Natale-Elsa

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Caro diario,
I giorni precedenti al Natale li passai a leggere, scrivere, ascoltare musica e a guardare film. Anna durante queste giornate usciva con Punzie, Eugene e Kristoff, mi chiedevano di andare con loro ma mi sarei sentita sola, insomma tutte coppiette e poi c'ero io da sola, sarebbe stato troppo deprimente.
Merida mi telefonava, non le ho mai risposto. Non riuscivo a parlarle, ogni volta che guardavo il suo nome nello schermo del telefono mi compariva l'immagine di Hiccup e Astrid mentre si baciavano.
Arrivò la vigilia di Natale e purtroppo in quel giorno non potevo rinchiudermi nella mia stanza.
-Buongiorno!- salutò Anna a tutta la famiglia con un bacio sulla guancia. Lei sarebbe andata a pranzo da Kristoff e dai troll, io dovevo andare da Jack, ma con la nostra rottura non pensavo fosse il caso e credo che non lo pensasse neanche lui.
-Ciao, Anna- le sorrisi, e la guardai uscire dalla stanza
-Elsa, oggi verranno a cena i tuoi zii, Rapunzel e il montanaro, cerca di sfoggiare il tuo più bel sorriso. So che non l'hai ancora passata, ma è Natale cerca di dimenticare per una sera. Va bene cucciola?- mi domandò mia madre
-Sappi che se trovo quel ragazzo gli spacco la faccia- disse mio padre e io sorrisi, la mamma gli aveva detto tutto
-Va bene, ma appena finita la cena posso tornare in camera mia?- chiesi
-Ma certo- mi risposero.
Tornai in camera e passai il pomeriggio a guardare film.
Suonarono alla porta e mi fiondai giù dalle scale per accogliere gli invitati.
Erano arrivati tutti assieme, c'era anche Sven.
-Ciao Elsa- mi salutarono i miei parenti, Sven mi diede una leccata in faccia e io gli accarezzai il capo.
La cena passò velocemente, ni divertii. Kristoff diceva battute orrende, ma per come le raccontava lui ti facevano ridere.
Passai una bella serata. Alla fine del cenone tutti si sistemarono in salotto per aspettare la mezzanotte, io mi dileguai con la scusa di sentirmi male.
Rimasi a leggere per un'ora poi mi addormentai sopra il libro. Mi destai di botto per un rumore improvviso, credevo fosse scoccata la mezzanotte e che ci fossero i botti, invece qualcuno era entrato in camera mia! E chi poteva essere la notte di Natale? Esatto! Babbo Natale era appena entrato in camera con una banda alquanto bizzarra: una fatina, un coniglio, un omino d'oro fluttuante e un ragazzo, cercai di mettere a fuoco con gli occhi socchiusi fingendo di essere addormentata, era Jack! Che ci faceva in camera mia la notte di Natale!? All'inizio ero un pò sconcertata e spaventata poi mi resi conto che era solo Jack con dei tipi strani.
Continuai a far finta di dormire cercando di seguire la loro conversazione
-Bene ragazzi! Lei è Elsa! L'avete vista e ora ce ne possiamo andare- bisbigliò la voce del ragazzo che mi aveva spezzato il cuore
-Sembra carina, se togli libro vedo meglio- disse una voce con un accento russo. Qualcuno spostò il libro scoprendo il mio viso.
-Meglio delle mie aspettative! Mi sembra strano che una come lei stia con uno come te, fiocco di neve- commentò una voce maschile, accennai un sorrisetto, per mia fortuna nessuno se ne accorse.
-Infatti non stiamo più insieme canguro! E a me va bene così! Sto alla grande senza di lei!- rispose brusco Jack. Quelle parole furono una pugnalata al cuore! Come poteva dire quelle cose!? Mi pizzicavano gli occhi, cercai di trattenere le lacrime
-Jack, non dire queste cose, lo sappiamo benissimo cosa stai passando- disse una voce femminile, era gentile e comprensiva
-Direi che possiamo andarcene, tanto lavoro da fare ancora! Dobbiamo passare in Cina, Belgio e Russia- annunciò la voce maschile con l'accento nordico
-Ragazzi, mi lasciate un attimo da solo con lei?-
-Fiocco di neve, ti aspettiamo fuori, ricordati che sta dormendo e non è in coma!- aggiunse un'altra voce maschile. Quei quattro personaggi uscirono dalla mia finestra lasciando un buon profumo di biscotti appena sfornati.
Ero rimasta sola con Jack.

Il diario segreto di Jelsa 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora