CAMI:

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Mi presentò Chiara, Nek, Francesca Michielin... mi sembrava un sogno.

"Userai il mio cellulare per riprendere e fotografare." Annuii energicamente, forse un po' troppo.

Scesi le scale e mi posizionai tra le transenne ed il palco.

Avevano provato così tante volte che avevo imparato le scene a memoria. L'atmosfera si scaldò, non appena si videro centinaia di ragazze e ragazzi correre per le parterre.

Mi voltai verso il palco e cominciai a scattare foto al contrario.

Il concerto cominciò.

Sullo schermo passavano le immagini delle fan con i biglietti dei cinema per questo evento trasmesso in diretta. C'ero anche io.

Il mio cuore perse un battito.

Ma ne perse un altro quando, alle mie spalle notai Ignazio.

Lo ignorai, continuando a riprendere e a spostarmi. Era visibilmente irritato.

Come minimo.

"Who Am I?" fu il colpo di grazia per le mie emozioni. Cominciarono a scendere lacrime sul mio sorriso, rigandomi le guance, le gambe che tremavano, lo stomaco che si annodava, la testa che girava... solo quella canzone, solo lui mi aveva fatto provare quelle sensazioni fino ad allora, e gliene ero eternamente grata.

Stoppai la ripresa per paura che due ore di lavoro venissero buttate all'aria come foglie in autunno.

Aspettai che il Palasport si svuotò prima di risalire sul palco e di essere fermata da lui.

"Sparisci dalla mia vita." Chiarii voltandomi. "Ascoltami, io.." tentò di parlare. "Non ti voglio sentire. Mai più. Vattene. Basta. Dimenticami." Mi sciolsi dalla sua presa.

"MA MI VUOI ASCOLTARE?"

"NO."

"IO TI AMO. E SI', LO AMMETTO, SONO GELOSO, SONO FOTTUTAMENTE GELOSO DI TE."

"Ma va va.. vedi dove devi andare e stammi lontano, d'ora in poi." Lo lasciai allibito. Dopo qualche minuto mi sentii in colpa per quelle parole. Mi appoggiai al muro, sedendomi a terra. Lorenzo era nello spogliatoio a cambiarsi. Iniziai a piangere, chiunque mi sarebbe passato davanti avrebbe pensato che fossi una ragazza emotivamente disturbata ma in quel momento mi rimbalzava davvero questo pensiero.

"Camilla"Ancora Ignazio.

Mi alzai di scatto. "COSA DELLE PAROLE 'SPARISCI DALLA MIA VITA' NON TI E' CHIARO?" Lo urlai talmente forte da far girare anche i tecnici che stavano smontando le attrezzature. "NON ALZARE LA VOCE CON ME RAGAZZA." "PERCHE' ALTRIMENTI COSA FAI? EH?" Mi tirò un schiaffo sulla guancia.

"Non mi meriti, piccola stupida viziata." Ogni sua parola era una coltellata nel cuore. Si girò e se ne andò senza dire altra parola.

Cercai Lorenzo dappertutto, disperata. Lo trovai con il cellulare in mano fuori dal palazzetto.

"Eccoti, finalmente." Tirai un sospiro di sollievo

Lo abbracciai e mi sedetti accanto a lui.

"Cosa è successo? Cosa hai fatto alla guancia?"

E di nuovo, davanti ai miei occhi, mentre raccontavo, vedevo scorrere le immagini dei momenti più belli della mia vita con Ignazio.

Parlami di te || Il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora