I'm back! Bene, nonostante l'attacco in massa delle cimici appena fuori dalla porta – nemmeno gli zombie mi darebbero tanta noia! No, forse gli zombie un pelo di più – sono riuscita a leggere qualcosina.
La prima storia della lista è Shadows! Cominciamo.
PUNTI FORTI: Dunque, questa storia può contare su diverse cose che la rendono davvero piacevole. In primo luogo troviamo la grammatica. L'autrice non commette errori, punteggiatura a parte ma ne parlerò dopo, e questo fa sì che la lettura risulti decisamente apprezzabile. La cosa che mi ha colpita maggiormente è l'uso di figure retoriche: l'autrice se ne serve per enfatizzare alcune descrizioni, per far calare il lettore nell'ambientazione a tratti dark che permea la storia. Ne ho trovato solo una che proprio non mi è piaciuta e te la segnalo:
"Un castello sorse nella zona più alta, appollaiato tra le montagne come un cane da guardia pronto ad attaccare..."→ In questo caso il problema è proprio quel "appollaiato" che mi aspetterei riferito a un volatile e, soprattutto, seguito da "su" anziché "tra". Appollaiato sulle montagne come un falco pronto ad attaccare, per esempio, oppure acquattato sulle montagne come un cane...
In generale, l'autrice fa mostra di un ottimo italiano che ravviva lo stile. Infatti, anche lo stile narrativo compare fra i punti forti: la scelta della narrazione in prima persona passata è buona e fornisce al lettore una profonda introspezione di Rosemary. L'autrice sceglie il mito e le leggende per introdurre la propria storia, il che offre uno spunto quasi realistico della vicenda: si ha l'impressione che ciò che si legge sia accaduto davvero.
Le descrizioni sono belle e accurate, e consentono la viva sensazione di essere accanto a Rosemary mentre si muove.
Altro punto a favore è la motivazione che l'autrice ha fornito sulla natura di Sebastian: è originale e non scontata. Insomma del tutto personale e godibile.
Tutto questo rende la lettura davvero gradevole, sebbene siano solo pochi capitoli.
PUNTI DEBOLI: Come accennato prima la punteggiatura non è delle migliori. I periodi sono eccessivamente lunghi, raramente rallentati dalle virgole e ancor meno da altri punti forti come il punto fermo o il punto e virgola. Ciò infastidisce la lettura, non consente una piena fruibilità del momento né offre all'osservatore quella dose di ansia che certe scene meriterebbero. Non è un horror e tuttavia l'autrice vorrebbe che in certi momenti il lettore provasse paura, cosa che diventa difficile se si è impegnati a non perdere il filo del discorso. Molti autori famosi usano proposizioni brevi quando vogliono dare ritmo e concitazione all'azione. È un ottimo modus operandi che ti consiglio.
Altro punto debole, sul quale ti invito a lavorarci sopra, è rappresentato dalla completa assenza di sorpresa. Non mi sono mai trovata a dire "Ohibò", nemmeno quando Sebastian rivela la sua vera natura. L'autrice ha disseminato nei i capitoli così tanti indizi che il lettore si trova ad aver capito quasi tutto fin dall'inizio. Bastano tre capitoli per sapere che Rosemary e Sebastian finiranno per innamorarsi, per esempio, e che Sebastian sia ciò che dirà di essere (evito spoiler).
Un aspetto che non ho ben deciso dove mettere, anche se propendo per i punti deboli, è il castello. Io sono abbastanza stagionata per conoscere La Bella e la Bestia e fra le tue pagine mi sono ritrovata a girovagare per lo stesso castello. A un certo punto, mi sono addirittura detta: "Vedrai che ora compare un'enorme biblioteca carica di libri e con immense vetrate" e ZAC! Ecco che appare la biblioteca.
Non mi fraintendere, non credo che la storia sia brutta, anzi, solo che per certi versi mi è sembrata di averla già vista. Sebastian ricorda il mostro buono, quello che sa di essere corrotto e che tuttavia non vuole comportarsi come la sua natura richiederebbe; Rosemary è una contadinella dalle buone maniere sempre pronta a vedere del buono negli altri. Ciò che esce decisamente dai cliché è la questione del sogno, ma siamo ancora talmente all'inizio della storia che non so come verrà trattata in seguito.
Altra cosa che non ho gradito è la fretta: accade tutto molto velocemente. La vita di Rosemary ci viene solo accennata e questo fa sì che il lettore se ne dimentichi in fretta. Allo stesso modo il rapporto con Sebastian è fulmineo nel suo accadere. Prenditi tempo, fa in modo che il lettore arrivi pian piano alle cose, solo così riuscirai a creare una di quelle storie che ti lasciano girare le pagine una dopo l'altra come se non ci fosse un domani!
Credo che i punti su cui dovresti lavorare maggiormente sono due: punteggiatura e sorpresa. La prima consentirebbe alla storia di diventare davvero grande; la seconda la salverebbe dai cliché. Come dico sempre, c'è ben poco da inventare ormai ed è giusto che uno scrittore prenda spunto da ciò che ha letto. La cosa importante, però, è rielaborare la cosa rendendola personale. Sei sulla buona strada ma devi ancora mettere a punto un paio di cosette.
Ti propongo alcuni esempi di frasi che non ho apprezzato:
- "Se solo avessero saputo che qualcosa di ben peggiore dell'aria attendeva il calar della sera per colpire coloro che ancora non erano rincasati"→Ecco, qui i problemi sono un paio. Primo, la frase sembra concludersi forzatamente, all'improvviso... manca qualcosa. Con un "Se solo" mi aspetterei un "allora..." ( se solo avessero saputo che... allora avrebbero...). Secondariamente, il periodo è troppo lungo! Prova a snellire: "Se dolo avessero saputo che qualcosa di ben peggiore attendeva colora che ancora non erano rincasati..."
- "Iniziò tutto con un grido, uno di quei gridi che paiono più animali che umani, quelli che ti giungono alle orecchie e ti fanno rabbrividire, quelli che infestano i tuoi incubi, quelli che ti seguono fino alla fine dei tuoi giorni facendoti desiderare di essere stato tu stesso a gridare, perché si sa che chiunque lo abbia fatto non si trova più qui"→ wow, che lungo! XD
Allora, qui i problemi maggiori sono:
gridi→ Il maschile "gridi" si usa per i versi di animali. Qui ci sarebbe da preferire "grida" visto che poco più avanti dici che potrebbero sembrare animaleschi ma non lo sono.
Animali → è meglio preferire "animaleschi", "ferini"
Ma soprattutto mancano delle pause. Troppe virgole, nessun punto. Risulta una frase eccessivamente pedante, al punto che il lettore, all'ennesimo chiarimento, pensa "Sì, va bene! Ho capito!".
Potrei prendere altre frasi ma credo che il concetto sia chiaro: snellisci i periodi, usa i punti forti per creare ritmo e pause.
Ultimo appuntino va al prologo: in un primo momento si direbbe un narratore esterno onnisciente ma, poco dopo, il narratore cambia diventando interno (Rosemary)
Quindi, basandomi sui punti forti e quelli deboli, trovo che la storia nel suo complesso sia gradevole e che, tuttavia, necessiti di alcuni accorgimenti importanti.
La mia valutazione finale è un 6/10: la storia ha tantissimo potenziale, così come la sua autrice. Rory98 ha una sensibilità notevole, ama le parole e le descrizioni, ma credo che debba lavorare un po' sull'efficacia della sua espressività. Una volta che queste cose verranno sistemate, Shadows sarà davvero una storia magnifica!
Or bene, qui vi saluto e torno a lottare contro le cimici.
Che dite... citazione time? Oh, se la cosa vi annoia ditelo eh, mica m'offendo! XD
"Batti! Batti!"
"Che fa? Mi da del tu?"
"No, no. Batti lei!"
Okay... questa è difficile. Credo.
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