Siamo arrivati alla fine! Vi consiglio vivamente di guardare il video perché è molto emozionante... vi lascio al gran finale!
Edward guidava con un sorriso beffardo. Bella non aveva ancora capito dove stessero andando, eppure sembrava così ovvio. Era bellissima. Alice le aveva fatto indossare un abito stupendo che le donava una femminilità da mozzare il fiato. Con così tanta bellezza, anche la gamba ingessata passava inosservata.
"Posso sapere quando ti prenderai la briga di dirmi cosa sta succedendo?". Era agitata, lui poteva sentirlo.
"E' assurdo che tu non abbia ancora capito". Rise nel dire quelle parole.
Bella stava per dare libero sfogo ai propri pensieri quando il cellulare di Edward squillò.
"Pronto, Charlie?". Non si aspettava davvero una telefonata dal padre di Bella, dato che, dal rientro a Forks, il rapporto fra loro si era incrinato.
"Senti, Edward. C'è qui Tyler. Sostiene che doveva portare Bella al ballo della scuola". Edward non poteva credere alle sue orecchie: possibile che quel mezzo uomo non avesse compreso che Bella fosse impegnata?
"Stai scherzando!", disse sull'orlo di una crisi di nervi. Lo infastidiva che qualcuno all'infuori di lui potesse fare certi pensieri su Bella. Tyler... Tyler... a fatica trattenne un ringhio.
"Edward, ti sembro il tipo che scherza su queste cose?". Il tono di Charlie era serio. Forse un po' troppo.
"Posso parlargli io?". Dall'altro capo del telefono Edward udì un passaggio della cornetta.
"Pronto?". Era la voce di Tyler.
"Ciao Tyler sono Edward Cullen. Mi dispiace che ci sia stato un fraintendimento, ma Bella è occupata, sta sera. Anzi", continuò cambiando il tono da ironico a minaccioso, "per la verità, è occupata tutte le sere per chiunque escluso il sottoscritto. Senza offesa. Spiacente che la tua serata non andrà come speravi". Interruppe la conversazione e si rimise il cellulare in tasca, mentre Bella lo guardava perplessa. Poi, l'illuminazione.
"Mi stai portando al ballo!", strillò. "Perché mi stai facendo questo?"
"Sinceramente, Bella, dove credevi ti stessi portando?". Il viso della ragazza si fece rosso dalla vergogna. Probabilmente aveva intuito che sarebbe stata una serata speciale ma non immaginava il ballo. Edward era divertito.
"Assecondami, per piacere", la pregò. Per lui il ballo rappresentava una tappa fondamentale nella vita di Bella e non voleva che si perdesse nulla di ciò. Se Alice avesse avuto ragione, se un giorno Bella fosse diventata un vampiro, quelle piccole esperienze umane sarebbero stati importanti.
Il ballo della scuola si teneva nella palestra dell'istituto. Il parcheggio era pieno di auto e molti studenti si avviavano lungo la strada agghindati e ben vestiti. Edward aiutò Bella a scendere dalla Volvo.
"Sembra l'inizio di un film dell'orrore", disse sarcasticamente la ragazza.
"Beh", le fece eco sorridendo, "I vampiri non mancano".
Quando entrarono si resero conto che la pista da ballo era occupata da sole due coppie di ballerini, mentre gli studenti si erano accalcati attorno per ammirare la grazia e la leggerezza dei danzanti. Alice e Jasper, volteggiavano con eleganza a ritmo di valzer, seguiti da Emmett e Rosalie. Tutti li guardavano affascinati e rapiti. Edward prese Bella e la portò in direzione della pista.
"Edward! Non so ballare!". Bella cercò di resistere alla sua presa, inutilmente.
"Sciocca, non preoccuparti. Io sì", disse e con gesto fulmineo le mise i piedi sopra i propri. Cominciarono a volteggiare con la stessa grazia degli altri quattro. Edward si sentiva bene, era felice. Soprattutto quando vide un sorriso illuminare il volto di Bella: finalmente, si stava divertendo anche lei.
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Edward's Twilight
Fiksi PenggemarNella piccola cittadina di Forks, perennemente avvolta dalle nuvole, vive la famiglia Cullen. Tutti hanno dei segreti, ma alcuni segreti sono più pericolosi di altri. Un bel giorno, una ragazza fa il suo ingresso in quel mondo che crediamo essere so...