MATTIA'S POV
Quanto sei bella Roma quann'è festa. Quanno Natale se avvicina e tu te colori de milioni de luci.
Sono in macchina e sto finalmente tornando a casa dopo una lunga settimana.
Eh sì, mi manca Micole.
Lo so, sette giorni non sono tantissimi, ma ultimamente tra tutti gli impegni che ho, stiamo insieme due giorni e poi dobbiamo separarci. Le vorrei stare sempre accanto e questo non accade.
È già passato un bel pò dalla sua laurea, ma non posso fare a meno di ripensare a quanto io sia stato orgoglioso di lei.
Un'intera commissione attenta ad esaminare le sue parole, gli amici di corso intenti a prepararsi per la loro discussione, la madre seduta davanti a me che continuava a stringere la mano del fratello Simone, il padre con le braccia conserte pronto ad applaudire e l'amica Rebecca che continuava a piangere come una bambina con Davide che rideva prendendola in giro.
E io? Io ero fiero come non mai di lei. Lo meritava quel momento di piena soddisfazione. Lo meritava davvero. È riuscita a sorprendere tutti noi ma soprattutto se stessa e questa è la cosa migliore che si possa fare nella vita. Sorprendersi sempre, meravigliarsi e andare sempre oltre, provare a superare i propri limiti.
In quel momento avevo davanti, no la solita Micole insicura e indifesa, ma una donna determinata. Non che la prima non mi piaccia, anzi è quella parte di lei che mi ha fatto innamorare, ma vederla forte e sicura mi può fare solo piacere, mi rende felice.Squilla il telefono.
『Pronto!』
『Mattì a che ora torni?』è Rebecca, mia sorella.
『Mezz'ora e sono da voi.』
『Va bene, a dopo!』Arrivo a casa di mamma esausto, stasera cenerò qui con loro per stare un pò insieme e anche perchè ho bisogno di un pò di attenzioni da perfetto figlio viziato, dato che sto affrontando settimane abbastanza stressanti.
≪Amore de mamma!≫
≪Ciao Mà!≫ saluto mamma e abbraccio mia sorella. Poso le valigie e mi preparo per la cena.Racconto dei miei vari eventi e noto tanto orgoglio nel volto di mia madre.
≪Mattì, dopo viene Micole sì? Perchè le devo chiedere un consiglio...≫ chiede Rebecca sorseggiando dell'acqua.
≪La stella mia come sta? Quanto me manca...è un pò che non la vedo!≫ interviene mamma.
≪Sta bene, sta bene. Si sta rilassando ora che ha finito gli studi. Comunque tra poco dovrebbe arrivare...≫I miei sbadigli vengono interrotti dal suono del citofono.
Vado ad aprire.
≪Amore mio!!!≫ esulta Micole avvinghiandosi al mio collo.
≪Quanto me sei mancata!≫ la guardo negli occhi lasciandole un umido bacio sulla fronte per poi stringerla forte.Non faccio in tempo a realizzare di averla finalmente rivista che mia madre e Rebecca me la portano via, e io accetto tutto con un mezzo sorriso.
In realtà, sono tanto felice che abbia un bel rapporto con le altre due donne della mia vita.≪Tesò che te stai a dimagrì?≫ le chiede mia madre stringendole le guance.
≪See, magari!≫ risponde lei ridendo.
≪Ma stai zitta che stai benissimo così!≫ interviene Rebecca aprendo l'armadio. ≪Parliamo di cose serie, domani ho una festa e non so cosa mettermi, aiutami te!≫ caccia una miriade di vestiti.
≪Io vado prima che me innervosisco, poi metti tutto in ordine Rebè!≫ mamma esce dalla camera sorridendomi e strizzando l'occhio.≪Ne avete per molto?≫ mi sdraio sul letto controllando l'ora al telefono.
≪Guarda Becca, io ho un vestito che ho messo una volta sola, quando torno a casa ti ci faccio una foto e se te piace te lo presto!≫
Per fortuna Micole come sempre calma l'agitazione di mia sorella, trovando una soluzione ai suoi "problemi".Poi finalmente rimaniamo soli io e lei e andiamo nella mia stanza.
≪Briga al Mic!≫ mi sorride felice sdraiandosi insieme a me sul letto.
≪Pupetta!≫ comincio a baciarla dolcemente, sentendo il suo calore diffondersi sul mio corpo.Ci guardiamo insieme un film, ma io crollo dal sonno prima della fine. Sento la sua voce soave augurarmi la buonanotte.
≪Stai andando via?≫
≪Si amore, ci vediamo domani!≫
≪No no, tu rimani qui con me!≫ La "costringo" a rimanere e con le mani intrecciate ci addormentiamo.━ ━ ━
MICOLE'S POV
24 Dicembre.
È la viglilia di Natale e l'atmosfera qui a Roma è fantastica.
Luci per le strade, centri commerciali affollati più del solito da tutta quella gente che si ricorda di fare i regali all'ultimo momento, parchi addobbati a festa e scritte di "auguri" ovunque.
L'albero a casa riempie come ogni anno la sala e io, insieme a Tata Maya, lo decoro nei migliori dei modi.
Mi è sempre piaciuto il Natale, e non per i regali o altre stronzate varie ma per l'aria che si respira.
Il pranzo e la cena con i parenti, i giochi da tavolo infiniti con i cugini, le lunghe chiacchierate con gli zii interrotte dai morsi alla pizzella con il cioccolato della nonna.Amo tutto questo, amo sentirmi parte di una famiglia. Mi piace il fatto che per alcuni giorni anche i miei genitori si rilassino un pò. Adoro stare con mio fratello, e scherzare tutti insieme.
Natale è questo. È la rinascita dei sentimenti positivi che purtroppo a volte, nella nostra vita frenetica, si spengono.
Potrò sembrare incoerente, proprio io che sono sempre andata contro i miei genitori, a Natale mi ricordo di loro? Si, ho sempre avuto il bisogno di ricaricare le mie emozioni, di staccare per un pò dai problemi e godermi le giornate. Nonostante tutto, io li voglio bene, e se li vedo tranquilli, lo sono anche io.Quest'anno poi è tutto più bello.
Il primo Natale che passo con Mattia, e spero sia l'inizio di una lunga serie.
【Auguri amore mio. Che questo Natale ti aiuti a essere serena, e a gioire delle piccole cose, Ti amo.】
Ricevo questo messaggio a mezzanotte in punto.
【Sei tu la mia gioia più grande, ti amo tanto anche io.】Passiamo i giorni di festa stando insieme, giocando a tombola, mangiando e ripetendoci che dopo l'Epifania inizieremo la dieta.
(Si ma...dopo l'Epifania di quale anno?)Spazio autrice⇨ Ragazze! :) Lasciate un pò di commenti che mi siete mancate con i vostri pareri ahahah
Buonanotte!!!
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L'ECO DELLA LIBERTÀ | BRIGA
Fanfic«Sono Mattia e sono Briga, sono l'insicurezza e l'arroganza, la fragilità e la forza, la paura e la poesia, il giorno e la notte, i pugni al muro e le carezze. Ho due cuori, tutti i duri ne hanno due.» « E allora ti prego dammene uno, perchè il mio...