7 Cappelli

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Toc, toc? Sono di nuovo qui XD. Non è passato molto dall'ultima recensione, è vero, ma non è che sono una macchina – come qualcuno gentilmente mi ha definita ^^ – solo che la prossima storia si legge velocemente!

Di cosa parliamo oggi? Di 7 Cappelli.

Devo necessariamente fare alcune premesse... Non mi piace scrivere parerei negativi quindi nel momento in cui mi trovo costretta a criticare una storia voglio farlo con dolcezza e delicatezza.

A volte, prima di riuscire a creare qualcosa di bello, sono necessari alcuni passaggi perché anche le storie più belle hanno avuto una nascita turbolenta. Ciò che vorrei che l'autrice capisse è che è normale incontrare un po' di difficoltà prima di raggiungere il risultato sperato. Perciò, niente musi lunghi! Si cade e ci si rialza, perché è dalle ginocchia sbucciate che abbiamo imparato ad andare in bicicletta.

PUNTI FORTI: Innanzitutto i miei complimenti vanno alla scelta di narrazione: il diario. L'ho sempre trovato un modo molto introspettivo e romantico di raccontare, una via diretta al cuore delle persone. L'autrice ha deciso di farci conoscere questa storia d'amore attraverso le pagine dei diari dei protagonisti, righe nelle quali Giacomo e Roberta si espongono, ci raccontano e ci mostrano i loro travagli interiori. È una scelta vincente, brava!

Altra cosa che mi ha incuriosito parecchio è proprio la questione dei cappelli: trovo sia originale e davvero singolare.

Sfortunatamente però, i lati forti di questa storia terminano qui. Attenzione, sono due bellissimi ed enormi punti forti, ed è proprio grazie a questi che, secondo me, 7 Cappelli potrà diventare una storia con la S maiuscola, ma bisognerà lavorarci sopra.

PUNTI DEBOLI:  Non ho ravvisato grandissimi errori grammaticali, qualche imprecisione qua e là ma si tratta più di sviste, perciò nulla di importante. Ciò che non mi è piaciuto è la semplicità stilistica e sintattica: frasi corte, poco argomentative e per nulla descrittive. È come se l'autrice ci facesse sbirciare da una serratura piuttosto che aprirci la porta del cuore dei suoi protagonisti. Come ho detto prima, il diario è una delle forme narrative più suggestive e introspettive al mondo, eppure in queste pagine manca proprio questo carattere. A volte mi capita di pensare che alcuni autori su Wattpad abbiano quasi paura di scrivere capitoli medio-lunghi, come se temessero che i lettori le possano trovare noiose. Ecco, personalmente credo che questa paura sia del tutto infondata, anzi, del tutto assurda: ragazzi, chissene se qualcuno non apprezza i vostri capitoli! Voi siete SCRITTORI e, come tali, dovete SCRIVERE.

Giacomo sembra essere un ragazzo molto sensibile ma non sono riuscita a calarmi bene nella sua storia; idem Roberta. Mancano dettagli, manca trasporto e questo si riflette sulla qualità della lettura. Le cose accadono con la stessa velocità di un treno alla stazione di Locate Triulzi: puff. Approfondisci, analizza e comunica: i tre verbi di una narrazione che funziona.

Credo che l'autrice sia molto giovane, o almeno così mi è parso, proprio per la mancanza di esperienza. Si vede che ti piace scrivere ma ti manca ancora una certa "furbizia": sinonimi, figure retoriche e lessico in generale. Questi sono i tre ingredienti che fanno una storia.

Spesso con i miei studenti paragono una storia a una ricetta: ci vuole l'idea, ci vuole l'immaginazione ma è con le materie prime di ottima qualità che si ottiene un piatto prelibato. Ecco, lessico, sinonimi, figure retoriche e grammatica sono le materie prime. L'autrice ha l'idea e l'immaginazione ma deve ancora lavorare sulle materie prime.

Personalmente non sono nessuno per criticare una storia, leggo da molti anni e scrivo da poco, e non vorrei che l'autrice si sentisse in qualche modo sminuita da ciò che ho detto. Vorrei solo che il mio giudizio venisse preso per quello che è, ovvero il parere di un ipotetico lettore. Oggi non mi sentirei di lodare questa storia ma sono convinta che in un futuro prossimo, con gli accorgimenti di "ingredienti", diventerà una storia davvero godibile.

In definitiva il voto complessivo alla storia è 4/10. Ripeto ciò che ho detto all'inizio: una storia ha bisogno di tempo e revisioni, e la mia critica non deve in nessun modo demoralizzarti. Come diceva un cantautore italiano, i cui versi amo da impazzire:

"Dai diamanti non nasce niente

dal letame nascono i fiori"

Non pensate mai che i capolavori nascano così come li avete letti. All'inizio erano delle bozze piene di errori e imprecisioni, con buchi di trama e poca personalità. Poi, piano piano, con amore e pazienza, sono cresciute, sono maturate e, infine, sono diventate degli splendidi fiori. Perciò, cara autrice, non ci si perde d'animo ma, al contrario, si lotta più forti di prima, okay?

Bon, l'ultima citazione è stata indovinata dalle vecchiette, ovviamente XD. Si trattava di un momento davvero indimenticabile di Fantozzi, quando col ragionier Filini giocano a tennis in un campo letteralmente avvolto dalla nebbia XD. Era divertente, lo giuro.

Ora, cosa posso scrivere?...

...

okay, ci sono!

"Lo so che non mi crede se glielo dico, ma io corro come il vento che soffia! E da quel giorno, se andavo da qualche parte, io ci andavo correndo!"

Bye Bye!


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