"È solo una mia paranoia?"

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Pov's Chiara
Scesi. Quando arrivai erano già tutti e tre seduti al tavolo ad aspettarmi. Capì subito che c'era qualcosa che non andava.
Qualcosa che non avevo calcolato. Salutai tutti e mi sedetti. Ignazio continuava a guardarmi con la coda dell'occhio con sguardo complice; Gianluca cercava in tutti modi di non alludere a Piero; ma lui poi come sapeva di Piero? Scharon sembrava quasi dispiaciuta e un po' contrariata. Ero al centro di quella pazza colazione. Ma la cosa non era per niente piacevole. Ero arrivata da circa 10 minuti quando mi alzai con la scusa di avere scordato una cosa in camera. Avevo tutti i loro sguardi addosso. Volevo scappare da quella sensazione di disagio. Ero arrabbiata. Non so con chi, forse con Ignazio, o con Piero, o semplicemente con me stessa. Ero fuori dalla porta della camera di Piero. Non sapevo se entrare, bussare, andarmene o aspettare. Decisi di bussare. Aspettai un po' ma lui non aprì. Avevo ancora la chiave, quindi decisi di entrare. Aprì piano la porta e mi intrufolai dentro. In camera non c'era  nessuno. Lo chiamai. Nessuna risposta. Sentì  un rumore d'acqua. Pensai che si stesse  lavando e andai verso il bagno. Fuori dalla porta c'era un tacco. Quello però non era mio.
Nessun' altra donna avrebbe dovuto essere lì.

Pov's Piero
Quando mi svegliai mi sentivo strano. Avevo un forte mal di testa. Guardai il cellulare. Chiara mi aveva risposto: sì, adesso si.
Cosa voleva dire "adesso sì"? Cominciai a pensare che davvero potesse esserci qualche tradimento in corso. L'avevo ancora salvata come "Amore mio❤️".
Mi sentì una merda. Se mi aveva tradito aveva fatto bene. L'avevo lasciata sola. L'avevo praticamente abbandonata. Guardai l'orologio. 8:43. Non avevo per niente voglia di scendere. Non volevo vedere Ignazio. Ma io non potevo non vederlo. Facevamo parte di un gruppo. Il nostro rapporto non poteva cambiare. Non doveva cambiare.
Bussarono alla porta. Aprì . Era Scharon. Il suo sorriso mi rallegrò. Adoravo quella ragazza. Aveva la capacità di farsi amare solo con un semplice sorriso. Aveva una borsa con vestiti e scarpe. Indossava un vestito appena sopra il ginocchio e un paio di scarpe nere. Pensai che era il classico look di Chiara. Mi mancava, avevo deciso. La feci entrare. Mi chiese dove fosse Chiara e intanto cominciò a tirar fuori le scarpe dalla borsa. Voleva scegliere con lei cosa mettere quella sera. Lo facevano sempre insieme. Mi lasciai cadere sul letto. Ricordare che c'eravamo quasi lasciati faceva male.
In quel momento pensai: ma perché le ho chiesto questa pausa? Io so di amarla. Ma c'era sempre di mezzo lei, l'altro mio amore. Mi trovavo tra due fuochi.
Scharon si sedette di fianco a me.
Scharon: cosa è successo? Stai bene?
Piero: le ho chiesto una pausa. Non volevo, solo che sono stato costretto.
Scharon: non capisco. Spiegati meglio.
Piero: allora, non so se lei te lo ha raccontato, ma il nostro rapporto ultimamente non andava a gonfie vele. Forse per il fatto che lei è ancora vergine e io non oso chiedergli di perdere la sua verginità con me.
Scharon : No no, aspetta! Cosa?? Lei è vergine?? Dopo tre mesi e mezzo che sta con un ragazzo come te, lei è ancora vergine?
Piero: Conoscendo la sua timidezza lei non oserebbe mai chiedermi di fare l'amore. Non prenderebbe mai l'iniziativa. In tutto questo tempo non ho mai avuto l'occasione di provarci. Non era mai il momento giusto. Ci amiamo ma quando eravamo soli stavamo insieme solo per coccolarci e per poter passare insieme più tempo possibile. Ma secondo me lei si aspettava di più dal nostro rapporto.
Io stranamente dal solito, ho voglia, ma non ne ho bisogno. Poter stare vicino a lei mi basta. Lei era diventata la cosa essenziale.
Scharon: E ora? Cosa è successo?
Piero: ho paura di non amarla più. Ora che non è qui mi manca, ma da quando siamo partiti quando stavo con lei era come se mi mancasse qualcosa. Così gli ho chiesto una pausa di riflessione.
Scharon: non sarebbe stato più semplice parlarle?
Piero: non potevo dirle che forse mi sono innamorato di un'altra!
Stavo quasi gridando, non so neanche io perché.
Scharon : No, ti prego! Non dirmi che l'hai tradita!
Piero: no, no! Non l'avrei mai fatto! Solo che temo di amare anche un'altra. Mi faccio schifo.
Scharon: ma cosa dici. Non fai schifo, solo non riesci a capire cosa dice il tuo cuore.
Piero: voglio solo essere felice...
Mi abbracciò forte. Se solo avesse saputo di chi mi ero innamorato...
Ricevette un messaggio.
Scharon: devo andare. Ci vediamo dopo.
Prese le sue cose e se ne andò. Prima di chiudere la porta mi sorrise ancora:
Scharon: si risolverà tutto.

Ci misi un po' prima di alzarmi ed entrare in doccia. Non avevo per niente voglia di scendere. Rimasi per un bel po' sotto l'acqua. Mi aiutava a pensare, a rilassarmi. Ad un certo punto, all'improvviso, la porta si spalancò. Subito chiusi L'acqua e apri il box doccia. E lì c'era lei. Bellissima come sempre. Col suo vestito corto rosa confetto. Con quegli occhi così profondi che non riesci più smettere di guardare. Ci fissammo a lungo. Poi il suo sguardo si abbassò, fisso là. Divenne rossa, era in imbarazzo. Presi un asciugamano e me lo misi intorno alla vita. Era ancora più bella quando arrossiva. Volevo andare lì e baciarla, ma non potevo. Il mio orgoglio mi fermava.
Piero: che ci fai qui? Pensavo che saresti passata questo pomeriggio.
Chiara: veramente, volevo prendere solo alcune cose.
Piero: in bagno?
Chiara: no, solo che ho visto la scarpa e pensavo ci fosse qualcuno.
Agitazione in salita.
Piero: ah, la scarpa. Sì, è  di Scharon. Deve averla lasciata quando è venuta prima a parlarti. Lei non sapeva niente ed è passata. Aveva il cambio per questa sera e deve averla scordata.
Chiara: questa sera? Che c'è questa sera?
Piero: oh, doveva essere una sorpresa, ma dato che sei qui... Dovete andare tu, lei e Gianluca in un posto. Non posso dire altro.
Chiara: e... Tu e Ignazio non venite?
Piero: la sorpresa è per te, loro vengono come accompagnatori, poi se ne vanno.
Chiara: ok
Ci guardammo ancora per un'infinità di tempo.
Chiara: allora prendo le mie cose e vado.
Piero: e dove dormirai stanotte?
Chiara: oh, non è un problema, ha detto Ignazio che posso dormire di là con lui.
Piero: ah okay, allora a dopo.
Cazzo! Lo sapevo.
Finito di prepararmi, decisi di andare giù anch'io per parlare con Ignazio.

Pov's Scharon
Alla mattina mi svegliai con il sorriso stampato in faccia e Gianluca di fianco a me. Lui stava ancora dormendo. Mi misi a guardarlo. Rimasi così per non so quanto tempo. Quando aprì gli occhi e vide che lo fissavo, mi sorrise e mi baciò. Ci preparammo per scendere. Mentre lui faceva la doccia, decisi di andare da Chiara per decidere cosa mettere quella sera, come facevamo sempre. Le avevo organizzato un uscita con Alessia, la sua amica ballerina; non la vedeva da più di un anno. Avevo già parlato con Alessia. Dopo lo spettacolo a teatro, si sarebbero fatte una bella uscita loro due, sicuramente in qualche pub. Quando entrai in camera sua e cominciai a tirar fuori le mie cose, Piero cadde  sul letto e quasi si mise a piangere. Aveva chiesto una pausa a Chiara! E, rivelazione scioccante, lei era ancora vergine! Non l'avrei mai detto. Ero sconvolta. Cercai di consolarlo e mi disse che amava un'altra. Fu un colpo al cuore per me. Continuai a domandarmi chi fosse quest'altra. Quando tornai in camera raccontai tutto a Gianluca, che ci rimasi male. Non pensava che Piero fosse il tipo da lasciare così una ragazza. Scendemmo ad aspettare gli altri. Arrivò Ignazio, e Gianluca, da brava comare, cominciò a spettegolare. Sfortuna sua, Ignazio sapeva tutto. Chiara aveva "dormito" con lui. Un'altra rivelazione shock.
Poi arrivò lei e cadde un silenzio di tomba. Dopo un po si alzò e sparì su per le scale. Ignazio e Gianluca scoppiarono a ridere.
Gianluca: dovevi vedere la faccia che hai fatto quando si è seduta, Igna!
Ignazio: te taci va.
Scharon : Ragazzi, pensate che lei e Piero si rimetteranno insieme?
Ignazio: a me lei sembrava distrutta ieri sera, e anche adesso non mi sembrava sprizzare gioia da tutti pori.

Lei ritornò quasi subito, con un'espressione un po' imbarazzata. Chissà dove cavolo era andata.
Chiara: allora, quando volevi parlarmi di stasera?
Scharon: te lo ha detto Piero, vero? Dobbiamo decidere cosa mettere, ma dove andiamo è una sorpresa.
Chiara: sai che le tue sorprese mi preoccupano.
Scharon: Piero doveva venire con te, ma dopo quello che è successo...
Gianluca mi tirò una gomitata.
Chiara: tranquillo, primo poi ne dovremo parlare.
Ignazio: forse sarebbe meglio se per un po' di tempo non stiate attaccati, perché che senso ha se vi vedete da soli in camera vostra? Ti ha chiesto questa pausa per capire se dovete stare ancora insieme, se mi mancate. Quindi non dovreste vedervi.
Come se non avesse parlato: Piero si sedette di fianco a lui qualche attimo dopo. Quando si dice "il destino"...

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