Non avete aspettato un gran che! Nonostante le ultime zeppole che ancora si ammassano nel mio stomaco sono riuscita a fare doppietta quest'oggi. Passo subitissimo a parlare della storia successiva: La Lista di naghree
GRAMMATICA/LESSICO: Dunque iniziamo molto bene e faccio i complimenti all'autrice. Non ci sono gravi errori grammaticali, almeno nulla di significativo. Non è facile scrivere una storia e non commettere errori: l'autrice vi riesce in linea di massima, cioè non compaiono numerose e grossolane sbandate verbali né virgole fra soggetto e predicato. Tuttavia, qualcosa che non mi convince c'è.
Inizio con gli accenti: non so se la storia venga scritta da cellulare o da pc - lo premetto perché nel primo caso è più difficile gestire gli accenti - tuttavia alcuni accenti vengono a mancare quasi sempre. Sto parlando del "Sì" affermazione e del "Dà" terza persona del verbo "dare". Spesso queste due parole mancano di accentazione: è un errore comune a tantissime storie (io per prima in alcune occasioni ho mancato l'obiettivo u.u) che può essere corretto con una rapida lettura di revisione. In generale gli accenti vanno su dà, lì, là, sé, sì, mentre non vanno su tutte le preposizioni semplici (di, da, su, tra e fra), sul "se" seguito da "stesso", sul "si" riflessivo, sul "fu". Spero di aver nominato le più frequenti.
Altro errore che mi sento di segnalarti, riguarda un tempo verbale.
"... avrebbe persino avuto il tempo di raccomandare l'anima ai propri dei, se ne aveva uno": in questo caso l'errore è quel "se ne aveva uno" al posto del quale va "Se ne avesse avuti". Come noti ho cambiato anche il numero, da uno a molti, perché l'errore della frase riguarda non solo il tempo ma anche la concordanza di numero: i "propri dei" sono tanti quindi è "se ne avesse avuti". Alternativamente potresti mettere "se ne avesse avuto qualcuno".
L'errore tuttavia più frequente è quello della punteggiatura. Innanzitutto questa manca del tutto alla fine delle virgole che indicano un dialogo. Faccio un esempio su tutti:
"E va bene orco. Che diamine è una lista matrimoniale?" chiese la donna. Qui mancano due virgole: la prima fra "va bene" e "orco", la seconda a chiusura del dialogo cioè fra le virgolette e il chiese. ("E va bene, orco. Che diamine è una lista matrimoniale?", chiese la donna.)
Per chiarire la prima virgola faccio altri esempi.
CORRETTI
"Okay, cara"
"Sì, Maria"
"E va bene, orco"
"Sai che non accetterò mai, Tom" ecc...
Spero di essere stata chiara u.u
Passiamo al lessico: in generale mi piace. Non è pomposo come normalmente ci si aspetta da un fantasy ma è assolutamente in linea con lo stile ironico dell'autrice. Spesso mi è venuto da sorridere alle reazioni di Viktor soprattutto grazie alla capacità di descrivere, per esempio, in modo diretto le smorfie. L'unica perplessità riguarda l'uso, anzi l'abuso, di "sospirò" (trovato ovunque, in quasi tutti i dialoghi, mi ha perseguitata ^^!) e alcune parole che, secondo me, non si sposano col genere (tipo "gangster"). Per il resto tutto okay, orchessa cara.
STILE: Ironico, pungente, leggero e divertente. Mi è piaciuto il modo in cui hai caratterizzato i personaggi, il fatto che hai dato a Viktor una complessità a 360 gradi. Sei riuscita a dargli vita e con lui coesistono anche Rune e Radian. Ogni personaggio ha il suo modo di esprimersi e ciò è grandioso. Non sei mai pesante e riesci a descrivere bene le scene di azione. Appuntino, ino, ino, altrimenti non sarei io, va alla mancanza di grandi descrizioni di contorno: gli ambienti non sono molto caratterizzati e ciò che il lettore segue è per lo più l'azione del personaggio. Ora, questa non è una gran critica ma per farmi capire meglio è come se il lettore non potesse alzare lo sguardo e osservare attorno, obbligato a guardare solo davanti a sé seguendo i personaggi. Non sono un'amante delle descrizioni prolisse, anzi, ma a volte qualche informazione in più non guasterebbe proprio perché consente di far lavorare l'immaginazione. Non ho ricordo degli ambienti ma solo di Viktor, Rune, Radian e altri personaggi. Spero di essermi spiegata (in caso di fallimento, la colpa è sempre delle zeppole u.u)
Un piccolo p.s. va al "pellerosa" che ho adorato.
COERENZA: Top! Ogni personaggio ha il suo binario e risponde, agisce e pensa sempre coerentemente ma non è un cliché. È questo ciò che ho amato di più: il fatto che sebbene siano sempre coerenti non sono mai "figurine" né tanto meno prevedibili. Brava!
ORIGINALITÀ: Ora, di fantasy ne ho letti tanti... Un orco? Come protagonista? Sul serio? WOW. Di solito si leggono cronache di elfi, maghi leggendari, umani che combattono per la gloria, razze che cercano di far trionfare il Bene ma qui, ne La Lista, non troviamo nulla di tutto ciò. Troviamo una quest semplice, attenzione non banale, su una lista matrimoniale. Passatemi il francesismo: una figata pazzesca! L'autrice è riuscita a trasportare su carta la sua ironia regalandoci una storia senza precedenti. Ottimo lavoro, sul serio!
Ricapitolando:
Grammatica/Lessico: 7/10
Stile: 9/10
Coerenza: 10/10
Originalità: 10/10 cum Laude
Totale: 9/10
Consigli: ricontrolla la punteggiatura e gli accenti ma soprattutto quel "sospirò" (me lo sogno la notte, peggio delle zeppole). Prova ad ampliare un po' le descrizioni. Per il resto... è da leggere!
Bon, è stato un piacere tesori! È stato un piaciori! (Chi ha capito la citazione ha tutta la mia più grande stima *-*)
Barbara.
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