento il suo battito ritmico e veloce.

Mi volto e fisso quello Smeraldo,e ho paura di cosa leggerà nei miei occhi.

"Contento?",Alzo il mento come per sfida.Solo una parola mi esce,una parola mozzata dalla mia voce divenuta fioca.

Un brillio nel suo sguardo fa luccicare i suoi occhi,ora più dolci,e molla la sua presa.

"Molto,purtroppo ti devo smentire Mancini". Mi fissa divertito,e mi accarezza la guancia accaldata.

"S..su che cosa?" Risulto talmente idiota che vorrei mettermi a piangere,4 mesi per scordarlo non sono serviti a niente,voglio urlare,strapparmi i capelli,buttarmi a terra.
Ma non ci riesco,mi limito a guardarlo,stralunata.

"T'interesso,e adesso mi ascolterai,che ti piaccia o no" il tono di voce fermo e coinciso mi fa sussultare,lo smeraldo punta il mio ambrato.

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È una teenfiction. ❤️