(Non so come chiamare questo capitolo)-Jack

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Hey,
Mi svegliai presto, presi il telefono pronto per scrivere un messaggio di buongiorno a Elsa, poi mi ricordai ciò che era successo il giorno prima, ammutolii e lanciai il telefono sul pavimento con tanta violenza da svegliare Hicc
-Stai facendo le prove per spaccare i piatti il giorno del tuo matrimonio?- disse il mio migliore amico con voce assonnata
-Sì, credo che il prossimo telefono lo lancerò sulla tua testa-
-Abbiamo un Jack pieno di rancore stamattina-
-Probabile- gli passai la busta che mi era arrivata ieri da parte di Elsa
-La ragazza è arrabbiata- disse Hicc dopo aver letto la lettera
-Oh se lo è! Non vedo l'ora che Merida scopra la verità!-
-Se scopre la verità, di certo non mi invierà un semplice bigliettino-
-Sappi che verrò al tuo funerale- gli dissi entrando in bagno
-Per le vacanze dove vai?- mi chiese Eugene in corridoio mentre ci dirigevamo al bar con tutti i ragazzi e Merida
-Credo il solito- gli risposi
-Ah si... aiuti Babbo Natale e fai nevicare. È una delle cose più strane che abbia mai detto. Un giorno me lo devi presentare!- disse Hicc tenendo per mano Merida
-E tu, Kristoff?- domandò Hicc
-Andrò a casa dai troll e passerò le vacanze con Anna-
-Hiccup, cosa farai?- chiese Merida felicemente
-Addestrerò draghi e farò gare-
-Stai attento, non voglio una frittata di Hiccup- lo avvertì Merida
-Nessuno la vorrebbe una frittata del genere!- scherzò Eugene
-Jack, ehi! Stai bene? Sembri triste- mi chiese Merida preoccupata
-No, stavo solo pensando- le risposi facendo la mia peggiore interpretazione di una persona felice. Eravamo arrivati al bar. Vidi di sfuggita Elsa, era diversa, i suoi occhi! Perché si era messa le lenti a contatto marroni? Mi passò affianco, riuscii a sentire l'odore dei suoi capelli, lavanda e arancia
-Ma che le è preso?- chiese Punzie a Anna
-Non ne ho idea. È da ieri sera così. Quando sono rientrata in camera per cambiarmi per il ballo l'ho trovata piangendo sul letto. E ha continuato fino al mio ritorno, era distrutta!- le rispose Anna. A quelle parole mi sentii in colpa.
-Tu ne sai niente Jack?- mi domandò Punzie appena ci sistemammo in un tavolo
-No, non ne ho idea- le risposi con voce assente
-Come mai non sei venuto ieri al ballo?- mi chiese Kristoff
-Grazie per l'interrogatorio, ma per oggi passo- dissi scocciato alzandomi e uscendo dalla stanza. Ero così arrabbiato che diedi un colpo a Isabelle e le feci cadere il vassoio a terra
-Oh scusa. Non volevo- le dissi piegandomi per aiutarla a raccogliere tutto
-Normalmente nessuno fa cadere il vassoio con la propria colazione a terra-
-Giusto! Tieni, dovrebbe essere l'ultimo. Ripagherò tutto- le diedi un pezzo di tazza rotta
-Grazie, ma non c'é bisogno- mi sorrise, non mi ero mai accorto quanto fosse gentile. Per un attimo i nostri sguardi si incrociarono, i suoi occhi neri erano profondi come il mare.
-Ora dovrei andare- le dissi senza smettere di guardarle gli occhi
-Io, invece devo andare a mettere questa roba in cucina, c-ciao Jack- mi annunciò mantenendo il contatto visivo
-Ciao Isabelle- la salutai e mi diressi in corridoio pensando a lei, Isabelle.
"Cosa mi sta succedendo!? Io amo Elsa! Non posso permettermi di innamorarmi! Io amo Elsa e solo lei!" Cercai di convincermi mentre recuperavo le valigie per ritornare al polo Nord

Spazio for me
Buon capodanno a todos!

Il diario segreto di Jelsa 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora