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Mentre usciamo dal bar, si sposta davanti a me.
"ti va di fare un giro a piedi per il parco delle cascine? sai ogni tanto vengo a correre, è un posto così rilassante"
Si passa una mano tra i capelli, lo sguardo che girovaga. Certo fa freddo fuori, ma qualsiasi ragazza sana di mente non rifiuterebbe mai una passeggiata con l'uomo più sexy che abbia mai visto, "si certo" lo guardo entusiasta.

Stiamo passeggiando, stranamente è molto silenzioso, odio il silenzio, quindi provo a rompere il ghiaccio, che sembrava che dentro il bar fosse un fuoco,
"grazie per la colazione, in effetti mi mancava il cappuccino italiano, cosa fai per capodanno?cerchi qualche preda che ti baci a mezzanotte sotto il vischio?"guardo a terra e inalo l'odore dell'erba bagnata.

"non credo di aver bisogno di una preda, la cacciagione non è il mio forte" non si volta per guardarmi, continua a camminare fissando dritto, la mascella contratta. Non capisco cosa sia cambiato dal bar al parco, forse ha una doppia personalità, vorrei stare in silenzio, ma non ci riesco e sbotto.

"mi dici che cavolo ti prende? dentro al bar eri diverso, cos'è il tuo cuore si è ibernato? adori ascoltare il cinguettio dei passerotti? non capisco, sono confusa, ma..." Si gira e mi guarda, gli occhi cupi, mi tappa la bocca con una mano.

"ci riesci a stare zitta per un nano secondo?" Lo guardo a bocca aperta, incredula, che razza di stronzo, prima fa tutto il carino e poi?!? questa è bella, lo fisso infuriata, e gli strattono la mano.

"hai qualche problema? Fai battutine erotiche per tutto il tempo, dopo non parli, sono stufa, ti stai comportando da emerita testa di cazzo" lo vedo sbuffare, si passa furioso la mano tra i capelli più volte, lo sguardo perso nel vuoto e poi si sposta nel mio ambrato.

"mi dispiace, ok? sono una testa di cazzo si, per tanti motivi, mi piaci, ma se credi che sia un principe azzurro, è meglio che vai a cercare altrove, voglio dirti le cose come sono realmente, si dentro il bar ero diverso, mi piace stuzzicarti, e sei così carina quando t'imbarazzi, non sei sfacciata come le altre ragazze che ho avuto, forse è questo che mi spinge ad essere diverso con te.".

"diverso? principe azzurro? quali cose dovresti dirmi? Senti stai iniziando a spaventarmi, forse le passeggiate ti danno alla testa, torno indietro, quando riprendi conoscenza ci sentiamo."

Mentre mi giro per andare via, mi afferra un braccio e mi attira, mi fissa negli occhi, è incavolato nero.

"come credevo, sei una bambina, non riesci ad ascoltare una persona neanche per 5 minuti, che subito vuoi prendere parola, vuoi che continuiamo a giocare con le battutine? come vuoi te, ma sono uno che si rompe facilmente, vuoi andare via? accomodati, è il meglio che riesci a fare, scappare e ancora scappare, al locale, al ristorante ti tiravi indietro, alla gara dei nostri genitori, voglio solo dirti la verità, e vorrei che mi ascoltassi." Mi guarda esasperato, mi prende il volto tra le mani e passa le dita tra i miei capelli, togliendomi il cappello.

Ci guardiamo negli occhi, appoggia la fronte alla mia, mi accarezza una guancia e mi attira a se in un bacio, m'infila la mano calda dentro la camicia nera in chiffon leggera.

"mi sono rotto di passeggiare, vieni" mi prende la mano e camminiamo verso la macchina.

"la tua la torniamo a prendere dopo" mi guarda e mi apre lo sportello della sua, mette in moto uscendo dal parcheggio e andiamo.

per tutto il tragitto sta' zitto, ma stavolta preferisco anche io tacere, mi guarda e mi accarezza la gamba con la mano infilandola sotto la gonna salendo con il pollice fino a toccare le labbra che pulsano di desiderio, faccio un sussulto, si porta il suo pollice alle labbra e se lo passa sopra, non mi ricordo neanche cosa doveva dirmi, ma sono sicura di cosa vuole farmi, e non credo che voglio scappare a questo.

Passate a leggere il libro della nostra vincitrice del concorso Emi_2808
È una teenfiction. ❤️

Una Tentazione Divertente ( IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora