Polo Nord-Jack

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Hey,
Dopo lo scontro con la bell... Isabelle, mi diressi in camera mia per recuperare la valigia, appena finito di pranzare sarei ritornato al Polo Nord.
-Pronto per viaggio?- mi chiese Nord con il suo accento russo, era vestito con un maglione rosso pieno di renne messe in fila indiana, dei pantaloni neri e delle scarde grandi quanto quelle di un clown
-Prontissimo- gli risposi irritato
-Qualcosa non va Jack?- mi domandò sedendosi al comando della slitta scarlatta
-Non ne voglio parlare- gli dissi secco.
Passai buona parte del viaggio dormendo, ma qualche volta mi lanciavo in volo e cercavo di stare dietro alla slitta
-Non raggiungerai mai me e slitta!- rideva Nord mentre spronava le renne appena vide che lo stavo raggiungendo
-Così tu credi nonnetto!- lo provocai mentre lo superavo
-Nonnetto?! Jack tu non essere bambino, quindi io uccide te se mi richiami così!-
-Uh quanta violenza! Non eri l'uomo della bontà e del latte e biscotti?-
-Ricorda che anche le cose più belle possono diventare un incubo- in quel momento mo sedetti sulla slitta a riflettere, la corsa mi aveva sfinito.
Arrivammo al Quartier Generale dopo una mezz'ora di viaggio.
Dentolina e Sandy mi stavano aspettando fuori, Calmoniglio probabilmente era dentro al caldo, non si sarebbe mai preso un raffreddore per me.
-Jack! Ciao! Ci sei mancato un sacco!- mi salutò Dentolina abbracciandomi non appena scesi dalla slitta. Sandy, invece creava delle immagini sulla sua testa con la sua sabbia d'orata; mi salutava con la figura di una mano che si muoveva.
-Ciao anche a te amico!- ci battemmo il pugno e entrammo nell'edificio.
Come sempre gli yety davano un'ultima sistemata ai regali, fra pochi giorni sarebbe arrivata la vigilia di Natale e non avevano tempo da perdere.
Gli elfi, come al solito, oziavano e masticavano biscotti per poi sputarli nel piatto da cui li avevano presi, altrimenti il loro padrone sarebbe rimasto a bocca asciutta.
-Fiocco di neve!- salutò Calmoniglio, in quel momento uno yeti si fece avanti -Non tu Fiocco di neve. Lui!- disse indicandomi il coniglietto di Pasqua
-Canguro! Era tanto che non ci vedevamo! Non mi sei mancato, per niente!- gli risposi
-Manco tu! Che magnifica coincidenza!-
-Bene, ora basta. Jack poggia roba, camera tua essere stata sistemata da elfi altra sera- disse Nord con il suo accento nordico
-Vado- uscii dalla stanza e mi diressi verso la mia camera attraversando il corridoio, dovevo stare attento a non farmi colpire dai gioccattoli volanti.
Entrai in camera, era come l'avevo lasciata l'ultima volta, mi lanciai e mi addormentai.
Sognai di avere un appuntamento con Elsa, ma lei si trasformava in Isabelle e viceversa. È stato abbastanza inquietante! Dov'era Sandy quando serviva?

Il diario segreto di Jelsa 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora