Big bad wolf

10.1K 384 54
                                    

—————

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

—————

CAPITOLO QUATTRO: BIG BAD WOLF

Chiuse definitivamente il libro di spagnolo, esausta ma felice di aver finito di studiare anche per quel giorno. Era stanca, per via del massimo impegno che stava mettendo nella scuola e perché ormai non riusciva a dormire più bene la notte. L'incubo si presentava ogni sera, sempre più realistico e vivo in ogni suo più piccolo dettaglio: la teneva sveglia e quando al mattino, era costretta ad alzarsi, faceva sempre una fatica immensa. Durante la giornata, per quanto cercasse di non perdere la concentrazione durante le ore di lezione, la sua testa ritornava sempre lì. Aveva cominciato a farsi molte domande e le era sorto il dubbio – anzi, giorno dopo giorno ne era sempre più sicura – che ciò che sognasse di notte fosse strettamente legato in qualche modo alla morte dei suoi genitori. La loro scomparsa non era mai stata un problema per lei: alla fine, aveva avuto fortuna, trovando due genitori adottivi come i suoi, quindi non aveva mai dato importanza a quell'incidente. Ma adesso, che era tornata a Beacon Hills e quel sogno si era fatto più presente e vero, non sapeva più cosa pensare. E poi, ci si metteva anche Derek con tutte quelle domande che sotto sotto l'avevano incuriosita e spaventata. Aveva cercato di non pensarci, probabilmente era stata una coincidenza, ma il tono con cui si era rivolto a lei l'ultima volta che si erano visti non era stato per niente amichevole. Forse ce l'aveva con lei, forse non gli stava simpatica, ma non importava essere così maleducato. Nonostante questo, non c'era giorno in cui non pensasse a lui: se da una parte la infastidiva il suo comportamento, dall'altra trovava adorabile e quasi paterno il modo sarcastico in cui rispondeva ad una battuta di Stiles o ad una preoccupazione di Scott. Anche se era ormai sicura che tutti le stessero nascondendo qualcosa: talvolta, il ragazzo aspettava tutti gli altri all'uscita di scuola per poi andarsene insieme, senza dirle niente. Non che lo volesse, ma qualche volta si era chiesta se mai Derek si fosse presentato lì per lei, anche solo per vederla.
Infilò la penna e l'evidenziatore nell'astuccio, tirando poi di scatto la cerniera. Il sole pallido di fine ottobre entrava pigro dalla finestra e illuminava di traverso il letto. La sua luce era più arancione per via delle foglie ormai ingiallite degli alberi. Le piaceva l'autunno, era sempre stata la sua stagione preferita. Non sapeva bene perché, ma quei colori così caldi – arancio, giallo, rosso – la pioggia improvvisa e gli stivali di gomma per non bagnarsi una volta finiti accidentalmente nelle pozzanghere erano sempre stati una sua debolezza.
Ripiombò nella realtà, quando il cellulare emise un piccolo suono, segnalando un messaggio appena arrivato. Rimanendo seduta sulla sedia, si spostò aiutandosi con le piccole ruote attaccate sotto di essa ed arrivò al letto, afferrando il telefono.
Aprì il messaggio e lesse.

Da: Malia (5.49 pm)
"Sabato sera siamo invitate alla festa di Halloween di Lydia! Andiamo, vero? Ti prego!!"

Sorrise divertita di fronte a quella supplica, anche se decise di non rispondere immediatamente. Però le aveva fatto piacere che Malia avesse pensato subito a lei come compagna di divertimento. Si erano molto avvicinate negli ultimi tempi – soprattutto dopo quella serata così divertente a casa di Derek – e aveva scoperto di avere in comune con lei più di quanto pensasse. Anche la madre e la sorella di Malia erano morte quando era più piccola e lei adesso viveva solo con suo padre. Ma ciò che forse le aveva fatte avvicinare di più era il fatto che fossero poli opposti: Emma era timida, riservata, brava in matematica e chimica, mentre l'amica non perdeva occasione per parlare, era socievole, senza peli sulla lingua, sarcastica e pessima nelle scienze. È proprio con qualche ripetizione di matematica che avevano stretto amicizia. Erano diverse, eppure la personalità frizzante e perennemente vivace di Malia l'aveva conquistata e adesso passavano sempre un sacco di tempo insieme. Ritornò al messaggio: non era un tipo da feste, ma Halloween le era sempre piaciuto molto, soprattutto per il fatto di doversi mascherare ed essere irriconoscibile a tutti. E poi, di sicuro, ci sarebbero stati anche tutti gli altri.

The girl who cried wolf | Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora