Capitolo 14

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Louis POV

Il mio cuore batte ancora, e sono già venti minuti da quando sono tornato dall'appartamento di Harry.

 Poggio la mia testa sul bracciolo del divano e osservo la TV spenta. Sospiro, spero che ad Harry piaccia quello che gli ho preparato. E spero rispetti la mia richiesta. Sto pensando di andare al suo incontro la settimana prossima, non so se gli parlerò, ma voglio supportarlo lo stesso. La porta dell'appartamento si apre con un botto e Niall entra urlando "cosa succede mia principale cagna!?" Sobbalzo e mi siedo sul divano, osservandolo da dietro il divano. " cafone, sono una regina". Gli rispondo. Ci osserviamo entrambi per un po' di secondi prima di scoppiare a ridere. Le vostre risate scemano, Niall viene verso il divano dopo aver chiuso la porta e si lascia cadere sul divano con un piccolo grugnito.

"Allora, cosa è successo regina Lou? Ho sentito da Zayn che Harry è stato dimesso oggi" mi dice guardandomi. Ho raccontato a Niall tutto quello che è successo quella notte con Harry. Niall è ancora arrabbiato con Harry, ma mi ha dato una bella strigliata ed un buffetto sulla testa per essermene andato senza ascoltare alcuna spiegazione. Sorrido"si , stamattina".
"Andrai a vederlo?" Mi domanda.
"Non ancora. Andrò al suo incontro la prossima settimana, comunque. Lo supporterò e tutto"
Niall annuisce soltanto.

Prima che io possa rendermene conto é il giorno della semifinale. Sto preparandomi, una giacca nera di jeans, un grazioso maglioncino porpora con delle margheritine sopra, ed un paio di stivaletti alti. Sto finendo di dare gli ultimi aggiustamenti ai mie capelli ed un leggero velo di trucco, quando il mio telefono suona. Lo prendo dal mobiletto affianco, guardi chi mi stia chiamando.
Zayn.
Non ho mai risposto alle sue chiamate, e non so perché stia chiamando ora. Premo il tasto verde e rispondo, portandomi il telefono allo orecchio.
"Pronto?"
Nulla, solo dei respiri.
"Zayn, so che sei lì" dico tranquillamente.
"Louis."dice Zayn un po' scioccato" uhm, ciao. Non mi aspettavo rispondessi, ero abituato a lasciare dei messaggi, soltanto"
"Si, scusa per ciò"
"È ok... Lo capisco"
Non dico nulla in risposta .
"Dunque, uhm, oggi è il giorno dell'incontro di Harry"
"Lo so"
Non dice nulla per un po', "verrai?"
"Io, si, verrò"
"Oh"il rumore di un sospiro colpisce il mio orecchio dall'altro lato del telefono."bene, ci vediamo lì allora" sembra fiducioso.
"Si sì, ci vediamo lì" e con questo termino la chiamata. Sospiro e lancio il telefono nella mia borsetta, dopodiché la poggio su di una spalla ed esco da camera mia.

Uscendo dalla macchina, noto che il luogo dove si disputerà l'incontro sembra abbandonato. Entro dentro un po' spaventato, è afoso e odora come dei vestiti bagnati e vecchi. All'interno appare più carino. Seguo la folla andando verso l'arena e mostro il mio biglietto alla guardia che ne strappa un pezzo e mi ridà indietro il resto. Da qui inizia a diventare più caldo e afoso.
Le persone urlano e parlano freneticamente ad alta voce, nel mentre mi avvicino al mio posto.

 Finalmente riesco a trovarlo, mi siedo e metto la mia borsetta in vita, provando a non sfiorare il signore sovrappeso e anziano affianco a me. Da costui si sprigiona un odore di nachos ricoperti di jalapeno. Provo a non mostrare il disagio, allontanandomi leggermente. Dopo aver osservato intorno un po', mi alzo, recandomi ad uno stand. Compro due bottigliette di acqua, fredda, dopodiché mi avvicino alla finestra posta di fianco allo stand e resto lì per un poco.

Oh, grazie a dio un po' d'aria fresca.
"Che cosa ci fa una bellezza come te qui? Tutta sola, eh principessa?" Una voce mi domanda, da dietro di me. 

Tremo disgustato, quella voce é così raccapricciante. Mi volto verso la voce e tremo di nuovo, anche lui sembra raccapricciante. L'uomo è almeno una testa più alto di me, ispidi capelli marroni e occhi marroni, il suo naso é troppo largo e le labbra troppo fini, il suo corpo é qualcosa che non vorrei mai più rivedere. Deve aver percepito il mio tremore, pensando che io creda sia attratto da lui, poiché suo viso si fa largo un piccolo sorriso. 

"Per favore, lasciami solo" dico.
"Awe, ma io so che vuoi venire con me, giusto? Dio, sei così sexy"
Ew Ew ew ew
"Yeah, no. Ora per favore lasciami da solo." Provo ad allontanarmi da lui, ma mi afferra un braccio e mi stringe al suo petto.
Dio, come puzza.

"Calma, calma principessa. Non combattere"dice scorrendo una mano sulla mia schiena. Perché nessuno nota nulla? "Sono sicuro che ha detto di lasciarlo andare. Ha anche detto per favore" una voce profonda dice da dietro l'uomo puzzolente. Congelo. No. La conosco questa voce. È l'unica voce capace di liberare milioni di farfalle nel mio stomaco. "Oh, davvero? Che cosa" l'uomo si interrompe, lasciandomi andare e voltandosi "santa merda, Harry styles"

Osservo i suoi occhi allargarsi, lascia andare anche il mio braccio, e velocemente inizio ad allontanarmi prendendo dei respiri profondi, mi avvicino ad Harry. Mi fermo ad un metro da lui. Harry é bellissimo, come sempre. I suoi lungi capelli legati in una piccola cipolla, le sue mani fasciate e le braccia incrociate sul suo magnifico e tonico petto... Sta indossando i suoi pantaloncini da palestra, ed un paio di scarpe da corsa della Nike.

"Cavolo! Sono un tale fan! Tu sei il mi-" l'uomo si interrompe al suono della voce di Harry. 

"Non mi interessa se sei un fan o meno, stavi solo irritando sessualmente il mio ragazzo, sei fortunato che non ti abbia incollato il viso al pavimento," dice con voce fredda come il ghiaccio. I miei occhi si spalancano, così come quelli dell'uomo. Non ho mai visto Harry così arrabbiato. La sua voce. Harry chiama un uomo della sicurezza. "Getta quest'uomo fuori da qui, assicurati che non torni dentro, in nessun modo"

"Si, signore"
La guardia, un enorme uomo, afferra l'uomo con una presa forte, trascinandolo fuori.

Resto ad osservarlo.

"Stai bene Lou?" Mi chiede Harry. 

Lo osservo, "si, sto bene. Grazie" decido di non dire nulla sul fatto che mi ha definito il suo ragazzo, non è il momento adatto.

 Inizia ad avvicinarsi a me, spaventato indietreggio. Il suo sguardo é da rompere il cuore. "Mi dispiace Louis, spero tu sappia ciò" dice pacatamente, in qualche modo riesco a sentirlo sopra il rumore.

"Lo so Harry, accetto le tue scuse, ma ancora non riesco ad andare avanti". Lui annuisce. La voce dell'annunciatore irrompere dagli altoparlanti dicendo che tra dieci minuti, al massimo, inizierà l'incontro.

"Buona fortuna" dico con un sorriso.
Lui annuisce in ringraziamento, mi sorrise e poi corre via. 

Velocemente raggiungo il mio posto, l'incontro inizia pochi minuti dopo. Urla e grida, in unione con colpi e schizzi di sangue, si susseguono per un'ora. Harry ne esce come vincitore, ed ha il sorriso più grande che io abbia mai visto. L'arbitro innalza il suo polso. Ha un taglio sulla guancia, un labbro rotto, diversi lividi, ma sembra così felice. Dal mio posto io sorrido e urlo felice. Quando quasi tutti sono andati via dalla arena, vado vero gli spogliatoi, ma non sapendo dove andare, chiedo ad uno steward, il qualche mi fissa prima di parlare ad una altra guardia attraverso una radiolina. Zayn arriva verso di noi, non più di tre minuti dopo con un enorme sorriso sul viso. "Hey, sono felice che sei venuto. Harry ha detto di averti visto prima" dice.

"Si, un idiota stava infastidendomi e e Harry mi ha aiutato" dico arrossendo. Zayn si limita a sorridere dopo mi fa segno di seguirlo. Mi conduce in uno spogliatoio dove Liam sta parlando con Harry, un'espressione seria in viso, nel mentre Harry sta chiudendo il suo borsone. Zayn si schiarisce la gola e i ragazzi ci guardano.

 Harry si alza, ma inciampa in qualcosa e barcolla un po'. Sorrido alla sua dolcezza. Dio, sembra come quando ci siamo incontrarti la prima volta. Posso notare le sue guance arrossire. Liam urla, "Louis! Sono felice di vederti qui".

Sorrido, "ciao Liam"
Harry mi fissa. Posso sentire le mie guance arrossire, mentre Harry continua a fissarmi spudoratamente. Liam lo colpisce sul collo e lui sbatte gli occhi, uscendo dalla trance in cui era caduto.

"H-hey" dice un po' imbarazzato.

Afferro la mia borsa con entrambe le mani, strizzandola per il nervosismo, sorrido. "Devo andare, ma volevo darti le mie congratulazioni per essere passato alla finale". I suoi occhi si spalancano e arrossisce. 

"G-grazie" fa una pausa ""uhm, t- tu ehm..."borbotta "verrai alla finale" finalmente butta fuori.

Non dico nulla per un po', e il suo viso si spegne man mano che passano i secondi. Annuisco.
"Si"dico tranquillamente "ci sarò" sorrido. Reagisce positivamente alla mia risposta "bene".
E poi
L'incontro della finale.

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