✔Contact- I promise

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Perdonate l'attesa ma ho dovuto leggere parecchio. Dunque, Contact è una storia di fantascienza che ha tratti horror, quindi potremmo definirlo un fantahorror o un survival se fosse un video game.

Anticipo già che l'ho trovata interessante.

GRAMMATICA/LESSICO: Allora, la storia è stata revisionata dall'autrice con l'aiuto di un Beta e ciò ha dato vita a uno scritto pressoché privo di imprecisioni ed errori. È un piacere trovare storie corrette, perciò ti faccio i miei complimenti!

Le mie perplessità, però, sono rivolte al lessico. Tecnicamente non è sbagliato ma, direi, talvolta limitato. Ci sono alcuni termini ai quali sembri particolarmente legata e che si ripetono in modo abbastanza prevedibile nella storia. Perché mi lasciano perplessa? Perché appiattiscono la lettura. Le scene descritte non modificano mai d'intensità, non cambiano fra loro. Il terrore in una scena è lo stesso di un'altra, non c'è un'evoluzione dei sentimenti e delle reazioni. Ti faccio un esempio per meglio comprendere: la parola "putrescente" ha un notevole impatto evocativo. Se tuttavia lo usassi ogni volta per descrivere un ammasso di roba per terra perderebbe il suo potere. C'è bisogno di sinonimi.

Altra parola che usi spesso è "intirizzita" che trovo di per sé bruttina, troppo dura da leggere, e che abbonda notevolmente nella storia ogni qualvolta la protagonista si trovi all'aperto. Insomma, se dal punto di vista grammaticale è ottima, quello lessicale non mi ha convinta per nulla. (Domanda... perché fa così freddo?)

STILE: Lo stile narrativo deve, a mio parere, modellarsi sul genere letterario scelto. Comprendiamo da subito che la Terra è stata invasa da mostri e che ci aspetta un bel po' di movimento. Sei stata molto brava, soprattutto nei capitoli iniziali, a creare la tensione necessaria. Liz che cammina guardinga, il silenzio della notte, il buio impenetrabile, la paura di essere scoperti. Tutto eccezionale. Ma... Eh sì, c'è un ma perché con la stessa attenzione con cui ha i costruito il pathos lo smorzi. Mi trovo tesa mentre lei comprende che Owen non è più il suo amico e subito dopo crolla tutta la tensione per una frase:

"Okay, ora comincio seriamente a spaventarmi". Perché? Era chiaramente una scena angosciante non c'era bisogno di questo intervento quasi sarcastico. Poco più avanti continui a scemare la tensione: "Sfido chiunque a restarsene calmo in una situazione del genere". Questo interloquire quasi con il lettore non è "naturale": un personaggio non penserebbe mai a questa cosa se avesse davanti il suo migliore amico mostro.

In tutta la storia sei molto attenta alle descrizioni e ciò è lodevole. Si vede che non lasci al caso le scelte di Liz, e che cerchi di motivarle dandone un senso. Però questa scelta stilistica di smorzare la tensione non l'ho compresa.

Nel capitolo 4, per esempio, mi sono trovata addirittura a ridere e non credo fosse il tuo intento. Ho trovato buffo che Liz continuasse dire a Owen di lasciarla andare e lui continuasse a ripetere "Ma io ho fame". Soprattutto perché la situazione si ripete per tutto il capitolo!

COERENZA/CARATTERIZZAZIONE: Liz è ottimamente caratterizzata. Riesci a creare dei momenti estremamente dolci e strazianti che hanno un senso. La preoccupazione per Liam, perfino la frase che si dice per infondersi coraggio "io sono una dei buoni e i buoni vincono sempre" è perfetta. Sei riuscita a commuovermi, sia quando si tratta del rapporto fra Liam e Liz, sia quando entra in scena Bonnie. Non hai lasciato nulla di superficiale, sei andata a fondo in ogni aspetto. Bravissima!

I problemi riguardano la coerenza, come la scelta del Range Rover per i consumi anziché, assai più ovvio, per la resistenza o il troppo tempo passato fra la riserva e lo spegnimento del motore. In questo caso è mattina quando si rende conto che la macchina è pericolosamente vicino alla riserva e impiega due giorni per fermarsi. Addirittura ci fai sapere che ha guidato per l'intera giornata perché è il crepuscolo quando arriva nella cittadina dove incontrerà Grace.

Altra questione che mi ha lasciata perplessa è la salute dei protagonisti. In un'occasione sostieni che Liz e Liam stiano a digiuno completo da circa sei giorni, aggiungendo che Liz ha il ciclo. Ora, la situazione è tragica e non sono convinta che Liz avrebbe le forze necessarie per poter uscire in cerca di cibo dopo sei giorni di digiuno completo (acqua e cibo) tenuto conto che un bambino ha una durata decisamente inferiore. In un'altra occasione, invece, Liz viene colpita due volte alla testa (una sulla guancia e una alla tempia) e questi colpi le hanno causato una perdita di sangue. La cosa preoccupante sarebbe il colpo alla tempia: come minimo dovrebbe perdere i sensi. Invece, riesce a nascondersi, a tenere con forza Liam sotto la macchina e a pianificare l'attacco a un ibrido.

Sorvolo sulla violenza gratuita di altri esseri umani: è una scelta personale. Sinceramente non comprendo perché il tizio, dopo averla derubata di tutto (perfino dell'inalatore per Liam) dovrebbe arrivare a volerla uccidere perché lei tenta di scappare. Ma, come ho detto, è una scelta personale.

E arriviamo alla questione alieni... Qui sono confusa. La mia domanda iniziale è: perché? Cioè, perché degli alieni dovrebbero conquistare la Terra per trasformare gli umani in ibridi e far sì che si divorino fra loro? Non ha molto senso. Se infatti ponessimo che questi alieni si cibino di noi, perché dovrebbero spartire? E se invece non gli interessassimo come alimento, perché creare degli ibridi? Insomma, la motivazione all'Invasione mi sfugge proprio. Si accenna a droni, a omini verdi e morivo dalla voglia di sapere come avresti motivato l'apocalisse "zombaliena" (passami il termine XD).

ORIGINALITÁ: Ecco qui mi trovi innamorata della tua storia. Nonostante ricalchi un genere già visto, l'apocalittico zombie, il fatto che non si tratti di zombie ma zombalieni mi ha fatto impazzire. Hai creato una storia che ruota attorno a Liz, alla sua vita, alla sua ricerca di sopravvivenza e alla sua promessa di proteggere Liam. C'è umanità, c'è paura, c'è amore: ingredienti ottimi per una storia!

In generale quindi:

Grammatica/Lessico: 8,5/10

Stile: 6/10

Coerenza/Caratterizzazione: 5/10

Originalità: 10/10

Totale: 7,5/10

Consigli: Ciò che ti consiglio di fare è mantenere la tensione alta. Il lettore deve sobbalzare con la protagonista, deve trovarsi a pensare "Oh Dio che spavento!". Per fare questo evita piccoli commenti colloquiali del personaggio (soprattutto quelli che iniziano con "Okay") o spiegazioni superflue (come quando spieghi che lo zaino fucsia sarebbe "un pugno in occhio", dato che poco prima avevi già fatto dire a Liz che quello zaino sembrava poco adatto a causa del colore). In secondo luogo, cerca di curare di più quelle piccole informazioni che ti ho segnalato nella coerenza: quanti chilometri può fare un Range Rover? Quanto dura la riserva? Dove potrei arrivare prima che si fermi? Quanto può sopravvivere un essere umano alla fame e alla sete? Un bambino? Un bambino asmatico?

Ultima cosa le reazioni di Liz: è normale che all'inizio sia spaventata ma ho avuto l'impressione che la sua paura fosse poca all'inizio, tanta a metà, per poi crollare ancora verso la fine. Credo che la paura sia determinante per sopravvivere ma la freddezza lo sia ancora di più. Perché nascondersi in un parco giochi all'interno di una casetta per bambini? Perché chiudersi in trappola da soli?

Detto ciò, se mi sono permessa di dilungarmi molto sulla coerenza è perché ho capito quanto Contact sia importante per te e vorrei, anche se con poco, aiutarti a renderlo il capolavoro che sogni. Sei vicinissima alla meta!

In bocca al lupo!

Barbara.


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