Capitolo XXIV - Un'ottimistica (o forse no) profezia

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Il mondo dovranno salvare,
I 10 Prescelti il destino possono cambiare.
Il doppio ritorna,
Tradimento, morte e menzogna.
Dell'erede il difetto sarà fatale,
Nuocerà a chi è leale.
Gli eventi Dovrà ribilanciare
Con ciò in cui crede di sbagliare.
Il fato da lei sarà dettatto
O il mondo cancellato.

Che cosa significa? Mi sono dimenticata come si respira. Rachel torna normale e sembra non si sia accorta di niente.
-Che cosa ho detto?- chiede, ridendo. Poi vede il mio volto esangue e assume la tipica espressione da nonnina premurosa.
-Ni...niente...di importante...- balbetto, sperando con tutto il cuore che sia la verità.
-Sai, avolte mi capita di fare la previsioni meteo, ma... sei sicura di stare bene?- mi domanda con sincera premura. Non posso far altro che fissare i suoi occhi verdi, poco prima così disumani e adesso con una luce dolce. Annuisco, nascondendo dietro alla schiena le mani, dalle dita ancora tremanti.
-Sì...sì...ho solo bisogno di...un po' d'aria...credo che farò una passeggiata!- dico a voce bassa, cercando di sorridere. Mentre lei mi guarda, non molto convinta, arretro. Tuttavia non dice nulla. Mi volto e comincio a cammimare, sempre più veloce. Mi ritrovo a correre.

Okay, ditelo.
Ma quanto sei stupida!? Lo so.
Adesso mi sono ripresa e mi rendo conto della gran cavolata che ho fatto. Ho detto che avevo bisogno di un po' d'aria. Eravamo in giardino. All'aperto! Chissà cosa deve aver pensate Rachel. Non so se ridere o piangere. Mi limito a scontrarmi con Logan mentre usciva correndo dalla Casa di Poseidone, poco prima della mia.

Rotoliamo a terra tutti e due. Cavolo quel ragazzo ha la forza di un toro!
-Ciao...- dice sbuffando. Ricambio lo scarso entusiasmo, poi ci ripenso.
-Senti, posso farti una domanda?- È dalla caccia alla bandiera che ci rimugino. A proposito: ho deciso di perdonarlo per ciò che ha fatto alle mie amiche. Credo di aver sfogato la mia rabbia quando lo colpito con il vento in pieno petto. Eppure lo rifarei volentieri.
-L'hai appena fatta.- dice scontroso. Lo ignoro.
-Cosa provi quando sei in acqua?- Voglio sapere se sono emozioni simili alle mie in aria. Lui per qualche istante resta diffidente e temo che non mi risponderà.
-Quando sono in acqua... riesco a percepire ogni cosa, la forma dei sassolini sul fondale, ogni movimento della sabbia. Inoltre mi sento riempire da una rinnovata energia come se... - mentre racconta gli occhi gli si illuminano. Mi perdo nelle profondità dell'iride grigia e di quella violacea. -Ma perchè me lo chiedi?- s'interrompe e sul suo volto ricompare la solita espressione dura e indifferente.
-Così. Tu credi ci riuscisse anche tuo nonno Percy?- sono curiosa.
-Non saprei. In realtà non pens che provasse quello che provo io. Lui non era anche discentente di Ecate e Atena.- aggrotta la fronte, cercando di capire dove io stia andando a parare. Il problema è che non lo so nemmeno io.
-Cosa credi significhi?- gli domando nuovamente. Si mordicchia il labbro assorto.
-Ci devo pensare.- ammette. Poi, senza aggiungere altro, si allantana. Rassegnata vado a cambiarmi per la sera.

____________

Sto andando alla Casa di Poiseidone, dove ci siamo dati appuntamento. Ho messo un vestitino blu con sotto un paio di leggins neri e degli anfibi. Ho abbinato delle stringhe di cuoio nero come bracciali e stretto i capelli in uno chignon. Cosa farei senza la mia bacchetta?

Busso ed entro senza aspettare risposta. Sono tutti seduti intorno a un fuocherello colorato, probabilmente creato da Ariana, che proietta i suoi colori ovunque, creando uno strano gioco di luci e ombre sulle pareti. Sembra di essere in una grotta delle profondità marine. Logan, ovviamente, se ne sta in disparte ad osservare. Sophie mi viene incontro e mi invita a sedermi vicino a loro. Per un po' chiacchieriamo davanto al fuoco e ci raccontiamo delle nostre vite fuori dal campo. Edmund vive in Nordamerica, Sophie a New York, Tom in Inghilterra, Ariana e Logan ogni tanto raggiungono al Campo Giove i loro parenti, ma preferiscono restare qui tutto l'anno.

Io racconto che studio in un college vicino a Londra, ma in realtà sono italiana. Non è una bugia, ma nemmeno tutta la verità. Poi decidiamo di passare ai regali. Io ho ricevuto un arco nuovo da Edmund, un libro sui miti greci da Sophie, una boccetta di foschia e una maglietta nera con delle scritte da Ariana e Logan. Tom ha regalato a ciascuno una specie di piercing, da attaccare alla parte superiore dell'orecchio, che funge da radiotrasmittore. Tipo walkie-talkie. Che idea carina! Peccato che funzionino fino a un massimo di soli cento metri.

Passiamo il resto della serata a ridere, far caramellare sul fuoco magico dei mashmallow e ingozzarci di schifezze varie. Mi stavo divertendo moltissimo, prima che arrivasse Chirone a bussare all'uscio. Logan che non stava partecipando alla conversazione, "prefrisco guardare", si alza e va ad aprire. Quando capiamo chi è lo invitiamo a entrare, ma lui rifiuta cortesemente e ci fa gli auguri dall'ingresso. Gli altri la prendono come una visita di cortesia, ma io capisco che ci deve essere qualcosa sotto: il centauro ha troppe cose da fare per concedersi di pensare al Natale. Il mio sguardo incrocia quello del figlio di Ecate. Lo ha capito anche lui.

Infatti dopo un minuto di convenevoli chiede se può 'rubarmi' per un paio di minuti e mi invita a seguirlo fuori. Il battito del mio cuore accellera. Che cosa vorrà da me? Non si sarà per caso accorto che ho usato la magia e vuole delle spiegazioni? Mi impongo di non tremare. Non devo fare passi falsi.

-Deco parlarti a riguardo della tua famiglia.- dice. Strabuzzo gli occhi, sconcertata. Mi ero preparata a una tosta ramanzina, ma questo è quasi peggio. La voce di mia madre eccheggia nella mia mente. La data scadenza per salvarla sembra troppo vicina e io non ho ancora fatto nulla. Adesso non posso evitare di tremare. Spero lo attribuisca al freddo.
-Hai scoperto qualcosa?- chiedo cercando di apparire sicura.
-Sì...beh...io dopo averti conosciuto ho... deciso di fare qualche indagine e poco fa ho mandato un messaggio iride a Zeus per sapere qualcosa di più su di te.- mi spiega. Aspetta un mio intervento, ma visto che non fiato, riprende. - Non volevo rovinarti il Natale, ma è meglio che tu sappia, anche se te lo dico con un gran dispiacere, che...

Mi dispiace, ma dovrete aspettare il prossimo capitolo per conoscere ciò che ha rivelato Chirone!
Una domanda: i capitoli sono troppo lunghi?

Semidea a HogwartsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora