CAPITOLO XVIII

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"Se non avessi visto il Sole avrei sopportato l'ombra, ma la luce ha reso il mio deserto ancora più selvaggio."
(Emily Dickinson)

Risalire le tribune grifondoro era un'ardua impresa, soprattutto in giornate come quelle. Era infatti una serata fredda e turbolenta, il temporale scaturiva eleganti e luminose crepe nel cielo circostante il campo da Quidditch. Ma Hermione, per quanto avesse solo voglia di starsene tranquilla a leggere un libro riscaldata dal grande fuoco della Sala Comune, aveva promesso alla sua migliore amica che avrebbe assistito alla partita del secolo. Partita quella infatti determinante per i grifoni, che si trovavano solo di pochi punti sotto le serpi. Questi ultimi avevano la vittoria assicurata, ai ritrovò a calcolare Hermione, grazie alle grandiose abilità del nuovo cercatore verde-argento. Terence Higgs era uno studente del quinto anno, abilissimo ed agile cercatore, che avrva sostituito Draco Malfoy, il quale aveva abbandonato il Quidditch al suo sesto anno. Quando finalmente riuscì a farsi strada fra la folla e a raggiungere una postazione grossomodo elevata fra le tribune grifondoro che le permettesse di osservare bene i suoi due migliori amici ed il suo ragazzo. Al solo pensiero di quest'ultimo però, le si gelò il cuore. Pensò a quanto era stata vigliacca a non dirgli subito la verità riguardo i suoi veri sentimenti. E l'indomani, avrebbe dovuto spezzargli il cuore. Sì, l'indomani: voleva che giocasse tranquillo e si godesse la serata.

-Herm!- a distrarla dai suoi pensieri fu un alunno della sua casata, dalla voce si direbbe lo stesso Neville. Ma solo avvicinandosi Hermione poté accertarsene, tanta era l'intensità della tempesta.

-Ciao, Neville! Sono in ritardo?-

-No, i giocatori sono appena scesi in campo! Certo che, con questo tempo la partita si sarebbe dovuta annullare.-

La ragazza rispose con un semplice cenno del capo spostando la sua attenzione sul campo di gioco. I giocatori erano ancora schierati secondo le disposizioni iniziali e Madama Boom aveva appena decretato l'inizio della partita. Provò ad individuare Ronald e Ginny, ma niente. I giocatori di entrambe le squadre erano indistinguibili perché tutti bagnati fradici ed intenti a sfrecciare qua e là a velocità per nulla trascurabili. Individuò subito Harry invece, dato che lui e l'altro cercatore erano gli unici a sfrecciare in tutt'altra direzione alla ricerca del boccino. Osservó a lungo suddetto cercatore, questo le ricordava in qualche modo Malfoy. Persino alla grande intensità del temporale e al buio relativo del cielo serale oscurato dalle nubi, la ragazza aveva individuato i suoi capelli biondo cenere, quasi bianchi. Iniziò dunque a cercarlo con lo sguardo tra le tribune della casa avversaria, ma anch'esse erano troppo lontane per essere ben distinte ad occhio nudo attraverso la forte pioggia.

Un moto di preoccupazione le salì improvvisamente alla parte sinistra del petto, ricordò che Malfoy stava male e non si era ancora ripreso del tutto dalla sera precedente; pertanto una partita del genere sarebbe stata pericolosa ed imprudente. Tentò di rassicurarsi pensando che il cercatore serpeverde fosse Terence Higgs e che quindi doveva essersi sbalgliata, che il cacciatore serpeverde fosse Terence Higgs, ma presto una voce confermò i suoi timori.
-Ed ecco che i due cercatori sono sempre più vicini alla conquista del boccino d'oro! Ma.. che succede? Malfoy sembra star perdendo l'equilibrio.. oh! Draco Malfoy si sta sbilanciando troppo, deve fare maggiore attenzione! Ma ecco che il nostro Harry ha guadagnato terreno sul rivale!- annunciava a gran voce lo speaker, tenzando di sovrastare il frastuono della tempesta.

Ma Hermione era già andata in panico, cosa diavolo ci faceva Malfoy nel bel mezzo della partita se quella stessa mattina neanche si regeva in piedi?

E se cade? Potrebbe farsi male.. Oddio, e se si fa male davvero?!

Non si spiegava neanche il perché di tutte quelle paranoie, era preoccupata e basta. Poi, vedendolo perdere l'equilibrio e scendere in picchiata, il cuore le si fermò; riprese a battere solo quando la ragazza vide che il re delle serpi era riuscito a risalire sulla scopa e si avvicinava al suo migliore amico, intenzionato a continuare la partita.

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