Dopo diverse ore di volo, l'aereo atterra all'aereoporto di Barcellona. Scendiamo e ci dirigiamo verso l'uscita come tutti i passeggeri. C'è un tale caos qui dentro che quasi perdo di vista le mie amiche. Vanno tutti cosi di fretta qui.. C'è chi corre, chi parla al telefono con i propri familiari, chi divora qualcosa da mangiare..
Per tutto il viaggio Ally ha dormito, mentre io e Lexi ci scambiavamo ogni tanto qualche parola su come sarà la Spagna. Il panorama da li su era spettacolare e come sempre mi sono incantata a guardarlo per lunghi minuti. Mi chiedo cosa stiano facendo in questo momento i ragazzi; probabilmente saranno ad annoiarsi sui banchi di scuola. Magari più tardi faró qualche chiamata, ora devo pensare a come uscire da qui sana e salva e arrivare all'albergo insieme alle mie amiche che sembrano essersi smagnetizzate. Cazzo quanto odio quando succede. Non è la prima volta che mi capita, quindi so come muovermi.. Ma Ally, e soprattutto Lexi, saranno nel panico totale. Le chiamo ma per mia sfortuna, risponde quella stupida vocina della segreteria. Mi faccio spazio tra la folla che non mi lascia passare tranquillamente. Possibile che siano scomparse? Questo non ci voleva cazzo!
Il telefono vibra nella mia mano e spero con tutto il cuore che siano loro.
È un numero che non tengo segnato. Proprio adesso devono rompermi il cazzo?
«Pronto?» faccio guardandomi attorno.
«Elvira, pronto, mi senti?»
«Con chi cazzo sto parlando?» domando innervosita.
«La madre di Lexi»
Oh merda. Non avrei mai immaginato fosse lei anche perchè non conosco la sua voce.
Che cazzo di figura di merda!
«Si, certo, mi dica»
«Ecco, bhe, Lexi non risponde al telefono. È li con te vero?»
«Oh, ma certo. Siamo da poco scese dall'ereo e lei in questo preciso instante è andata al bagno, probabilmente li non c'è campo.» mento.
«Ah, ora si spiega tutto. Allora quando esce mi fai chiamare? Voglio parlarle e sentire la sua voce»
«Certo non si preoccupi»
«Grazie, ciao»
«Ciao» dico per poi attaccare.
Okay, calma. Adesso sono nel panico anche io. Devo trovarle assolutamente. Cosa diró alla madre di Lexi quando mi chiamerà perchè non ha ricevuto nessuna telefonata dalla figlia?
Le persone fortunatamente iniziano a diminuire ma delle mie amiche nessuna traccia. Giuro che quando le trovo, le faccio nere.
Mi aggiro per l'aeroporto con le mille valige pesanti tra le mani fino a quando trovo Lexi impegnata a guardare sullo schermo del telefono. Grazie al celo!
Avanzo il passo verso di lei ma non vedo Ally accanto.
«Lexi» urlo per farmi notare da lei.
La mia amica alza lo sguardo e spalanca gli occhi, quasi come se avesse visto un fantasma.
«Dio El, dov'eri finita! Ti ho cercara ocunque, non sapevo cosa fare!»
Lexi è fuori di se. Urla non fregandosene delle persone attorno a noi che ci guardano male.
«Io? tu dov'eri finita! Ally dov'è? E abbassa il tono di voce con me Lexi, mi fa innervosire.»
Mi hanno sempre dato fastidio le persone che cercano di rimproverarmi o come in questo caso, mi urlano contro.
Ad un tratto capisce e si calma.
«Non lo so.. Non è con te?»
«No.. e tua madre ti ha chiamata più volte, è preoccupata.»
«Oddio mia madre! Le avevo promesso che l'avrei chiamata non appena scesa.»
Prende il telefono tra le mani e digita qualcosa, immagino il numero della madre.
Continuo a guardare il posto a me sconosciuto in cui mi trovo fino a quando vedo in lontananza una valigia completamente uguale a quella di Ally. Mi avvicino cercando di capire se è la sua. All'esterno sembra proprio di si. La guardo meglio e tutto coincide con la sua. Il colore, la grandezza, tutto.
Il telefono nella mia tasca vibra. Afferro la valigia e rispondo al telefono che non smette di squillare insistentemente.
«Pronto?»
«El, santo cielo. Dove sei»
O mio Dio Ally.
«Io sono ancora in aeroporto.. Tu piuttosto, dove sei, ti stiamo cercando da tanto»
«Sono uscita per trovare campo e chiamarvi. Torno dentro, non ti muovere di li.»
Chiudo la chiamata e torno da Lexi ancora impegnata a parlare al telefono.
«Si mamma. Sta tranquilla.. Okay, ciao» termina la conversazione e si volta «Allora? Ally?»
«Le ho parlato per telefono. È tutto apposto, ci sta raggiungendo» dico tirando un sospiro di sollievo.
Non immagino il casino che sarebbe potuto accadere se non ci fossimo trovate.
Vediamo arrivare Ally correndo.
Ci stringiamo in un abbraccio e torniamo a concentrarci sul viaggio. Ally chiama un taxi, intanto io chiamo la mia famiglia che sarà sicuramente in pensiero a quest'ora.«Stanza123» dice il bel ragazzo alla reception dell'albergo consegnandoci le chiavi. Ha un'accento spagnolo quindi immagino sia sicuramente di queste parti. Ma è sorprendente quanto sa parlare perfettamente la nostra lingua. Fortunatamente in questo albergo, la maggior parte del personale è in grado di farlo.
Lo ringraziamo e improvvisamente il 20enne, almeno credo, mi fa un occhiolino a cui io ricambio sorridendogli senza pensarci due volti.
Capelli e occhi castani, alto, muscoloso, labbra carnose.. È carino, molto carino. Indossa una divisa che lo rende ancora più affascinante. Sul lato della giacca c'è scritto "Gregg". Immagino sia il suo nome.
«Uhh, qualcuno ha fatto colpo» fa Lexi dietro di me non appena siamo abbastanza lontane da lui.
«Ma dai, per un occhiolino..»
«Ehm.. El, ma l'hai visto vero? Ti ha fissato tutto il tempo.»
«Non mi importa.» mi limito a dire.
Ed è la verità. È davvero un bel ragazzo ma in questo momento non riesco a pensare ad altro che a quel cretino che ieri sera mi ha baciata. Cosa darei per sentirlo un'altra volta cosi vicino..
Scaccio il pensiero e prendiamo l'ascensore che ci porta al nostro piano.
L'albergo è davvero ben arredato.
Lunghi corridoi illuminati da alcune lampade qua e la. Il pavimento ricoperto da tappeti di lusso e porte a destra e sinistra di un legno lucido, quasi come se fossero nuove. Finalmente, riusciamo a trovare la nostra stanza.
Lexi inserisce la chiave nella serratura e apre la porta.
Una gran luce ci oscura la vista.
Mi guardo intorno per osservare ogni singolo dettaglio. Al centro della stanza c'è un letto matrimoniale perfetto per noi tre. Un'armadio sulla destra e alla sinistra, una finestra di grandi dimensioni. In un angolo c'è ovviamente il bagno.
La stanza è spaziosa e confortevole arredata con pochi mobili ma moderni.
«Uao..» fa con stupore Ally.
«Che cazzo di figata!» esclama Lexi saltellando qua e la per la stanza.
«Perfetta!» esclamo entusiasta.
Poggio le valige sul pavimento pulito e continuo ad esplorare la stanza.S/A.
Buongiorno!! Finalmente il fine settimana.. Come lo passerete?Fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo. Sulla pagina instagram (hold_my_hand) presto posteró la foto e il nome di questo nuovo arrivato😏
Porterá problemi alla nostra El?Buona giornataa
Vi voglio bene💕💗
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Hold my hand.
FanficElvira Wilson, testarda, orgogliosa e decisa. Tormentata da un passato oscuro e pieno di critiche. Ha vissuto tutta la vita tra aeroporti e valigie. Una nuova vita la aspetta a Los Angeles. Una famiglia perfetta ma che pretende troppo dalla 17enne...