cami

43 3 0
                                    

CAMILLA:

'una videochiamata da Lorenzo Fragola'

Il mio cellulare mi pregava di rispondere.

"Hei ciao"

"CAMI!! PICCOLAA"

"Hei... scu-"

"Ho bisogno di vederti, devo parlarti. Ora." Il suo tono era deciso, e inquietante.

"Ma ora sono a... Roseto... e... non posso tornare a Roma." Risposi guardandomi le scarpe.

"Sto arrivando Camilla" nessuno da chissà quanto tempo mi chiamava con il mio nome completo.

"Okay?" Continuò.

"Okay." Sorrisi.

Riattaccai la chiamata e gli scrissi dove mi trovavo.

Il cellulare vibrò per centoventi secondi.

'Ignazio Boschetto' avevo cambiato il suo nome dalla rubrica, avrei dovuto cancellarlo ma eliminarlo dalla rubrica avrebbe dovuto dire cambiare pagina e... cambiare pagina... in quel momento... non era il caso.

"Pronto?" Dissi a bassa voce.

"Ciao." La sua voce tremava. Rimanemmo in silenzio per tanto tempo.

"Scusa Camilla... sono stato uno stronzo, perdonami." Mi implorò, quasi. Sorrisi amaramente. "Lo sei ancora." E così chiusi la chiamata. Mi lasciai cadere per terra, scivolando lungo un vecchio muro in un vicolo nascosto dove attesi Lorenzo, che arrivò dopo un ora e mezzo.

Scese da un auto nera guidata dal padre che mi salutò con un cenno.

Gli corsi incontro fiondandomi fra le sue braccia. Era così, fottutamente attraente.

"Perchè sei scappata? Mi sei mancata..." Mi spostò i capelli dietro un orecchio mentre mi guardava negli occhi. Dio il suo sguardo.

"Ti amo. Due giorni mi sono bastati."

Avrei potuto baciarlo e confermare tutto.

Mi precedette.

Mi alzò il mento portandolo alla sua altezza e mi baciò. Un bacio lento, profondo, inesperto, stupendo.

Ma mancava qualcosa.

Chiamai al cellulare Hope. Dovevo scusarmi con lei.

"Hope... Dove sei?"

"A casa di Gianluca..."

"Posso venire a parlarti?"

"Sì..."

Mi feci accompagnare da Lorenzo dove indicato. Salii le scale. Sulla soglia c'era Ignazio. Mi prese i polsi e mi mise al muro.

"Dove sei stata tutto questo tempo?" Sorrise malizioso.

"Non ti interessa." Cercai di rimanere lucida, ma con i suoi occhi nei miei, le sue labbra rosse sulla mia guancia, la sua voce graffiata nel mio orecchio, le sue mani sulla mia pelle ipersensibile. Tutte quelle emozioni le ho provate solo la prima volta che ho visto, conosciuto Ignazio. Quelle emozioni che sono mancate nel bacio con Lorenzo.

Mi accorsi di amarlo ancora. Crollai sotto le sue mani.

Hope. Tornai lucida e andai a parlarle.

"Scusa. Sono stata una cretina. Non ti merito, perdonami."

Mi saltò al collo singhiozzando.

"Non ti lascerò mai più, giuro."

Lorenzo.

Tornai sotto. Lo vidi baciarsi con una ragazza, appassionatamente. Bastardo.

Decisi di lasciarlo perdere. Non ero abbastanza. Poco importava. Avevo di nuovo la mia famiglia.

Parlami di te || Il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora