Cap1

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Vedete quella donna appoggiata al muro in disparte con un bicchiere di vino in mano? Si quella con mille forcine in testa e lo sguardo perso. Ecco quella sono io, Emma Bertolini, e in quel momento ero completamente sopraffatta dagli eventi. Mi capirete: organizzare un matrimonio non è una passeggiata, ero ad un passo dall'esaurimento. No non è "il grande giorno" e non fatevi fregare da quello che dicono tutti, il giorno peggiore quello in cui tutti sono agitatissimi non è quello ma il giorno prima! Si perché è quello in cui ormai è tardi per rimediare agli errori organizzativi, alla scelta del vestito, ai posti a tavola o agli invitati. Quel giorno l'unica scelta che si può ancora fare è non sposarsi.

Dite che non è poco come scelta? Certo, peccato però che la scelta non spetti a me! Già, non ero io che stavo per sposarmi ma mia cugina. Io sono la testimone. Oh, ero così orgogliosa e così felice che avesse scelto me! Tra tutti i parenti e amici aveva scelto me. Quando me lo ha chiesto ho accettato e l'ho anche ringraziata. Che scema! Ma non posso incolparmi, non lo sapevo. Non fraintendetemi, sono contenta di averlo fatto per lei, le voglio bene e da qualche tempo ci siamo così avvicinate che la considero al pari di una sorella, ma è stato...un delirio.

Avete presente quel modo di dire "non si contraddice mai la sposa"? Infatti in pochi osano sfidarla e allora sapete cosa fanno quei codardi? Lo chiedono alla testimone. Mi hanno messa in mezzo per qualsiasi cosa. Chi era la scema che aveva dovuto informare Ilenia che la mimosa non era il fiore adatto per un matrimonio a luglio? Ovviamente io. Chi aveva dovuto dirle che suo padre aveva invitato i parenti di sesto grado dal Texas a dieci giorni dalle nozze e che dovevamo pensare noi al loro viaggio? Ovviamente io. Chi aveva dovuto farla ragionare quando aveva deciso che voleva fare il ricevimento in tenda in vetta al Gransasso a fine settembre? Neanche ve lo dico. Ma la notizia peggiore è stata informarla che giravano strani video sull'addio al celibato del suo futuro marito, Vittorio. Niente di troppo scandaloso considerato che ritraevano il classico futuro marito ubriaco, incapace di comporre una frase di senso compiuto, alle prese con un'aitante giovane fanciulla intenta a guadagnarsi il pane scuotendo le sue grazie. Chi pensate abbia salvato il matrimonio e il culo di Vittorio? Come ho fatto? Ve lo racconto.

Stavo scrivendo un capitolo della mia perennemente incompleta tesi a casa mia, a 230 km di distanza da L'Aquila, quando il telefono ha cominciato a trillare impazzito. La suoneria era quella del gruppo delle invitate all'addio al celibato di Ilenia che non avevo ancora cancellato, sembrava si fosse scatenato un bombardamento nel mio telefono. Intasato si spense e si riaccese da solo prima che potessi leggere. C'erano già 87 messaggi dopo neanche 5 minuti, cercavo di capire il senso del discorso ma la maggior parte erano insulti. Scorrendo riuscii a capire che erano rivolti ad un maschio poi, finalmente, ne individuai uno di Marta - Se prendo Vittorio lo cospargo di benzina e gli dò fuoco mentre dorme- "E addio capitolo per la tesi" pensai. Capii subito che era grave considerato che Marta è la sorella di Vittorio. Composi il suo numero e, aspettando che rispondesse, chiusi il computer e lo riposi nella sua indistruttibile borsa da viaggio.

- Dovevo ammazzarlo quando a quattro anni mi appiccicò una gomma tra i capelli! - Esordì Marta.

- Ok, ma ho bisogno di qualche spiegazione in più se devo essere complice di un omicidio. - Risposi senza ombra di sarcasmo nella voce. Marta era furiosa.

- Hai presente l'addio al celibato di mio fratello? Quello che si è concluso con la romantica serenata alla sposa? Quegli stupidi hanno fatto un video!- Urlava tanto che dovetti allontanare il telefono dall'orecchio.

- Ok Vittorio era un po' stonato ma mi pare un po' troppo poco per farlo fuori.- Cercai di scherzare ma lei non mi ascoltava, delirava.

- Lo ammazzo e con lui tutti quei stronzi dei suoi amici, tra cui anche mio marito! Emma non mi stai ascoltando!?-

Leave That Door!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora