Matthew resta immobile a osservarmi per qualche secondo come per capire se sono sincera. Lo vedo gonfiare il petto e prendere un respiro profondo. L'ansia non fa altro che crescere. Ho davvero paura della mia reazione non appena avrà finito di parlare. Eccolo che inizia.
«È dal primo giorno che ci siamo incontrati in quell'aeroporto che ci penso, e adesso, mi sento pronto. Da quando sei arrivata in questa città, hai stravolto la mia vita. L'hai completamente cambiata El ed io mi sento il ragazzo più fortunato di questo mondo. Insomma, volevo soltanto dirti che io..»
Ogni parola causa brividi per tutto il mio corpo. Improvvisamente peró, Matthew smette di parlare. Veniamo interrotti da qualcuno all'altro lato della strada che causa forti rumori con i piedi. Io come Matthew, mi volto e tra tanta gente che abita in questa città, scopriamo che è proprio Cameron che porta a passeggio il proprio cane e parla al telefono. Improvvisamente scoppia a ridere ed io non riesco a cancellare questo stupido sorriso che si è formato sul mio viso. Ci provo ma cazzo. È più forte di me, non ci riesco.
È il suono più bello di tutti, lo giuro. A volte penso che vorrei essere io la causa di ogni suo sorriso, di ogni sua risata.. Ma questo è impossibile.
È cosi dannatamente bello e spesso mi piace pensare che lui provi le mi stesse emozioni nel vederlo sorridere. Finisco sempre col farmi mille film mentali e poi rimanerci male. È da me.
Non so se sia più affascinante lui o il cane e il tutto mi fa sorridere ancora di più di quanto io stia gia facendo.
Torno a concentrarmi sul motivo per il quale sono seduta qui. Mi volto verso Matthew che mi fissa serio. Abbasso lo sguardo e vedo le sue mani che si torturano tra loro. Cosa sta succedendo. Che si sia accorto di qualcosa? Oh merda.
«Scusa, continua» gli sorrido facendo finta di niente e tornando al nostro discorso.
Si passa una mano fra i capelli chiudendo gli occhi per qualche secondo e subito dopo, un grosso respiro.
«Ed io volevo soltanto dirti che ti voglio bene e ti considero la migliore amica, nonostante tutto.»
Abbassa lo sguardo, e la voce si incrina mentre finisce la frase.
Quelle ultime parole sono state la ciliegina sulla torta.
"Migliore amica."
È cosi bello sapere che per qualcuno sei importante a tal punto da considerarti non solo amica, ma la migliore.
Resto in silenzio qualche secondo. Mi avvicino e lo abbraccio istintivamente. Non sono mai stata brava nell'esprimermi con le parole e credo che un abbraccio, spesso valga molto di più.
«Ti voglio bene» gli sussurro all'orecchio ancora abbracciata a lui.
Le sue mani stringono i miei fianchi sempre più forte, quasi come se non volessero lasciarmi, come se non volesse perdermi. Lo sento ispirare forte tra i miei capelli e un leggero sorriso si allarga sul mio viso all'istante. Dire che mi sento bene, è poco. Questo ragazzo mi ha migliorato la vita.«Allora, ci vediamo domani a scuola?» fa Matt spegnendo il motore dell'auto davanti casa.
«Non credo.. Devo fare le valige, sono ancora a zero» sbuffo.
«Ah, capisco.. Allora ci sentiamo per messaggio?»
«Senza alcun dubbio!» esclamo sorridendo.
Mi abbraccia lasciandomi un po sorpresa di questo gesto d'affetto improvviso ma ricambio senza pensarci due volte.
«Fai buon viaggio El.» mi sussurra.
Mi accarezza dolcemente la schiena e giuro che se potessi lo impacchetterei e lo porterei con me in Spagna.
«E aug» fa mentre si allontana ma io lo interrompo mettendogli una mano sulla bocca.
«Shh. Non ti hanno mai detto che porta sfortuna fare gli auguri prima?»
Lui scoppia a ridere non appena lo libero.
«Mhh..in realtà no.» dice ancora ridendo.
Non posso fare a meno di ridere con lui.
«Una telefonata andrà piú che bene.» gli faccio un occhiolino «E poi ci vedremo all'aeroporto, vero? Gli altri li avvisi tu?»
«Certo. A che ora?»
«Alle nove dovrei essere dentro quindi regolatevi voi con gli orari»
«Perfetto» esclama sorridendo.
Mi avvicino al suo viso e gli stampo un lungo bacio sulla guancia. Lui mette una mano sulla mia guancia e l'accarezza dolcemente.
Scendo dall'auto e mi affaccio al finestrino dell'auto.
«Notte biondino»
«Notte vecchia» risponde a sua volte facendomi un tenero occhiolino.
Lo vedo pian piano allontanarsi e non appena l'auto scompare dalla mia vista, mi avvio verso casa.
Quando chiudo la porta di casa, ad accogliermi c'è il mio fratellone.
Corro ad abbracciarlo.. Cazzo quanto mi era mancato!
«Ma con chi eri tutto questo tempo eh» dice ridendo mentre l'abbraccio si fa sempre più forte.
«Top secret» gli dico a mio volta ridendo.
Lo lascio andare e mi lancia un'occhiataccia. Io gli faccio una linguaccia.
«Ciao mamma. Ciao pa» dico entrando nella cucina colma di un ottimo profumino.
«Tesoro, hai mangiato?» chiede mia madre.
Sbuffo al sentir pronunciare quell'odioso nomigniolo..
'Tesoro' chi mai l'avrà creato?
«No, e ho una gran fame.» dico sendendomi al tavolo e prendendo il telefono dalla tasca per controllare le ultime notifiche.
«Perfetto! Tra meno di cinque minuti si mangia.» annuncia mia madre ovviamente soddisfatta del suo lavoro ai fornelli.
«Dove sei stata?» chiede mio padre aiutando mamma a prepare gli ultimi piatti.
«Ho fatto una passeggiata per la città con Matthew»
«Matthew? Il vicino? Da quando vi frequentate?» chiede sbalordito Steven.
Ovviamente non essendo mai qui, lui cosa poteva saperne? Non gli e ne ho mai parlato e solo adesso me ne rendo conto.
«Si, il vicino. Ma non ci frequentiamo, siamo buoni amici.»
Spero che questa conversazione termini qui perchè mi sta mettendo a disagio, e non poco.
«Perchè non l'hai invitato a cena?» fa mia madre.
Sta scherzando vero? Sarebbe davvero imbarazzante sentire domande del tipo "Da quando state insieme? Come vanno le cose fra voi?"
Non porteró mai, e dico mai, il mio ragazzo a casa.
«Non ci ho pensato» rispondo semplicemente per poi mettere fine a questa strana conversazione.Dopo cena, vado a rifugiarmi nella mia camera. Mi stendo sul letto gia lavata e con indosso il mio comodo pigiama. Prendo il telefono lasciato nel bagno poco fa e scorro la home di facebook. Improvvisamente mi arriva un messaggio da uno sconosciuto. Non ho il numero salvato e mi chiedo come faccia ad avere il mio.
-Ammettilo una buona volta.
La curiosità prende il controllo della mia mente e se adesso non vado a dormire, rischio di restare sveglia tutta la notte a pensarci. Chi è e cosa avrà voluto dire con quella frase. Dovrei preoccuparmi?
-Chi cazzo sei
Rispondo digitando velocemente i tastini sullo schermo.
Metto via il telefono e mi abbandono al dolce e rilassante silenzio. Domani sarà una giornata lunga e la partenza è sempre più vicina.Stavo dormendo cosi bene fino a quando avverto un caldo raggio di luce colpirmi. Capisco all'istante che si tratta del sole e cio vuol dire che è mattina e devo alzarmi per poter dare inizio ad un nuovo giorno.
Scendo al piano di sotto.
La casa è immersa nel silenzio più totale, a eccezione di Steven che fa colazione in cucina. Papà sarà come sempre a lavoro e mamma altrettanto.
«Buongiorno El. Ti va di mangiare qualcosa?» domanda mia madre sbucando dal salotto. Salto non appena sento la sua voce.
«Mamma ti sembrano i modi? Cazzo adesso mi sono svegliata!» sbraito.
Poi faccio cenno di no riguardo alla colazione e mi avvio al piano di sopra. La mattina è sempre cosi. Tutti sono gentili e affettuosi, e poi c'è Elvira.. Mi chiedo da chi io abbia preso. Non lo sapró mai..Uscita dalla doccia mi asciugo velocemente i capelli e mi dirigo verso l'armadio in camera. Indosso un jeans nero strappato alle ginocchia e una camicia a quadri nera e bianca. Al piede le solite converse bianche. Ritorno nel bagno, e prendo l'occorente per il trucco. Decido di mettere eye liner, matita nera, mascara e un leggero rossetto. Termino con un po di correttore per coprire le imperfezioni sul mio viso e sono pronta.
Il telefono emette un suono che mi ricorda all'istante il messaggio di ieri sera. Giuro che scopriró di chi si tratta. Intanto controllo la notifica arrivata poco fa.S/A.
Chi sarà mai? Provate a indovinarlo!😉✨
Pensate abbia fatto bene Matthew a 'mentirle'? E cosa vi aspettate nel prossimo capitolo?
Buona serataaa, vi voglio bene!!💘💘
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Hold my hand.
Hayran KurguElvira Wilson, testarda, orgogliosa e decisa. Tormentata da un passato oscuro e pieno di critiche. Ha vissuto tutta la vita tra aeroporti e valigie. Una nuova vita la aspetta a Los Angeles. Una famiglia perfetta ma che pretende troppo dalla 17enne...