Louis POV
Il giorno seguente vado a lavoro con un livido nel punto in cui Harry mi ha colpito. Anche solo a pensarci fa male. "Oh mio Dio, Lou! Cosa ti è successo?" Mi domanda Eleanor. Si avvicina a me, alzandomi il viso e sobbalza. Provo a trattenere le lacrime, ho pianto tutta la notte, ma potrei piangere ancora.
"Non è nulla Eleanor. É solo un livido" dico tranquillamente, le mie labbra si muovono lentamente. "Se Harry viene, digli che non ci sono, per favore" le rispondo e vado nel retro. Eleanor acconsente, facendo un piccolo cenno col capo.
Un'ora e mezza dopo, durante il turno, sento la porta aprirsi e la sua voce. "Oggi lavora Louis? Ho veramente bisogno di parlargli" la risposta di Eleanor é preceduta da un piccolo silenzio.
"No, non c'è, ma qualsiasi cosa tu gli abbia fatto, ti meriti un trattamento ben peggiore del silenzio, bastardo".
Continuo a svuotar le scatole e ad organizzare i rifornimenti arrivati in mattinata, quando sento le parole protettive di Eleanor ed un piccolo sorriso si fa largo sul mio viso.
"Lo so. Grazie" dice Harry; dopo un po' sento la porta aprirsi e poi chiudersi sbattendo,
"Ok, Lou. Ora mi dici tutto. Che diavolo è successo? Sembrava veramente distrutto e so che non sarebbe stato così, almeno che non fosse qualcosa di grave" mi domanda Eleanor. Mi fermo dal sistemare e prendo un respiro profondo.
"Mi ha colpito. Questo è il motivo del livido" dico con un filo di voce" Lo so, é tipo colpa mia; ho iniziato ad urlare alcune cose e non mi fermavo di urlare" inizio a piangere e la mia voce trema.
"Ero così incazzato" dico tra i singhiozzi.
"Nono, non è vero! Non è colpa tua!" Protesta Eleanor dolcemente.
"Quel bastardo. È stato fortunato che non lo ho castrato e preso a calci, mandandogli le palle sulla fronte". Sorrido.
"Andiamo, sciacquati la fronte e andiamo a distrarci con il lavoro"
Lavorando il tempo passa in fretta e vado a casa.
"Niall?" Chiamo una volta entrato nell'appartamento.
"Salotto, baby" mi risponde. Dopo essermi tolto le scarpe e il giacchino e lanciato la borsa di lato, mi dirigo verso il salotto e mi sdraio su Niall che sta guardando la televisione.
Lui inizia a passarmi le dita tra i capelli appena io mi accoccolo sul suo petto. "Harry é venuto a chiedere di te, oggi" borbotta Niall col suo accento irlandese.
"É venuto anche al negozio" rispondo "che cosa gli hai detto?"
"Nulla, lo ho solo colpito ok faccia" ghigna e alza le spalle "probabilmente non così forte come colpisce lui, ma sicuramente non se lo aspettava. Dopo ciò ha solo mugugnato uno scusa e se ne è andato"
Annuisco. Mi sento un po' male per Harry, ma se lo meritava. "Grazie Niall" dico sul suo petto. "Nessun problema. Dunque cucciolo, vogliamo ordinare del cibo?" Mi domanda. Rido ed annuisco.
Una settimana dopo mi sveglio alle sei di mattina, ben sveglio e non ne so il motivo.
Così vado in cucina e mi preparo del tè. Intorno alle sette sento qualcuno bussare alla porta. Lentamente vado verso la porta e guardando dallo spioncino vedo che è Zayn. Con una espressione confusa apro la porta. " Zayn? Che cosa ci fai tu qui?" Lui mi fa un piccolo sorriso. É vestito come se fosse pronto per il lavoro. Giacca e cravatta aderiscono perfettamente al suo corpo, i capelli pettinati in un ciuffo, e ovviamente la sua barba perfetta come al solito. "Posso entrare? E parlarti?"
Annuisco e apro ulteriormente la porta, lasciandolo passare. "Vuoi del tè? Lo ho appena fatto" "Si, grazie" si ferma"Lou? " mi chiama tentennando. "Mhm?" Rispondo mentre prendo una tazza e preparo il suo te.
"Come ti senti? Dopo tutto... Lo sai" mi domanda.Mi congelo un attimo prima che le mie mani tocchino il bollitore. Prendo un respiro profondo prima di riprendere a preparare il tè e rispondere. "Sono decisamente stato meglio, ma vado avanti"
"Oh, questo penso sia positivo" borbotta "Harry... Si sta uccidendo. Non è concentrato, si allena troppo duramente e ha detto a Liam di non tirarsi indietro quando gli fa da sparring, fino a quando lui non dice stop. Lou devi fare qualcosa. Si sta uccidendo da solo!"
"Beh, é positivo per lui allora" mi faccio beffa. "Louis so che lui è stato uno stronzo e che ha oltrepassato la linea, ma aiutalo, per favore, solo un po?"mi prega Zayn.
Sbatto le mani sul tavolo per la frustrazione. "NO!" Urlo"No! No!no! Lui non si merita nulla da me dopo quello che ha fatto!" Guardo Zayn in faccia" Sarà fortunato anche solo a poter posare gli occhi su di me in futuro"
Zayn é preso alla sprovvista dal mio sfogo. I suoi occhi si spalancano e la sua bocca si apre un po'. Si ricompone e dice" almeno vieni al suo incontro. É il ..."
" Lo so quando é il fottuto incontro" urlo.
Mi copro il viso con le mani e respiro profondamente provando a calmarmi.
"Giusto" Zayn mormora tra sé. SI infila una mano in tasca e prende un biglietto, poggiandolo sul bancone e va via.
Sento la porta sbattere e scivolò sul pavimento appoggiando la schiena la mobile sotto l'isola. Zayn stava dicendo la verità? Sembrava veramente disperato. Non saprò mai se stesse dicendo la verità. Sto morendo dalla voglia di vedere Harry. Di saltargli tra le braccia e fingere che non sia successo nulla. Ma non posso. Non ancora.
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Boxers & Panties
FanfictionIl pugile di fama mondiale Harry Styles si dispera per il carino, cross dresser e barista di Starbucks Louis Tomlinson per chissà quanto tempo. Non sa che Louis Tomlinson prova gli stessi sentimenti. la storia non è mia ma di @Larry_Hipsters che m...