@Piperilla
(Spero ti abbia taggata, cara autrice. Se non vedete l'autrice l'ho taggata nei commenti)
Pensavate mi fossi allegramente dimenticata di questa raccolta, nevvero? E invece no... semplicemente ho avuto troppe storie da scrivere, troppi contest ai quali partecipare e pochi minuti di solitudine. Ma veniamo a noi. Di cosa vi parlerò oggi?
Di Mille volte morta di Piperilla. Che cos'è? Semplicemente una storia geniale, divertente, filosofica e scritta bene. Come al solito, però procediamo per punti.
La trama... Una giovane donna, spavalda e razionale, non teme la morte anzi, nemmeno ci pensa più di tanto. Perché dovrebbe? Quanti di noi trascorrono la loro esistenza senza pensare a ciò che potrebbe esserci dopo... Così la nostra protagonista, Rose, viene in contatto con una donna arcigna, severa e caratterizzata dalle perle. Ne ha a profusione: intorno al collo e nei lobi delle orecchie (inutile... ci ho provato a non pensarci ma, inevitabilmente, mi è venuto in mente Bergson). Spavaldamente, la nostra protagonista non nasconde la sua completa indifferenza nei confronti della morte e mai errore fu più caro...
Da quel momento, la morte non solo si paleserà alla protagonista ma accadrà sempre, ogni giorno: una condanna, una maledizione. Alzarsi, tentare di vivere normalmente sapendo che ogni singolo giorno si concluderà con la propria morte.
Interessante, non è vero? Io mi sono sentita attratta da questa storia come una calamita e spero, vivamente, che anche voi ne veniate catturati.
E veniamo ai punti! Dovete leggere questa storia perché....
1) La morte: è una tematica delicata alla quale fior fiore di letterati hanno dedicato il proprio talento. Per quanto la giovinezza sia un'età nella quale nulla fa paura, l'ingresso nell'età adulta è contrassegnata proprio dalla presa di coscienza che la morte esiste e la nostra autrice esprime bene tale passaggio.
2) Perché riesce a far crescere nel lettore la consapevolezza della paura contemporaneamente a quella della protagonista. Inizialmente si ride con lei, si apprezza il suo sarcasmo e il suo cinismo ma, pian piano che la storia prosegue, non si può fare a meno di pensare "Ehi, aspetta un secondo! Okay non avevo paura ora si... potresti smettere per favore?!"
3) Perché dal punto di vista stilistico è una perla. Scritta egregiamente, scorrevole e ben strutturata, l'autrice non usa frasi messe a caso, anzi, ognuna delle proposizioni scritte sono poste nel momento e nel modo giusto. La ricerca dei termini, mai banali, si armonizza con il tema trattato.
4) Perché Rose è dentro ognuno di noi. Noi siamo Rose e noi soffriamo come Rose.
5) Perché usa taluni momenti di puro splatter in modo elegante e ben inseriti nel contesto. Ciò non può far altro che farmi (e spero farci) gongolare come gondole galleggianti (?).
6) Perché è originale! E che diamine! La morte fa paura, chiaro, ma il modo in cui l'autrice ne tratteggia i lineamenti sono spettacolari.
Or bene: credo di aver detto tutto a proposito di Mille volte morta. Il mio consiglio è quello di andare a leggere e godersi queste pagine.
A presto!
La vostra Barbara.
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