Hope

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Mi addormentai con la stupida voce effemminata di Harry come sottofondo, non capivo se continuava a parlare con me o se aveva iniziato ad avere le sue quotidiane conversazioni con la parete della mia stanza.

Cose normali insomma, come sempre.

Mi alzai e stiracchiandomi andai giù in cucina a fare colazione.

«BUON NATALE» urlai trovando seduti a tavola Liam e Zayn con il cellulare in mano.
«shhhh, gli altri dormono»
«sticazzi è Natale»
«zitta babbana» mi rispose Zayn
«ma ragazzi OGGI È NATALE» continuavo urlando e fregandomene dell'orario.

Cioè era mezzogiorno, si dovevano pur svegliare quei rincoglioniti.

«ogni anno è Natale, non è niente di nuovo» disse Zayn con gli occhi puntati sullo schermo sempre acceso del suo cellulare.
Aprii la bocca e rimasi senza parole, mi andai a sedere poi vicino a Liamo e iniziai a girare il cucchiaino nella mia tazza di latte.

«tu che fai tanto il prete, non sei felice che siamo a Natale?»
«io sto festeggiando mentalmente, non urlo come te. Mica sono una scimmia»
Sgranai gli occhi e tornai a girare il cucchiaino nella mia tazza, poor people.

Dopo aver finito la mia colazione e dopo aver svegliato gli altri ragazzi in modi abbastanza delicati (come cantare a squarciagola canzoni Natalizie) mi preparai e velocemente fui sulla porta d'ingresso, pronta per tornare a casa mia.

Ormai non vedevo mia madre da 4 mesi, e se pensava mi fossi persa nel supermercato? Vabb.

Ero stanca di aspettare il gruppo in piedi, così mi buttai sul pavimento.

«che sfaticata che sei»
«SIETE TUTTI COSÌ LENTI»
«CI STAI ASPETTANDO QUI DA SOLO UN MINUTO»
«beh? Un minuto in piedi è altamente stancante» risposi a Zayn incrociando le mani al petto e chiudendo gli occhi arrabbiata.

Li raprii e lo trovai davanti a me a sistemarsi il ciuffo davanti cinque specchi di diversa grandezza, colore e spessore, mi avvicinai e mi specchiai anche io.

«HOPE CHE DIAMINE MI COMBINIII» mi urlò togliendo tutti gli specchi e nascondendoli da me. Aiut.
«mi specchio come ogni comune mortale»
«SI MA I MIEI SPECCHI SONO ABITUATI A RIFLETTERE LA MIA PERFETTA FIGURA, TU LI ROMPERAI TUTTI, UNO DOPO L'ALTRO. CAVOLO MA CI PENSI ALLE COSE PRIMA DI FARLE?»
«ma tu la mattina ti fai le canne?» certo che i suoi discorsi ti facevano veramente venir voglia di piangerti addosso.
«no no la mattina preferisco scolarmi una birra»
«ah.»

Chi non si scola almeno una birra la mattina?

Dopo un po' alle nostre spalle arrivò Raperonzolo con una mano fra i suoi adorabili capelli swish.
Tolse la mano, si piegò e fece muovere i suoi boccoli castani morbidosi e fantasticosi prima di qua e poi di là.

Ora glieli raso a zero e me li metto sulla mia testa.

Toccai i miei capelli annodati come se in tutti quelli anni di vita non fossero mai stati pettinati e tossicchiai facendo finta di niente.

Poi, con molta classe ed eleganza, dalle scale stava scendendo la queen della casa.

No ragazze, so che pensavate fossi io la suprema dominatrice della casa, ma quella sassy persona che stava pian piano arrivando verso di noi era riuscita a togliermi il posto mostrandomi solo il suo favoloso sorriso.

«hey» disse mostrando i suoi bellissimi occhi celesti.
Chi non vorrebbe vedere gli occhi di Tomlinson la mattina? Sono così.... Stanchi lol.

«ma ti sei messo il mascara?» chiese Harry fissandolo bene negli occhi
«si, sono più figo adesso»
«certamente, adesso però sembri una ragazzina»
«ma stai zitto che ho usato il tuo di mascara!» lo abbozzò Louis sorridendo soddisfatto.

Sarà anche un nano malefico, ma wow che personalità da sassy queen. Eccellente.

«io non me lo metto e poi sottolineo che quel mascara l'ho rubato due anni fa a Gemma per fare il bad boy»
«ti ho beccato almeno quattromilasettecentoventidue volte davanti allo specchio del bagno a mettertelo»
«ERANO SOLO DELLE PROVE» quei due continuavano a punzecchiarsi fra loro e io continuavo a ruotare gli occhi al cielo.

Yey, gli occhi fanno le capriole lol.

Zayn intanto si stava preparando un kebab.

Dopo un po' dalle scale scese Niall vestito da scozzese... Santoddio i problemi che affliggono questi poveri ragazzi sono infiniti e inspiegabili.

«OGGI HO DECISO DI VESTIRMI DA IRLANDESE»
«Niall quella è una gonna scozzese» fece notare Harry lasciando stare per poco la discussione con Louis.
«ma sei sicuro?»
«si»
«ma sei serio?»
«si»
«GIURA»
«...giuro»
«lol, bene allora sono vestito da irlazzese yup»

Se lui è contento così... Maron che degrado.
Scese poi Liam con le mani giunte e gli occhi chiusi seguito dagli altri quattro rincoglioniti che erano rimasti a dormire con noi.

Stranamente loro erano più normali del solito, tranne per Calum.

Lui aveva perennemente quella faccia da cinese piantata sulla sua faccia da cinese.

«okay, siamo pronti?» chiesi io notando il gruppo poco entusiasta.

MA CAZZO SIAMO A NATALE. SIATE FELICI PORCA ZOSPOLA.

Harry si allontanò un attimo dal gruppo senza rispondermi e tornò poco dopo con un sacco pieno di pacchi incartati e colorati.«Adesso si. Andiamo!» disse poi passandomi avanti.

Liam prese le chiavi della macchina parcheggiata nel garage e si mise al posto dell'autista, per una volta finalmente non mi sarebbero venuti conati di vomito a causa della scarsa bravura di Louis nello stare al volante.

Entrai in macchina al suo fianco e gli altri si incastrarono dietro.

«prima di partire, una piccola preghiera»
«casa mia è a 10 minuti da qui»
«prega in silenzio» roteai gli occhi e feci finta di pregare con quel coso al mio fianco e poi finalmente accese il motore.

Arrivammo poco dopo davanti casa mia, deglutii spaventata da ciò che avrebbe potuto dire mia madre e pian piano andai a suonare il campanello.

Dopo un po' qualcuno venne ad aprire.

«Hope! Eccoti finalmente! Lo hai preso il latte al supermercato?»
«devo averlo lasciato alla cassa» dissi sperando di non essere scoperta
«ah vabbeh non importa.» alzò lo sguardo e vide alle mie spalle i nove rincoglioniti.

«e questi sono i tuoi spasimanti?»
«COS NO» arrossì diventando un pomodoro e mi girai a gurdare i ragazzi.

Erano. Tutti. Su. Twitter. A. Scrivere.

«RAGAZZI DAI PRESENTATEVIIII» dissi loro dando una gomitata sui loro fianchi.
«oh, hey! C'è la connessione al WiFi qui?» chiese Michael, l'unico ad aver alzato lo sguardo da quel coso elettronico.

Stavo per sbattere la testa contro il muro.

Succede solo nelle ffDove le storie prendono vita. Scoprilo ora