Capitolo XIV - Combattimento fra expectri

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Mi fanno posizionare in una delle semilune tracciate a terra, mentre gli altri fanno lo stesso.
-Impugna la bacchetta e puntala verso l'alto.- mi inizia a spiegare Garret.
-Concentrati sulla sensazione che provi quando infrangi una regola o fai uno scherzo- continua Bill
-Quando non ti scoprono- precisa Garret
-Quella strana sensazione di orgoglio- riprende Bill
-E pronuncia expecto ruct- conclude Garret.
-Ehi...piano, così mi confondete!- mi lamento io. Si scambiano un sguardo complice e scoppiano a ridere.

-Scusa. Come la prima volta non ce lo dissero a noi, adesso non possiamo rivelarti il fine dell'incantesimo. È una versione rivisitata dell'expecto patronum.- fa una pausa- L'hanno inventata i gemelli Weasley... Fred e George...due menti da serpeverde. Peccato che non fossero stati più ambiziosi. -
Indugio -Ma uno dei due non è... caduto in battaglia?- Sento gli altri ragazzi che rumoreggiano, impazienti di iniziare, qualunque cosa stessimo per fare.
-Sì, ma il suo fantasma... dopo ne riparliamo. Ora prova l'incantesimo così possiamo iniziare.- Rassegnata posiziono la bacchetta.

Percepisco gli sguardi degli altri su di me. Sento un rivolo di sudore scendermi lungo la fronte. Mi concentro. Nella mia mente prendono forma delle immagini. Quando ho scavalcato il cancello per andare al parco anche se era chiuso. Quando mi sono arrampicata su un albero per nascondermi dalla zia che voleva portarmi allo zoo. (Sì, odio gli zoo: come si può sopportare di vedere tanti anmali in gabbia? Inoltre questa può non sembrare un'effrazione delle regole, ma considerato il fatto che sono uscita dalla finestra...) Quando all'orfanatrofio ho messo un verme trovato in giardino sul cuscino di una ragazza che mi aveva preso in giro. Pian piano nel petto e nello stomaco sento qualcosa che inizia a crescere, una strana sensazione. Capisco che ce l'ho fatta.
-Expecto ruct-

Dalla mia bacchetta comincia a uscire un filamento di potere verde e rapido prende forma. Un imponente drago. Lo fisso a bocca aperta. Non è più grande di un metro e mezzo, ma riesce ugualmente a essere maestoso e regale. Sento un fischio alle mie spalle. È un ragazzo più grande, un prefetto (capite quanto sono forti i Serpeverde  se i prefetti fanno queste cose).
-Wow, non ci sono molti animali fantastici tra i nostri expectri! Bene ragazzi, cominciamo.- annuncia. Lentamente la folla intorno a me e al drago si dirada e tutti si dispongono in una delle due semilune dei vari "campi" tracciati a terra.

Garret si mette di fronte a me (e al drago) e mi fa l'occhiolino. -Allora? Come è?- Ancora persa ad ammirare la creatura dinanzi a me, che sembra fatta di energia allo stato puro, mi riscuoto
-È magnifico...ma come mai hanno fatto cominciare me e non un altro ragazzo del primo anno?- Mi guarda dalle serie: "ma tu non smetti mai di fare domande"
-Non hai mai sentito il detto prima le ragazze?- ride -In realtà non so in base a che criterio inizino. L'anno scorso hanno fatto cominciare Bill perchè era il più piccolo.-

Alza la bacchetta e, come dalla mia poco fa, parte un filamento di magia verde che prende forma in un leopardo. Vedo che anche gli altri stanno facendo lo stesso dando forma a diversi animali. L'expectro di Bill è una volpe.
-Perchè sono tutti verdi?- Garret fa finta di non aver sentito per dispetto, poi risponde -Non tutti. Solo quelli di noi Serpeverde. Quelli di George e Fred erano rossi. Dubito però che un Griffondoro o Corvonero riesca a compiere un incantesimo. È raro anche per i Tassorosso.- Peccato: sarebbe stato divertente farlo provare ad Avie.
-Come si combatte?- Questa volta la domanda sembra non dispiacergli.

-Gli expectri non hanno un anima propria: sono come un involucro vuoto, fatto di magia. Devi riempirlo con la tua energia. Espandi la tua mente verso il drago. Prova.- Sono un po' inquieta perchè non so di preciso cosa fare. Qui continuano a darmi indicazioni vaghe, dando per scontato che io intenda. Fortunatamente ce la si può cavare anche con la fantasia. E di questa ne ho molta.

Chiudo gli occhi. I miei sensi si acuiscono. Sento tanti rumori intorno a me, ma nella maggior parte dei casi non riesco a classificarli. Ad un tratto lo percepisco: come una zona, vicino a me, fredda, gelida. Mi sento in dovere di scaldarla, ma non so come fare. Ripenso alle parole di Garret. Mi concentro sul mio calore interno, la mia energia, e immagino che passi da me a dove proviene il freddo. Credo sia il drago.

Non sono più in me stessa. E poi lo sono di nuovo. Vedo con degli occhi che non sono mie, tutto così nitido da sembrar distorto, e subito dopo sono di nuovo io.
-Tranquilla: tra due minuti tutto si stabilizza- scherza Garret, ma io sto per vomitare.
-Cosa devo fare?- formulo questa frase con un enorme sforzo.
-Concentrati sul tuo corpo-. Sono me stessa, ma riesco a percepire ancora una parte dell'expectro dentro di me. È difficile da spiegare. Io riesco a muovere il mio corpo alla normalità, ma allo stesso tempo posso muovermi con il corpo del drago. Non credo di aver ben espresso il concetto. Facciamo un esempio. Posso alzare tranquillamente una mano, ma se mi concentro sull'ala del drago la muovo a mio piacimento. Ho detto "mi concentro", ma in realtà è una cosa istintiva, che viene naturale. È semplicemente meraviglioso.

-Ci sei?- Davanti al mio expectro, quello di Garret si mette in posizione d'attacco. Annuisco.
-Se riesci a mettermi K.O. hai vinto.- Riesco appena a elaborare quello che mi ha detto che il leopardo spicca un balzo in direzione del mio drago. Ora parlerò del drago in prima persona e in effetti è un po' così che mi sentivo.

Scivolo di lato con una rapidità tale che sorprendo persino me stessa. Muoversi è difficile con un corpo così grande, ma me la cavo discretamente. Diciamo solo che, anche dopo un estenuante combattimento, nessuno dei due ha avuto la meglio sull'altro e ci devono fermare. Sono passate 3 ore. 3 ore! Non ci posso credere. Faccio fare un piccolo volo sopra di me al mio expectro ed è assolutamente incredibile, poi sgombro la mia mente, un'impresa non così semplice, e sento l'energia rifluire dentro la mia bacchetta e disperdersi nell'aria. La mia catenina ha un fremito o devo essermelo immaginata.

Garret mi porge il braccio, sorridendo, e io mi appoggio a lui. Non mi ero accorta di quanto fossi stanca. È come se avessi combattutto io, fisicamente, al posto del drago. Eppure sono troppo entusiasta quando, dopo aver salutato a malincuore i miei amici ed essermi rannicchiata sotto le coperte, per prendere sonno. Mi sento a casa davvero, nel posto giusto per me.

Ovviamente, in un momento fantastico come questo, deve arrivare al mio cervello un pensiero tanto terribile da rovinare tutto. Quando mi ha svelato che sono una strega, Ifalio mi ha detto che mia madre, prima di scomparire, era molto conosciuta. Possibile che nessuno sappia niente di lei? Rinuncio definitivamente a cercare di prendere sonno.

Vi ringrazio se leggete la mia storia con piacere, o meno, e spero che ciò che scrivo vi piaccia, anche perchè quello che si forma nella mia mente cerco di "tradurlo" qui e non sempre può essere chiaro. In questo caso fatemelo sapere nei commenti, grazie♡

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