«Ma guarda chi si vede» dice con un sorrisetto tanto bello quanto fastidioso.
«Oh no.» commento a voce bassa.
«Forza andate. Ecco a te Elvira, benvenuta!» mi consegna un foglio con una tabella scritta sopra.
Usciamo entrambi.
«Vediamo di farci questo veloce giretto turistico, dopodichè ognuno in classe.» dico infastidita dalla sua presenza.
«Siamo di malumore oggi o sei sempre cosi irritante?» sorride ancora. Giuro che lo ammazzo.
«Io? Sarei io quella irritante?» scoppio a ridere.
«Giá.»
«Si certo hai ragione, ora possiamo andare per favore?» sbuffo.
«Cosa c'è, vai tanto di fretta? Non dirmi che non vedi l'ora di essere in classe per iniziare la lezione.. Non mi sembri una tipa studiosa.» ha centrato il punto.
«Infatti non lo sono ma preferirei ascoltare un vecchio che parla per ore anzichè passare del tempo con un coglione.» credo.
«Mh, quella parola gia l'ho sentita.» ricorda la serata di ieri. «Comunque sta tranquilla che neanche a me va di stare qua a farti da guida.» non so il perchè ma quelle parole mi hanno ferita.
Abbiamo fatto il giro di tutti i piani.
C'è una mensa, una palestra, tantissime aule, armadietti blu e corridoi molto ampi. Per tutto il tragitto abbiamo riso e scherzato come due amici di vecchia data. Devo ammetterlo, ha proprio una bella risata.
«Abbiamo finito. Controlla sul foglio che ti ha dato il preside la tua classe.» dice guardando il foglio che ho tra le mani.
«Okay allora ci si vede.» è tutto quello che mi viene da dire.
«Un grazie? No?» non mi conosce per niente.
«Non ringrazio mai nessuno.»
Sto per incamminarmi quando vengo fermata da una mano che mi prende il polso e di colpo mi trovo il suo petto che preme contro il mio.
Sento il suo cuore battere cazzo. È una strana sensazione
«Non so il tuo nome.» la distanza che ci divide è davvero poca ed io devo alzare la testa per poterlo guardare negli occhi.
«Scoprilo da solo.» gli sorrido e me ne vado lasciandolo li.
Busso alla porta gialla davanti ai miei occhi per poi aprirla ed entrare.
«Buongiorno.» cerco di essere carina.
«Buongiorno a lei. Presumo sia la nuova studentessa. Elvira Wilson, giusto?» chiede conferma.
Annuisco per poi proseguire con «Esatto.» non mi va che gli altri pensino che io sia una timida perchè non lo è affatto. Solo che, ho la testa altrove in questo momento.
«Perfetto! Benvenuta! Io sono il professore di scienze. Trova un posto cosi possiamo continuare la lezione.»
Mi guardo intorno e noto un posto vuoto in fondo alla classe. Aspettava solo me.
Mi sento gli occhi puntati addosso e giuro che se non la smettono mi metto ad urlare.
Sistemo le mie cose sul piccolo banco vuoto e mi siedo.
Il prof comincia a parlare di roba del quale non me ne frega un cazzo mentre io osservo ogni piccolo dettaglio di queste persone sedute attorno a me.
Uno di loro mi sembra di conoscerlo. Porta una bandana in testa. Dio sono sicura di averlo gia visto da qualche parte ma proprio non ricordo dove. Magari alla festa di ieri? È l'unica posto in cui sono stata da quando sono in questa città. La campanella suona facendomi ritornare con la testa in classe. È gia finita?
Tutti si alzano dal proprio posto, raccolgono le loro cose ed escono di fretta.
Mentre sistemo le mie cose nella borsa, qualcosa, o meglio, qualcuno mi fa ombra. Alzo lo sguardo e vedo il ragazzo con la bandana. Avevo ragione, è proprio lui!
«Ma tu sei El, la ragazza della festa!» afferma quasi contento.
«Direi proprio di si.»
«Non ci credo, frequenti questa scuola. Dai vieni.»
Prendo la borsa e lo seguo.
«Ah comunque, io sono Taylor.» mi sorride.
Ricambio.
«Okay Taylor dove stiamo andando?» domando curiosa.
«Ti faccio conoscere delle persone.»
Usciamo dalla classe e andiamo all'esterno dove ci sono tantissimi studenti che chiacchierano fra di loro.
Mi chiedo dove sia Matt. Lo cerco con lo sguardo tra la folla ma niente, non lo vedo.
«Ciao ragazzi.» saluta Taylor.
«Ciao amico! Chi è lei?» domanda un ragazzo parecchio alto dai capelli neri. Accanto a lui ci sono due ragazze. Entrambe hanno i capelli ricci e sono molto belle.
«Ciao! Sono Elvira ma chiamami El.» sorrido al ragazzo.
«Io sono Jacob! Sei nuova, giusto?»
«Si ho iniziato oggi.» le ragazze si accorgono della mia presenza intromettendosi subito nella conversazione.
«Ei ciao, io sono Ally e lei è la mia amica Lexi» dice la riccia più bassina.
«Io Elvira, ma per gli amici El.» sorrido ad entrambe. Sembrano simpatiche e buffe anche ahahah.
«Vieni, facciamo un giro.» mi tirano per un braccio.
«Ci vediamo» urlano taylor e com'è che si chiama l'altro? Dio l'ho dimenticato.
«Allora da quanto sei qui e come mai? Conosci gia qualcuno oltre a Taylor? Hai qualche amica? Hai incontrato qualche ragazzo carino?» entrambe sembrano essere cosi elettrizzate.
«Eiei calma ahahaha. Allora..» la campanella interrompe il mio lungo discorso.
«Che cazzo! Voi che avete adesso?» chiede Lexi.
«Matematica.» si lamenta Ally.
«Io storia.» rispondo lamentandomi. Ho sempre odiato la storia e tutte le materie orali. Ho la memoria davvero corta e il nome di quel ragazzo ne è l'esempio ahahah.
«Vi va di non entrare?» propone Lexi. Okay adoro queste tipe.
«Oddio si magari.» rispondo.
«Si perchè no!» risponde Ally entusiasta.
Vedo passare il ragazzo di stamattina, è assieme ad una ragazza, le tiene un braccio attorno alle spalle.
Lei è bellissima.
Bionda, fisico perfetto e si veste benissimo.
Non ci credo, è fidanzato.S/A.
Si lo so, è passato parecchio tempo dall'ultima volta che ho aggiornato ma a causa delle feste sono stata impegnata. A voi come sono andate? Avete ricevuto i regali? Eheheh✨
Spero vi sia piaciuto cio che avete letto. Un bacio💘💘
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Hold my hand.
FanfictionElvira Wilson, testarda, orgogliosa e decisa. Tormentata da un passato oscuro e pieno di critiche. Ha vissuto tutta la vita tra aeroporti e valigie. Una nuova vita la aspetta a Los Angeles. Una famiglia perfetta ma che pretende troppo dalla 17enne...