15

4.3K 216 26
                                    

La notte: una nera coperta che disvela le paure e mostra le fantasie, creando un ponte invisibile fra i desideri e la realtà. Ma non per un vampiro. La mancanza del sonno, sebbene positiva nella sua praticità, eliminava ogni possibilità di sognare... e per Edward era un'assenza incolmabile. Eppure, guardare Bella dormire gli consentiva di vivere le sue speranze di riflesso, come se stesse guardando il sole attraverso la superficie placida di un lago. Non era molto, ma era qualcosa. Gli occhi della ragazza si muovevano rapidi sotto le morbide palpebre, guidati dalle immagini che la sua mente le mostrava ed Edward sapeva che stava sognando la radura. Più volte, Bella pronunciò il suo nome, quella notte, ed ogni volta fu come se il proprio cuore tornasse a battere, anche se solo per un istante. Sebbene bramasse sapere cosa stesse vedendo dietro il velo del sonno, si sarebbe accontentato di sentire solo il proprio nome, detto dolcemente, in un sussurro. Ecco perché il suo cuore – se davvero esisteva ancora nel petto- vibrò quando lei disse che lo amava. Edward ebbe la chiara sensazione di un battito... sapeva che non era possibile, che il suo cuore era morto in quel lontano 1918, eppure la sensazione che provò nel momento in cui sentì Bella dire "ti amo" fu quanto di più vicino alla vita avesse mai provato. Le accarezzò la testa, sfiorandole i capelli con la punta delle dita, prendendole una ciocca e passandola sul proprio volto. Era quello l'Amore di cui aveva letto e per il quale tanti letterati hanno regalato all'umanità le loro parole? Edward era certo che un amore così capitasse una volta nella vita e non lo avrebbe perso, per nulla al mondo.

Fu con fatica che lasciò la camera di Bella per tornare a casa: doveva cambiarsi. Cosa avrebbero pensato i vicini se lo avessero visto uscire da casa Swan con gli stessi abiti della sera precedente? Era strano come, pur passando gli anni, Edward rimanesse quel ragazzo ben educato nato a Chicago nei primi del Novecento. I suoi modi, le sue attenzioni e le sue preoccupazioni, rispecchiavano quell'educazione di un tempo, di un'altra epoca. Eppure lui si sentiva diverso. Non era più quel ragazzo o, almeno, non lo era più stato per molti anni... anni che lo avevano separato da Bella. Lei era la sua metà, ne era certo, colei che lo avrebbe completato, che lo avrebbe reso un uomo finchè sarebbe stata con lui. L'idea di perderla, un giorno, gli faceva male. Un dolore inspiegabile, che partiva dal petto e s'irradiava in tutto il corpo: un dolore con il quale avrebbe dovuto convivere per il resto dell'eternità.

Giunto a casa, trovò Alice e Jasper che parlavano sul grande patio. Sapeva che non avrebbe potuto evitare le loro domande, eppure l'idea di lasciare Bella da sola lo infastidiva.

"Ciao Ed!", disse Alice con l'entusiasmo tipico della sua persona.

"Ciao Alice. Jasper...". Laconico, sperò di poter andare in camera sua e cambiarsi, anche se la possibilità di confrontarsi con la famiglia delle sue sensazioni era una prospettiva invitante. Così, si sedette accanto alla coppia con fare pensieroso, cercando le parole più adatte per dar voce ai suoi dubbi.

"Posso chiedervi una cosa? Forse anche più di una?"

"Certamente, Edward", rispose Jasper con l'autorevolezza di un soldato.

"Oggi ho... provato strane sensazioni mentre stavo con Bella. È difficile spiegare ma era come se avessi fame di lei"

I due si guardarono interrogativi.

"Avevi sete?" chiese Alice, pensando che il fratello si fosse confuso con i termini.

"No, no. Non era la sete, quella sensazione la conosco bene era più... profonda, viscerale. Come se volessi stringerla a me, accarezzarla... come se volessi il contatto fisico...". Edward era frustrato all'idea di non riuscire a spiegarsi, ignorando del tutto il fatto che i due avessero ben compreso ciò di cui stava parlando.

Alice e Jasper si scambiarono uno sguardo d'intesa seguito da un sorrisino. Poi, Alice, si alzò e tornò in casa.

"Dove vai?" chiese Edward, incuriosito dalla reazione. La vampira si girò verso di lui, sfoderando un sorriso dolce.

Edward's TwilightDove le storie prendono vita. Scoprilo ora