Parlami di te || Il volo

camilla

Contattai Elaina che era ancora a scuola, ma come sempre con il cellulare tra le mani. Probabilmente mi rispose dal corridoio, la voce rimbombava e di conseguenza i suoi singhiozzi echeggiavano in un modo pauroso, ero spaventata per lei, perciò decisi di andarla a prendere personalmente. Entrai nell'atrio, firmai il permesso e salii le scale per andare nella sua classe. La vidi appoggiata al muro, con le gambe incrociate e le decine di fazzoletti tra di esse. Piangeva, era un altra persona... la portai a casa, chiamai Piero al posto suo in quanto era indisposta per quel tipo di chiamata. "pronto?" Io "Piero... sono Camilla... Elaina... lei..." Raccontai l'accaduto ma mi accorsi che da quando avevo detto che gli mancava non rispondeva, si sentivano rumori di cinghie, di rotelle... Dopo qualche minuto di silensio disse "alle dieco sono da lei" salutai e riattaccai. Accompagnai Elaina a sciacquarsi il viso, nero e rosso. Le feci indossare uno dei miei vestiti con dei pantaloni al ginocchio in tono rosso con l'abito. Tre ore in silensio, spezzato, finalmente  dal suono del campanello. Andai a rispondere  Piero, finalmente. Sali' le scale di corsa, mi abbraccio' frettolosamente cercando con lo sguardo la sua fidanzata. Gli feci cenno di andare nella camera da letto, e come sempre, con il sorriso stampato, andò da Elaina. La abbracciò, la baciò e dopo tantissimo tempo, finalmente rivedevo mia sorella felice e sorridente. Decisi di lasciarli soli, perciò decisi di andare in sala da pranzo. Avevo lasciato la porta dell'ingresso aperta, delle mani calde ma sudate mi abbracciarono la vita, delle labbra delicate mi sfiorarono la guancia... non potevano che essere di Ignazio, il mio amore, che avevo aspettato tanto, con ansia, e con pazienza. Lo baciai di istinto. Dopo vari minuti questa scena di romanticismo venne spezzata da Gianluca che inciampò sul tappetino della porta, cadde su Ignazio che, di conseguenza, cadde su di me. Era talmente bello... era irresistibile.