"Non raccontavo mai del mio passato, né davo informazioni personali. Quei ricordi erano soltanto miei e sapevo che certe cose è meglio tenerle segrete."
(Nicholas Sparks, Ricordati di guardare la Luna)Draco passò tutto il pomerggio chiuso in camera sua. Pensò a come sarebbe stato trattato e a quanti l'avrebbero odiato, a come sarebbe riuscito a trovare la forza di riindossare la sua solita maschera di ghiaccio sembrando quello che era costretto a sembrare, essendo quello che era costretto ad essere. Erano pensieri stupidi questi.
<No. Tu sei Draco Malfoy. Un Malfoy. Un fedele servo del signore oscuro, tu non puoi...>
Ma ora stava seriamente iniziando a sentirsi male, così si fiondó in bagno e decise di lasciarsi andare, sfogandosi, promettendosi, per la medesima volta, che quella sarebbe stata l'ultima. Restò lì un'ora, le mani sul lavandino per sorreggersi e l'immagine di un mostro riflessa nello specchio di fronte a lui.
<Non puoi fare così. Calmati. Devi fare quello che dice. Tu devi fare quello che lui ti dice, Draco.>
Ma in realtà sapeva che qualcosa in lui non andava, che sciocchezza: tutto in lui non andava. Non avrebbe mai voluto essere un mostro, non avrebbe mai voluto nulla di tutto quello che ha contribuito a far accadere, ha solo cercato di restare vivo e di salvare le poche persone che era riuscito ad amare essendo ricambiato. L'unica persona, sua madre. La sola, l'unica a capirlo. Draco aveva conosciuto l'amore, l'amore di sua madre.
Furono proprio le urla di quest'ultima a farlo sobbalzare mentre era ormai ricurvo sul lavabo. Narcissa stava, per qualche ragione a lui sconosciuta, urlando. Il ragazzo prese immediatamente la bacchetta e scese di sotto, ma la scena che gli si presentò fu agghiacciante.
-Lucius lascialo in pace, ti prego! Ha il diritto di vivere la sua vita, di essere felice! Sei stato un burattino e hai costretto me e lui ad esserlo con te. Ora basta. Ti prego, Lucius. Basta.- Sbraitava la madre disperata ed in lacrime. Per Draco fu un colpo vederla così, lei, Narcissa Black in Malfoy, sempre composta ed impassibile.
-Lui deve farlo.- rispose, perfetta personificazione della calma, Lucius.
-Per chi? Per il Signore Oscuro? È morto! Harry Potter l'ha sconfitto. Tu vuoi una vendetta personale.. Lascia solo che Draco ne stia fuori ti prego. O..o.. io.. io informerò il Ministero, che ti rinchiuderà ad Azkaban all'istante.- concluse la donna assumendo un tono freddo e riconquistando, seppur in piccola dose, la sua caratteristica ed elegante compostezza.
-Mi spiace allora, Narcissa.- disse soltanto l'uomo, puntandole la bacchetta contro.
Draco fece per correre in aiuto della madre, per quanto aiuto avrebbe potuto darle, ma un elfo domestico lo trattenne con un incantesimo immobilizzante.
-Riky, No!- urlò il giovane, continuando a maledire l'elfo e agitarsi come un posseduto.
-Mi dispiace padrone, Riky lo fa per il bene di Draco Malfoy.-
Intanto Lucius aveva lanciato la peggiore delle tre maledizioni senza perdono. Era stato un incantesimo non vocale, un attimo. Buffo, come a volte in un attimo si possa porre fine a qualcosa, compresa una vita. Lo stesso tempo, se ci si pensa, che ci vuole per porne l'inizio.
Appena terminato l'effetto dell'incantesimo, Draco si catapultó sul corpo, oramai inerte, della madre. Ai piedi del suo assassino, che si allontanò pensieroso.
-Suvvia Draco. Non fare troppo tardi, domani hai scuola- furono le ultime parole che l'assassino di sua madre pronunciò quella notte, prima di sparire nella penombra della stanza; come un lupo che, compiuto il suo delitto, torna a rifugiarsi sulle sue colline buie.
Draco strinse i denti tentando disperatamente di reprimere i singhiozzi, era tutta colpa sua. Per la seconda volta, una coraggiosa e bellissima donna periva di fronte al suo sguardo impotente. La prima, aveva sofferto per poi salvarsi, ma la seconda non aveva avuto tale fortuna.
Narcissa Malfoy era morta.
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She.
Fanfiction"Ci saremo detti 'basta' altre mille volte, ma al primo sguardo saremo tornati sui nostri passi. Io con la mia rabbia, tu con i tuoi modi arroganti. Ci saremo ritrovati, riabbracciati, ribaciati, e avremo fatto l'amore di nuovo. Come sempre. Come se...