camilla

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Mi prese la mano e ne baciò le nocche, dolcemente, guardandomi. Non riuscii a reggere alla tentazione, lo baciai sull'angolo delle labbra. Per un attimo rimase scioccato, cominciarono a brillargli gli occho di uno strano, bellissimo desiderio. Annuii senza sapere a cosa andavo incontro. Mi leggeva nel pensiero... era tutto talmente fiabesco, meravigliosamente perfetto... "vieni con me... ti porto dove non c'e' luna, non c'è sole, solo io e te..." Accettai, gli strinsi la mano, presi un coprispalle e sgattaiolammo fuori, allontanandoci da Gianluca, Hope, Piero ed Elaina. Spensi il cellulare così come fece il mio unico, grande, amore. Ci avviammo per la strada della stazione a tre buoni chilometri da noi. Ero abituata a camminare molto per cui la fatica su di me si riflettè molto meno che su Ignazio che arrivò sfinito. Con il suo delizioso, leggero accento siciliano "ma non potevamo restare a casa tua a baciarci?" disse ansimando con il poco fiato che gli rimaneva. Tentando di copiarlo invano "puoi sempre farlo qui" mi morsi involontariamente il labbro inferiore; Ignazio posò il suo indice sul labbro togliendolo dalla morsa dei miei denti. "non farlo più ti prego... non ti resisto sennò... dovrei baciarti sempre.." d'istinto lo baciai, posando le mani nei suoi capelli lisci e castani, contemporaneamente lui posò sui miei fianchi le sue grandi ma delicate mani, mi strinse forte, solo allora mi resi conto di ciò che avevo e non intendevo lasciarlo sfuggire.

Parlami di te || Il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora