CAPITOLO 9

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Dopo circa due ore sono arrivata finalmente. Esco dall'aeroporto e il profumo di Londra mi invade le narici. Londra è talmente bella, n'è sono innamorata da quando ero piccola ed era un mio sogno. Ora posso dire che il sogno si è realizzato finalmente. Fermo un taxi e carico i miei bagagli. Nel portare un bagaglio però mi scontro con un ragazzo. La valigia cadendo si apre facendo fuoriuscire i miei abiti. Sono talmente furiosa che picchierei il coglione che me l'ha fatta cadere.

<<Emerrito coglione vuoi stare attento!>>

Appena mi volto mi imbatto in due occhi color del mare.

<< Ah sarei io il coglione! Sei tu quella che non guarda dove mette i piedi sei una fottuta sfigata>>

Ho fatto un corso di inglese quindi so quello che mi sta urlando contro, e non mi piace affatto. Ha superato i limiti chiamandomi sfigata. Mi alzo furiosamente e gli vado incontro.

<<Sfigata lo vai a dire a qualcun'altra Ok? Non mi conosci nemmeno non giudicarmi è chiaro?>> gli urlo contro puntandogli un dito contro.

<<Meglio che me ne vada>>

<<No tu ora mi aiuti a sistemare questo macello>>

<<Non ci penso nemmeno sbrigatela da sola acidella>>

Non posso crederci che appena arrivata già mi debba imbattere contro certa gente. Chi si crede di essere, quello è solo uno stupido, coglione. Raccolgo i miei vestiti e mi reco nel taxi.

Arrivata a casa, la apro e non posso credere ai miei occhi. Anche se è piccola mi piace moltissimo è davvero accogliente. Ha tutto quello che mi serve. Decido di andare a fare una doccia calda per poi imbattermi per le vie londinesi.

Esco di casa per fare una passeggiata e cercare un lavoro. Guardo per i negozi per vedere se qualcuno cerca una commessa o robe varie. Mi ritrovo davanti un negozio di scarpe e decido di entrare. Mi reco dalla commessa per dargli una copia del mio curriculum.

<<Salve cerca qualcosa?>> Mi chiede una ragazza con i capelli biondi e occhi color nutella, la commessa.

<<Si sto cercando lavoro, questo è il mio curriculum.>>

<<Appena approdata a Londra?>>

<<Si>>

<<Beh allora ti auguro buona fortuna. Ora vado a consegnare questo al mio capo>> mi dice con tono dolce.

<<Si>>

Dopo cinque minuti di attesa si presenta a me un uomo sulla cinquantina, mi fa segno di entrare nel suo ufficio.

<<So che stai cercando lavoro signorina>>

<<Si signore.>>

<<Bene a noi ci serve una commessa perché solo Jen non c'è la fa. Allora ti do una settimana di prova per vedere cosa sai fare, Se sarai brava ti assumo senno ti licenzio>>

<<Non la deluderò>>

<<Bene allora ti aspetto lunedì per la settimana di prova>>

<<Certo>>

Esco dal negozio dopo aver salutato Jen. Sono così felice che dopo 3 ore di cammino per le strade londinesi in cerca di lavoro ci sia riuscita.

Con il sorriso sulle labbra mi reco a casa mia e dopo aver cenato mi addormento.

U8


UN AMORE PERDUTO E RITROVATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora