Bene, bene, bene! Siamo all'ultima storia della prima lista! Contenti? Io un sacco e sapete perché? Perché attraverso questo servizio... no, questo piacere, sono riuscita a conoscere storie davvero belle e interessanti. Perciò vi ringrazio.
Passiamo alla storia e parliamo di La leggenda diKiral. Questa, nonostante sia l'ultima storia della prima lista, sarà la prima che verrà valutata col nuovo metodo.
Dunque, quando ho cominciato a leggere La leggenda di Kiral sono stata attraversata da sentimenti contrastanti. Da una parte avrei voluto smettere di leggere all'istante per i toni crudi e per l'eccesso di violenza che caratterizza i primi capitoli, eppure, dall'altra, non sono stata capace di smettere. Non so spiegare i motivi o forse sì. Probabilmente leggendo La leggenda di Kiral si affronta lo stesso dualismo di sensazioni – raccapriccio e curiosità – che si prova guardando un film horror. Siamo attratti dalla sofferenza e ne siamo respinti allo stesso tempo.
La leggenda di Kiral non è una storia semplice né un allegro intrattenimento. E, soprattutto, non è una storia adatta a tutti. Ecco perché ti consiglio, cara autrice, di inserire la storia nel giusto rating ovvero "contenuti per adulti".
PUNTI DI FORZA: La leggenda di Kiral può contare su alcune cose che la pongono fra libri da leggere almeno una volta. Primo fra tutti la scorrevolezza della trama. L'autrice è capace di catapultarci immediatamente nel mondo di Sasha in un modo che oserei definire violento. La storia colpisce come uno schiaffo in pieno volto mentre guardiamo il cielo stellato: sorpresa e sbigottimento. Anche lo stile, ovviamente, gioca la sua parte: KnBiersack98 è semplice nelle descrizioni, le ambientazioni sono inesistenti e tutto quello che accade viene scarnificato a tal punto da diventare il focus. All'autrice non importa il contorno, non si cura minimamente di descriverci ciò che vi è attorno. Ciò che vuole è che noi viviamo assieme a Sasha, che entriamo nella sua mente e proviamo le sue sofferenze. Questa cosa, secondo me, è un punto di forza. La scelta di una narrazione scarnificata è alquanto rischiosa: la storia potrà essere o – parafrasando Fantozzi – una "cagata pazzesca" o, come avviene in questo caso, una storia ipnotica.
La trama regge e gli accadimenti si susseguono, soprattutto nei primi 6/7 capitoli con un climax interessante. La mia paura era trovarmi davanti a un crollo di pathos ma così non è stato, perciò complimenti!
Una cosa davvero interessante è il Prologo. Dunque, spesso si sottovaluta l'importanza dell'introduzione e si tende a scrivere o un'impersonale pagina di nulla totale, o un'intera Iliade decisamente noiosa. L'autrice, invece, ha saputo dosare le informazioni, creando interesse. Brava!
PUNTI DEBOLI: Allora, per prima cosa mi sento di farti i complimenti per la scorrevolezza delle proposizioni, dovuta a una grammatica buonissima e a un buon rapporto con la punteggiatura. Tuttavia, il punto debole della storia è rappresentato spesso dal lessico. Capita d'incontrare termini che non c'entrano nulla col significato o che stonano completamente nel contesto.
"mi becco un rovescio nella gota"→ la gota è la guancia, quindi non puoi ricevere una sberla "nella" gota ma "sulla" gota. Tenuto conto che la parola gota è davvero anacronistica.
"menziona a mio padre" →non ci vuole la preposizione a prima di tutto e, secondariamente, non credo che tu volessi dire quello. Menzionare significa nominare/citare/ricordare qualcosa/qualcuno. Cambierei la frase con "rimprovera mio padre", per esempio.
Questi sono alcuni esempi di ciò che reputo il punto debole. Cura maggiormente il lessico. Se avessi dei dubbi o stessi cercando sinonimi, affidati a un dizionario in modo da valutare quale parola possa meglio funzionare.
Altro punto debole è la somiglianza fra demoni e vampiri. Durante la prima "caccia" di Kiral ho avuto la sensazione di trovarmi davanti a una rivisitazione horror di Twilight: il modo in cui le i comincia a prendere padronanza della propria forza fisica, l'orrore che prova davanti alla sua nuova identità... non so, forse avrei preferito leggere un cambiamento radicale così come ci si aspetterebbe dalla trasformazione. Credo ci sia un po' troppa umanità in Kiral e che, per certi versi, Sasha sia più "cazzuta" di Kiral. Probabilmente, ti consiglierei di invertire leggermente i ruoli: renderei Sasha più umana e meno macchina da rissa, e Kirla più demone e fredda.
Ultima annotazione riguarda l'inverosimile. È normale che una storia del genere contenga elementi immaginifici ma credo che Sasha e Matt incassino un po' troppi colpi prima che vengano separati. Fai spesso riferimento a pugni forti, a sanguinamenti interni (Sasha sputa sangue dopo aver ricevuto un violento colpo all'addome) e sono tutte cose che nella vita reale non ti farebbero rialzare. Spero di essermi spiegata.
In definitiva, trovo i Punti Forti decisamente più importanti di quelli Deboli. Come ho detto all'inizio, La leggenda di Kiral è una storia che per quanto "infastidisca" per la tematica di violenza famigliare, per la figura di un padre/mostro, non solo si lascia leggere ma coinvolge. E questo è solo merito dell'autrice.
Quindi, senza ulteriori indugi, mi trovo a dare un giudizio complessivo di 7/10.
La storia è piacevole, se piace il genere ovviamente. Ricordati di cambiare il rating mi raccomando.
Citazione Time!!!!
"Dopo tutto questo tempo?"
"Sempre"
Bene miei cari, ci rivediamo alle 18:00 per l'apertura della seconda lista.
Baci!
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