Hope

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Ero in salotto con Gianluca, avevamo stampe, calcolatrici, blocchetti di fogli e due computer sul tavolo in marmo grigiastro.
Stavamo organizzando il nostro matrimonio.
Afferrai il cellulare e scrissi a Camilla.
"#sistah🌸
Potreste venire tutti qui, compresi El e Piero? Dovremmo parlarvi di una cosa importante."
Scrissi vaga.
Poi afferrai una mano di Gian, contro la quale poggiai una tempia.
-sono stancaa!-
Mi lamentai, piagnucolando, tentavo di imitare una bambina esausta.
Gian sorrise divertito, posando un bacio sulla mia fronte.
-Stanca anche per le coccole?-
Chiese lui, fintamente stizzito.
Io sgranai gli occhioni, sporgendo il labbro inferiore.
-coccole!-
Esultai felice.
Mi prese in braccio a mo' di sposa e, ridacchiando, mi stese sul divano, buttandosi su di me.
Risi anch'io, teneramente, mentre lui mi faceva le pernacchie sul pancino.
Amavo quando mi trattava da bambina, e lui ne era perfettamente consapevole.
Mi contorcevo sul divano, ridendo per il formicolio che mi provocavano le sue labbra e la sua barba di tre giorni.
Poi mi si stese accanto ed io cessai di ridere.
Mi avvicinò a sè posandomi un bacio sulle labbra.
-ora riposa...-
Mi disse con premura, inspirando sul mio collo.  

Parlami di te || Il voloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora