Capodanno-Elsa

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Spazio for me
Sorry! Lo so, lo so. Questo periodo è stato un pò schifo. Ha fatto fare la pupu al cane stitico (cit. by mia migliore amica). Ero piena di verifiche e compiti, non riuscivo a postare, poi mi sono fissata con le serie tv. Perdonatemi. Sabato posterò la parte di Jack

Caro diario,
Eravamo arrivate, dopo ore di viaggio, a casa di Hans.
Bussammo alla porta del castello, da fuori era grigio, possente, aveva sette navate, quella frontale era la più alta, il portone era in legno massiccio.
-Guarda chi si vede! Ciao dolcezze!- disse Hans invitandoci ad entrare con un gesto della mano.
-Ciao- lo salutò freddamente Merida -Spero vi divertiate, questa sera ha tante sorprese in servo per voi due, soprattutto per te, Merida. Buona serata- si allontanò da noi.
-Che cosa intendeva con "tante sorprese"?- mi chiese Mer
-Non lo so- le mentii, purtroppo un pensiero mi stava tormentando da quando erano arrivate, "E se Hiccup e Astrid venissero nella loro versione fidanzatini?" mi domandavo a ogni passo mentre osservavo tutti gli invitati sperando di non vedere i due amanti.
-Elsa! Ciao!- mi salutò una voce, mi girai
-Isabelle, come stai?- le chiesi. Eravamo diventate amiche da un pò di tempo, era carina e simpatica, sembrava una ragazza perfetta
-Sto benissimo! Vieni ti voglio far conoscere alcuni miei amici!- mi prese il braccio e mi trascinò nella folla -Loro sono Camille, Beck e Meredith!- disse indicandomi tre ragazzi
-Piacere Elsa- mi presentai imbarazzata
-Sei di Arendelle, giusto?- mi chiese Beck
-Sì, sono nella linea di successione al trono-
-Una principessa! Wow-
-Tu da dove vieni?-
-Cofille, sono un principe a cui non spetta il trono. Sono il fratello di Isabelle, lei è la più piccola in famiglia. Sinceramente preferisco la mia situazione alla tua, non voglio avere troppe responsabilità da adulto-
Continuammo a parlare, poi senza rendermene conto si erano fatte le 23:30, andai a cercare Merida. Quel castello era enorme, in più era pieno di ragazzi, buona parte ubriachi, cercai in tutte le stanze, ma non riuscivo a trovarla. "Se è andata via?" mi chiesi mentre percorrevo il corridoio, aprivo tutte le porte, purtroppo qualche volta beccai gente che si sbaciucchiava. Continuai a cercare per il castello, entrai addirittura in cucina.
-Elsa! Dove eri? Sei scappata. Ti ho fatto qualcosa?- mi domandò preoccupato Beck
-No, stai tranquillo. Sto cercando Merida, alta, chioma riccia e rossa, occhi blu-
-Ah sì, l'ho vista prima, stava andando in giardino-
Corsi verso la porta con dietro Beck. Cominciò il conto alla rovescia 10...9...8, mi diressi verso il roseto, 5...4, non c'era! Corsi a vedere nell'entrata del labirinto di siepi, 3...2...1.
Il tempo si fermò, Beck mi prese il braccio e mi portò difronte a lui e mi baciò. Diamine! Appena ci staccammo corsi via, cosa cavolo stava succedendo? Io amo Jack, non me ne frega niente di Beck! Mi odiavo per il fatto che mi fosse piaciuto, mi mancava qualcuno che mi baciasse veramente per amore.
Finalmente la trovai, si girò verso di me aveva le lacrime agli occhi
-Tu lo sapevi?- mi chiese con voce spezzata la mia migliore amica. Dietro di lei Astrid e Hiccup si tenevano per mano, "porca lalla!" pensai
-Merida, io te lo volevo dire, ma loro mi hanno costretta!- le dissi con gli occhi che iniziavano a pizzicare
-Tu lo sapevi e non me lo hai detto!- urlò -Tu lo sapevi e non me lo hai detto- bisbigliò -Tutti i pezzi si incastrano! Tu e Jack vi siete mollati per questo!- si voltò a guardare gli altri due -Voi due siete gli esseri più egoisti che abbia mai visto!- continuò piangendo -E sai la cosa che mi fa indiavolare di più Hiccup?- gli chiese isterica
-No- mormorò lui, nei suoi occhi si leggeva il rimorso
-La cosa che mi fa imbestialire è che io ti amo ancora nonostante tutto! Ma ciò non significa che ti perdonerò!-
-Mi dispiace- bisbigliò affranto
-Ti dispiace? Senti! Gli dispiace! Di cosa? Del fatto che lo abbia scoperto o del fatto di essere venuto alla festa e di avermi mentito?-
-Di averti fatto soffrire-
-Sai Hiccup... te lo dico apertamente: vaffanculo!- corse via piangendo, non capivo se dalla rabbia o dalla tristezza.
-Prima o poi doveva scoprirlo- disse una voce alle mie spalle, era Hans
-Tu sapevi che saremmo venuti! Tutti quanti! Avevi pianificato tutto!- gli urlai contro
-Certo tesoruccio, cosa credi che sia stata, una stupida coincidenza?- ribattè accarezzandomi la guancia.
Persi il controllo.

Il diario segreto di Jelsa 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora